Al-Ghazali
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Abu Hāmed Mohammad ibn Mohammad al-Ghazzālī , conosciuto come Algazel nell'Europa medioevale, (Tus, 1058 – Tus, 1111) è stato un teologo, filosofo e mistico iraniano.
[2] Angelo Scarabel, Il misticismo, il Sufismo e Al-Ghazali - Treccani-Scuola</ref>. È una figura chiave nella storia del pensiero islamico e arabo.[1]
Indice |
[modifica] Biografia
Al-Ghazali contribuì in modo determinante allo sviluppo di una visione sistematica del sufismo e alla sua accettazione ed integrazione nel corpo dell'Islam. Era uno studioso dell'islam ortodosso, appartenente alla scuola di diritto islamico Shafi'ita e alla scuola di teologia asharita. Ricevette molti titoli come Sharaful A'emma (in arabo: شرف الائمه), Zainuddin (arabo: زین الدین), Hujjatul Islam, cioè "prova dell'Islam" (Arabic: حجة الاسلام).
È visto come il membro chiave della influente scuola Asharita della prima filosofia musulmana e come il più importante avversario dei Mutaziliti. Scelse tuttavia una posizione differente da quella degli Ashariti, il suo credo ed i suoi pensieri, in alcuni aspetti sono differenti da quelli della scuola asharita ortodossa.[2]
[modifica] Opere
Al Ghazali scrisse più di 70 libri su scienza, filosofia e sufismo. Il suo L'incoerenza dei filosofi del XI secolo segnò una svolta nella epistemologia islamica, dove al Ghazali sviluppò lo scetticismo filosofico che non sarebbe entrato nella filosofia occidentale se non con Cartesio, George Berkeley e David Hume. L'incontro con lo scetticismo portò al Ghazali ad abbracciare una forma di occasionalismo teologico, nel credere che tutti gli eventi e le interazioni causali non siano prodotte da circostanze materiali ma siano espressioni immediate e tangibili della volontà di Dio.
L' Incoerenza segnò anche un punto di svolta nella filosofia islamica con il violento rinnego di Aristotele e Platone. Il libro aveva come obiettivo la falasifa, un gruppo di filosofi islamici dal VIII secolo al XI secolo (i più famosi dei quali erano Avicenna e Al-Farabi) che si rifacevano agli antichi greci. Al Ghazali denunciò fortemente Aristotele, Socrate ed altri scrittori greci come non-credenti ed etichettò coloro che utilizzavano i loro metodi e idee come corruttori della fede islamica.
Nel secolo successivo, Averroè scrisse una lunga refutazione della Incoerenza chiamandola la Incoerenza della Incoerenza, tuttavia il corso epistemologico del pensiero islamico era già marcato.
Un altro lavoro importante di Ghazali è Ihya al-Ulum al-Din or Ihya'ul Ulumuddin (La rinascita delle scienze religiose), che copre la giurisprudenza (fiqh), la teologia (kalam) ed il sufismo. Contiene quattro sezioni principali: Atti di fede (Rub' al-'ibadat), Norme di vita quotidiana (Rub' al-'adatat), Le strade della perdizione (Rub' al-'muhlikat) and Le strade della salvezza (Rub' al-'munjiyat). Sono stati fatti molti ammirevoli commenti sui suoi libri; «Se tutte le scienze islamiche dovessero scomparire, si potrebbero ricreare di nuovo dal Ihya'ul Ulumuddin.». Di questo libro scrisse una breve versione in persiano con il titolo Alchimia della felicità (Kīmyāye Sa'ādat).
[modifica] Influenze
L'opera di al-Ghazali ha influito sia sui filosofi musulmani che sui filosofi cristiani del medioevo.
| « Non vi sono dubbi che le opere di al-Ghazali furono tra le prime ad attirare l'attenzione degli studiosi europei » | |
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(Margaret Smith, Al-Ghazali: The Mistic, Londra 1944[3])
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Poi enfatizza
| « Il più grande degli scrittori cristiani fu San Tommaso d'Aquino (1225-1274), che studiò la lingua araba ed ammise di esserne grande debitore. Studiò all'Università di Napoli, dove l'influenza della letteratura e della cultura araba al tempo era predominante. » | |
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(Margaret Smith, Al-Ghazali: The Mistic, Londra 1944)
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L'influsso di al-Ghazali è stato comparato con l'opera di San Tommaso d'Aquino per la teologia cristiana, ma i due differiscono grandemente nel metodo e nella fede. Mentre Ghazali respinge i filosofi non islamici come Aristotele e dice di non accettare i loro insegnamenti in base al loro non essere credenti, l'Aquinate considera tutti e incorpora il pensiero greco e latino nella sua filosofia.
Uno studio attento del lavoro di al-Ghazali indica quanto penetrante e pervasiva fosse l'influenza nei dotti dell'occidente medioevale.
[modifica] Note
- ^ [1] Conversazione con Samir Khalil Samir, Uomini e profeti, RAI, Radio3
- ^ R.M. Frank, Al-Ghazali and the Ash'arite School, Duke University Press, Londra 1994
- ^ Margaret Smith, Al-Ghazali: The Mistic, Londra 1944, pag 220
