Abd el-Krim
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Abd el-Krim (Ajdir, 1882 circa – Il Cairo, 6 febbraio 1963) è stato un condottiero marocchino ed il capo delle tribù del Rif, popolazione berbera del Marocco.
Il suo nome completo è Muhammad ibn 'Abd al-Karim al-Khattabi, arabo:محمد بن عبد الكريم الخطابي.
[modifica] Biografia
Nato in una famiglia di notabili berberi (gli Ait Khattab, frazione degli Ait Waryagar), studiò sia nelle migliori scuole tradizionali islamiche (la moschea Qarawiyyin di Fez), sia nelle migliori scuole spagnole (l'Università di Salamanca).
Entrato nell'amministrazione spagnola come traduttore, nel 1915 si trasferì a Melilla, dove lavorò anche come giornalista per il quotidiano "El Telegrama del Rif". Nel frattempo, nonostante la sua giovane età, veniva nominato Gran Cadì (qādī al-qudāt) di Melilla. Poco favorevole all'espansionismo spagnolo (ma all'inizio non particolarmente ostile ad esso), nel 1917 venne arrestato dalle autorità iberiche insieme al fratello con il pretesto di nutrire simpatie per la Germania durante la Prima guerra mondiale. Benché giudicato innocente di quest'accusa, fu tenuto in carcere, da cui tentò di fuggire rompendosi una gamba.
Uscito dal carcere un anno dopo, l'ingiusta detenzione lo indusse a schierarsi con decisione contro la Spagna. Fece quindi ritorno ad Ajdir, dove cominciò ad unire tra loro le tribù con l'intenzione di creare una "Repubblica del Rif" indipendente. Per realizzare questo progetto egli propose alle tribù locali di abbandonare tutte le faide interne e di fare ritorno ad un islam più rigoroso (per esempio rinunciando all'uso tradizionale di consumare carne di maiale).
Nel 1921 le truppe spagnole, nel corso delle operazioni contro un locale guerriero berbero, a metà fra il patriota e il brigante, chiamato Il Raisūlī (Mulay Ahmad al-Raysūnī), si accinsero a conquistare militarmente una zona ancora non occupata del Rif. Abd el-Krim disse al generale colonialista Manuel Fernández Silvestre che l'attraversamento da parte delle sue truppe del fiume Amekran sarebbe stato considerato una dichiarazione di guerra. Il generale spagnolo oltrepassò lo stesso il fiume, attestandosi sulle posizioni dell'Abarrán. Irritato da tale manovra, lo stesso giorno Abd el-Krim attaccò la postazione militare spagnola: mille Rifani circondarono la postazione, uccisero 179 spagnoli e costrinsero gli altri a ritirarsi.
Ne seguì una serie di importanti successi delle truppe di Abd el-Krim: nel giro di 3 settimane 8.000 militari spagnoli furono uccisi. E nella storica battaglia di Anwal (21 luglio 1921) un esercito di 13.000 spagnoli venne duramente sconfitto da soli 3000 Rifani. In seguito a queste operazioni militari, gli spagnoli furono costretti a ritirarsi dai possedimenti costieri in Marocco e il il 19 settembre 1921 Abd el-Krim proclamò la "Repubblica confederata delle tribù del Rif", un embrione di Stato berbero repubblicano.
Nel frattempo il conflitto si estese, coinvolgendo anche la Francia, che rivendicava il territorio a sud del Rif. Essa inviò un esercito comandato dal maresciallo Philippe Pétain, che unì le proprie forze a quelle spagnole contro le truppe di Abd el-Krim che alla fine furono sconfitte. Per piegare la Repubblica del Rif venne impiegato un esercito di 250.000 uomini appoggiato dall'aviazione e venne fatto uso di gas (iprite) contro la popolazione. La capitolazione avvenne il 27 maggio 1926.
Abd el-Krim fu esiliato nell'isola francese di Réunion dal 1926 al 1947, quando gli fu permesso di trasferirsi nella Francia meridionale. Durante la rotta però abbandonò la nave che lo stava portando in Francia ed accettò la protezione del sovrano d'Egitto: si pose successivamente a capo del movimento nazionalista che lottava contro l'occupazione coloniale del Nord Africa. Ironia della sorte, appena conquistata l'indipendenza, dei moti scoppiati nel Rif tra il 1958 e il 1959 furono duramente repressi, facendo più di 8.000 morti.