Stone Cold Steve Austin
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Nome | Steve Austin |
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Ring name | "Stone Cold" Steve Austin The Ringmaster "Stunning" Steve Austin |
Nato | Austin 18 dicembre 1964 |
Peso dichiarato | 115 kg |
Altezza dichiarata | 188 cm |
Allenato da | Chris Adams |
Debutto | 11 maggio 1989 |
Federazione | WWE |
Progetto Wrestling |
Steve Austin (Austin, 18 dicembre 1964) è un ex wrestler e attore statunitense.
Nato Steven James Anderson, cambiò ufficialmente cognome in Williams quando fu adottato da Ken Williams, secondo marito della madre (il suo padre biologico abbandonò la famiglia quando Steve era ancora un bambino). Nel 2003 ha legalmente cambiato nome, diventando Steve Austin.
Dopo aver debuttato nel mondo del wrestling nel 1989, Steve Austin combatté per la World Championship Wrestling (WCW), la Extreme Championship Wrestling (ECW) e la World Wrestling Entertainment (WWE). Raggiunse il grande successo nella seconda metà degli anni novanta, quando divenne l'icona dell'Era Attitude.
È stato costretto al ritiro dal ring nel 2003, per le conseguenze dei numerosi infortuni subiti durante la carriera.
Indice |
[modifica] Carriera
[modifica] Gli inizi
Williams iniziò la propria carriera sportiva nella squadra di football della North Texas University. Dopo aver cambiato diversi lavori, cominciò a lottare come wrestler verso la fine degli anni '80 in Texas. Agli inizi della propria carriera, Austin utilizzò il suo vero nome anche sul ring, ma poco dopo fu costretto a cambiarlo a causa dell'omonimia con il wrestler Steve "Dr. Death" Williams, assai noto allora. Gli venne quindi assegnato dal suo allenatore il nome Steve Austin, poiché nella keyfabe egli proveniva da Austin, Texas. Alla fine del 1990, Austin venne votato "PWI Rookie of The Year".
[modifica] World Championship Wrestling
Austin passò in WCW nel 1991 con il nome di "Stunning" Steve Austin. Qui lottò accompagnato da Lady Blossom, sua future moglie. Conquistò il suo primo titolo il 3 giugno 1991, sconfiggendo Bobby Eaton a Birmingham, Alabama, in un match valido per il WCW Television Championship. Entrò anche a far parte della Dangerous Alliance, un gruppo di wrestler guidato da Paul E. Dangerously.
Perse il titolo 10 mesi dopo, il 27 aprile 1992, ad Atlanta, in Georgia, contro Barry Windham. Riconquistò il titolo il 23 maggio 1992 ma perderà di nuovo contro Ricky "The Dragon" Steamboat il 2 settembre 1992 a Clash of the Champions XX in un No-DQ Match.
Austin formò quindi un tag team con Flyin' Brian Pillman, chiamato Hollywood Blondes. I due vinsero i WCW World Tag Team Titles il 3 marzo 1993 a Macon, Georgia, sconfiggendo Ricky Steamboat e Shane Douglas. Il 18 agosto 1993 a Clash of the Champions XXIV i due avrebbero dovuto difendere i titoli contro Arn Anderson e Paul Roma, ma Pillman subì un infortunio all'anca; venne sostituito da Steven Regal, ma la coppia Regal - Austin non riuscì a portare a casa la vittoria; dopo sei mesi, terminò quindi il loro regno da campioni.
La coppia si sciolse a breve ed Austin continuò la carriera da singolo, vincendo fra l’altro il WCW United States Championship contro "The Natural" Dustin Rhodes a StarrCade 1993, il 27 dicembre 1993. Perse il titolo contro il suo vecchio avversario Ricky Steamboat il 24 agosto 1994 a Cedar Rapids, Iowa. Una rivincita tenutasi nel corso del pay-per-view Fall Brawl 1994, il 18 settembre 1994 permise ad Austin di riconquistare il titolo, a causa del forfait di Steamboat in seguito ad un infortunio alla schiena.
Il suo secondo regno finì qualche minuto dopo quando venne sconfitto dal sostituto di Steamboat, "Hacksaw" Jim Duggan, in un match durato solo 29 secondi. Ottenne due rivincite, entrambe vinte per squalifica. Durante un tour in Giappone nel 1995, Austin s’infortunò e, mentre era ancora convalescente, venne licenziato dal vicepresidente della WCW Eric Bischoff.
[modifica] Extreme Championship Wrestling
Approdò alla ECW su pressione del suo ex manager Paul Heyman, che lo volle nella sua nuova creatura a tutti i costi. Austin approfittò dello spazio concessogli da Heyman per iniziare a sviluppare il suo personaggio "Stone Cold". Nel corso del suo stint in ECW, Austin sfidò Sandman e Mikey Whipwreck. Whipwreck, allora Campione ECW, batté Austin nel corso di November To Remember 1995. Anni dopo, Heyman sostenne che la sua decisione fu quella di far vincere ad Austin il titolo, ma egli non fu d'accordo, sostenendo che sarebbe stato meglio per Stone Cold essere il "predatore" e non la "preda".
[modifica] World Wrestling Federation/Entertainment
[modifica] The Ringmaster (1996)
L'8 gennaio 1996 Austin approdò alla WWF come protetto di Ted DiBiase, che gli affidò la sua Million Dollar Belt, e con il soprannome di "Ringmaster". Raggiunse traguardi interessanti, ma chiese alla federazione il permesso di abbandonare il personaggio di Ringmaster in favore di una gimmick da persona senza scrupoli, con il cuore di pietra.
[modifica] Austin 3:16 - L'ascesa di Stone Cold (1996−1997)
I nomi che i bookers presentarono al giovane Austin furono i più impensati, come "Ice Dagger" e "Chilly McFreeze", ma nessuno gli piacque abbasstanza. La genesi del nome "Stone Cold" fu casuale: un giorno la moglie gli disse di bere il suo tè prima che diventasse "stone cold" (traducibile con "freddo marmato", "gelido"). Austin decise anche di radersi a zero i capelli, dando vita ad un look che lo accompagnò per tutta la carriera.
La sua ascesa verso il successo iniziò il 23 giugno, quando vinse il titolo di King of the Ring usufruendo del push orignariamente previsto per Hunter Hearst Helmsley. Batté Marc Mero in semifinale ed in finale sconfisse Jake Roberts. Dopo il match, nel promo relativo all' "incoronazione", si rivolse a Roberts prendendolo in giro per il suo nuovo stile di vita:
« "You sit there and you thump your Bible, and you say your prayers, and it didn't get you anywhere! Talk about your salms, talk about John 3:16 ... Austin 3:16 says I just whipped your ass!" » |
"Austin 3:16" divenne una delle "catchphrase" più famose della storia del wrestling ed è in qualche modo indicata come l'inizio dell'Era Attitude. Austin in seguito fu costretto a passare face a causa del crescente successo che riscuoteva tra i fans. Austin inoltre definì per la prima volta il ruolo del tweener: usare tattiche tipiche dell'heel, del "cattivo", per dei fini fondamentalmente buoni.
[modifica] Feud con Owen Hart (1997)
Ebbe diversi feud in quel periodo: con Bret Hart (la rivalità che lo portò al "turn face"), con Undertaker, qualche sfida per il Titolo di Coppia (che vinse con Shawn Michaels e con Mick Foley ed infine quello con Owen Hart.
Owen era Campione Intercontinentale e Austin lo sfidò per la cintura. I due ebbero un match nel corso di SummerSlam 1997 nel corso del quale Stone Cold subì un gravissimo inortunio al collo: in seguito ad un Hart Driver male eseguito, Austin batté la testa a terra e rimase paralizzato per alcuni secondi. Riuscì comunque a riprendersi ed a portare a casa match e cintura. Dovette però rendere vacante la cintura per poter curare il suo grave infortunio.
Nella seconda metà del 1997 Austin accrebbe la sua reputazione di ribelle sfidando ogni autorità e "distribuendo" a destra e manca la sua Stone Cold Stunner, la sua mossa finale: tra coloro che subirono tale manovra vi furono il commentatore Jim Ross, l'allora commissioner Sgt. Slaughter e lo stesso capo della WWF Vince McMahon.
[modifica] Feud con Mr. McMahon (1998–1999)
Iniziò a delinearsi la faida tra Austin e McMahon. Austin vinse il WWF Championship nel corso di WrestleMania XIV sconfiggendo l'allora campione Shawn Michaels in un match in cui lo Special Enforcer fu Mike Tyson. Nel corso della successiva puntata di WWE RAW McMahon presentò a tutti il nuovo campione e gli consegnò la sua nuova cintura. Gli disse però che non tollerava il suo modo di comportarsi e che le cose potevano essere fatte "nel modo facile e nel modo difficile"; Austin, per tutta risposta, lo colpì con la stunner. Furono settimane piene di proclami e di provocazioni da una parte e dall'altra; vi furono anche una sfida tra Austin e McMahon, terminata in un "no contest" (senza una decisione arbitrale). Nella maggior parte dei casi però mandava contro Austin altre persone: Stone Cold perse e riconquistò il titolo, sfidò o venne sfidato da Kane, Undertaker, Dude Love e The Rock e venne licenziato da Vince e riassunto da suo figlio Shane McMahon. Il feud andò avanti nel 1999 e nel 2000 tra alti e bassi.
[modifica] Faide per il WWE Title (2000-2001)
Alla fine del feud, che fu senza dubbio uno dei più importanti della storia del wrestling, Steve Austin riprese a lottare contro The Rock ed in seguito anche brevemente contro Chris Jericho che gli soffiò la vittoria nella finale di Vengeance per decidere il WWE Undisputed Champion.
[modifica] Ultimi incontri (2002−2004)
All’inizio del 2002 Stone Cold iniziò una faida con il rinato nWo: affrontò Scott Hall a WrestleMania X8, sconfiggendolo. Il rapporto fra la WWE ed Austin entrò poi in crisi: Stone Cold iniziò a rifiutare tutte le idee del booking team che reputava non congeniali al suo personaggio e si allontanò dal ring per nove mesi.
Nel febbraio 2003 Austin tornò nella federazione di Stamford, che intanto aveva cambiato nome in WWE. Austin sconfisse Eric Bischoff a No Way Out. La faida fra Steve Austin e The Rock si riaccese e i due si affrontano in un match a Wrestlemania XIX; ad avere la meglio fu The Rock, vendicando le due precedenti sconfitte patite da parte di Austin in altrettatente precedenti edizioni di WWE WrestleMania. Questo fu l’ultimo match di Austin in WWE; pur smettendo di combattere, mantenne un ruolo all'interno dello show, diventando "Co-General Manager" di RAW.
[modifica] Apparizioni part-time (2005−2007)
A cavallo tra il 2004 e il 2005, Stone Cold si allontanò dalla WWE per problemi contrattuali (fatto salvo per una partecipazione a WrestleMania 21 come ospite del Piper's Pit quando Stone Cold eseguì la Stunner su Carlito e Roddy Piper). Stone Cold tornò nuovamente a RAW in occasione di Raw Homecoming, puntata speciale andata in onda nell'ottobre 2005, quando Steve Austin mise KO tutta la famiglia McMahon eseguendo su tutti i componenti di essa (Stephanie, Linda, Shane e Vince) la Stunner. Avrebbe dovuto avere un match contro Jonathan Coachman a Taboo Tuesday 2005, ma, per motivi sconosciuti fu sostituito da Batista a pochi giorni dal PPV. Nella prima edizione del 2006 di Saturday Night's Main Event Stone Cold disputò, contro JBL, un "Beer Drinking Contest" finito senza vincitore per l'intervento di Chris Benoit.
Austin ha partecipato alla cerimonia della WWE Hall Of Fame il 1 aprile 2006, introducendo Bret "The Hitman" Hart nell'"Arca della Gloria" della federazione.
A Wrestlemania 23 il Texas Rattlesnake è l'arbitro speciale nella Battle of the Billionairs tra Vince McMahon e Donald Trump, nel match tra Umaga e Bobby Lashley ed è determinante alla vittoria del secondo, colpendo Umaga con la Stunner. Tra le altre vittime della mossa: Shane McMahon, Vince McMahon e Donald Trump.
Stone Cold è stato anche protagonista della puntata di Saturday Night's Main Event andata in onda il 18 agosto 2007, durante la quale ha incontrato Vince McMahon colpendolo con due low blow ed una stunner.
Austin è apparso anche nell'edizione 2007 del pay-per-view SummerSlam, prendendo il posto di Matt Hardy nel Beer Drinking Contest che questi avrebbe dovuto disputare contro MVP. Anche in questo caso, Austin colpì il suo avversario con una stunner.
[modifica] Titoli e riconoscimenti
- National Wrestling Alliance
- 1 volta NWA World Tag Team Champion (con Brian Pillman)
- Texas Wrestling Federation
- 1 volta TWF Tag Team Champion (con Rod Price)
- World Championship Wrestling
- 2 volte WCW United States Heavyweight Champion
- 2 volte WCW World Television Champion
- 1 volta WCW World Tag Team Champion (con Brian Pillman)
- World Wrestling Federation
- 2 volte WWF Intercontinental Champion
- 6 volte WWF Champion
- 4 volte WWF World Tag Team Champion (1 volta con Shawn Michaels, 1 volta con Dude Love, 1 volta con The Undertaker, 1 volta con Triple H)
- 1 volta WWF Million Dollar Champion
- Quinto Triple Crown Champion
- 1996 King of the Ring
- vincitore della Royal Rumble nel 1997, 1998 e 2001 (detiene il record per il maggior numero di vittorie alla Royal Rumble)
- Pro Wrestling Illustrated
- PWI lo classifica # 19 tra i migliori 500 wrestlers del PWI Years (2003)
- PWI lo classifica # 50 tra i migliori tag teams del PWI Years con Brian Pillman.
- PWI Rookie of the Year Award (1990)
- PWI Match of the Year Award, contro Bret Hart (1997)
- PWI Most Popular Wrestler Award (1998)
- PWI Wrestler of the Year Award (1998)
- PWI Feud of the Year Award, contro Vince McMahon (1998)
- PWI Feud of the Year Award, contro Vince McMahon (1999)
- PWI Wrestler of the Year Award (1999)
- PWI Wrestler of the Year Award (2001)
- PWI Most Hated Wrestler Award (2001)
- PWI lo classifica #1 nel PWI 500 del 1998 e del 1999
- Wrestling Observer Newsletter
- Membro della Wrestling Observer Newsletter Hall of Fame (introdotto nel 2000)
- 1990 Rookie of the Year
- 5 Star Match: con Rick Rude, Arn Anderson, Bobby Eaton e Larry Zbyszko contro Sting, Nikita Koloff, Ricky Steamboat, Barry Windham e Dustin Rhodes (24 Febbraio 1991, WCW WrestleWar 1992)
- 1993 Tag Team of the Year (con Brian Pillman)
- 1996 Best Heel
- 1996 Best Interviews
- 1997 Feud of the Year (contro Bret Hart, Owen Hart, Jim Neidhart, Davey-Boy Smith e Brian Pillman)
- 1997 Best Interviews
- 1997 Most Charismatic Wrestler
- 1997 Match of the Year (contro Bret Hart)
- 5 Star Match: contro Bret Hart (23 Marzo 1997, WWE Wrestlemania 13: "I Quit" match)
- 1998 Wrestler of the Year
- 1998 Best Box Office Draw
- 1998 Feud of the Year (contro Vince McMahon)
- 1998 Best Interviews
- 1998 Most Charismatic Wrestler
- 1999 Best Box Office Draw
- 1999 Feud of the Year (contro Vince McMahon)
- 2001 Best Interviews
- 2001 Best Brawler
- 2003 Best Non-Wrestler
[modifica] Lontano dal wrestling
Dopo la fine della sua carriera di wrestler attivo, Austin iniziò una carriera nel cinema. Nel gennaio 2005 Austin firmò un contratto con la WWE Films per girare il suo primo film, The Condemned ed altri due in seguito. Austin è anche apparso in alcune serie televisive e, con altri wrestler come Goldberg, Kevin Nash, Bob Sapp e The Great Khali, apparve nel remake di The Longest Yard.
[modifica] Vita privata
Austin si è sposato tre volte: la prima, molto giovane, con una compagna di liceo; la seconda volta con Jeannie Clark (ex moglie dell'allenatore di Austin, "Gentleman" Chris Adams) da cui ha avuto due figlie, prima del divorzio nel 1999; in terze nozze, nel 2000 Austin ha sposato la ex Diva Debra Marshall.
Il 15 giugno 2002, la polizia ricevette riceve una chiamata dalla casa in cui vivono Debra e Austin a San Antonio, Texas. Al loro arrivo, trovano Debra con evidenti segni di maltrattamenti ed in preda ad una crisi isterica, mentre il marito ha abbandonato la casa. Il 14 agosto 2002, Austin viene arrestato con l'accusa di "abuso domestico". In seguito a patteggiamento, viene condannato ad un anno di libertà vigilata, a $1,000 di multa e a 80 ore di servizi sociali. Inoltre, gli viene vietato consumare birra per un anno, poiché l'alcool pare fosse una delle cause scatenanti dell'aggressione. Austin divorzia ufficialmente da Debra nel 2003.
Nel 2004, Austin ha avuto una relazione con l'attrice americana Tess Broussard. La storia è finita malamente dopo neanche un anno, con reciproco scambio di querele e denunce di abusi.
[modifica] Altri media
[modifica] Filmografia
- L'altra sporca ultima meta (2005) come "Guard Dunham"
- Tales of the Rat Fink (2006) come "Heavy Chevy"
- The Condemned (2007) come "Joe Conrad"
[modifica] Apparizioni televisive
- V.I.P. (24 ottobre, 1998)
- Dilbert (13 giugno, 2000)
- Nash Bridges (1999-2000) in sei episodi come "Detective Jake Cage"
- Celebrity Deathmatch (1998-2002)
- Punk'd (April 25, 2005)
[modifica] Video/DVD
- 'Cause Stone Cold Said So (1997)
- Austin 3:16 Uncensored (1998)
- Austin vs. McMahon: The Whole True Story (1999)
- Hell Yeah: The Stone Saga Continues (2000)
- Stone Cold Steve Austin: Lord Of The Ring (2001)
- Stone Cold Steve Austin: What? (2002)
- The Stone Cold Truth (2004)
- Stone Cold (3 dischi) (2006)[citazione necessaria]
- The Legacy of Stone Cold Steve Austin (2008)
[modifica] Libri
- Austin, Steve, Brent, Dennis e Ross, Jim (2003) The Stone Cold Truth, ISBN 0743477200
[modifica] Collegamenti esterni
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