Ospedale di Santa Maria Nuova
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L'Ospedale di Santa Maria Nuova è il più antico ospedale ancora attivo di Firenze.
Indice |
[modifica] Storia e profilo artistico
[modifica] Le origini
Fu fondato nel 1288 da Folco Portinari, il padre di Beatrice amata da Dante. Folco fu convinto a quest'impresa da Monna Tessa, la governante di famiglia, le cui spoglie sono sepolte sotto la lapide ancora visibile nell'ex chiostro delle Ossa dell'Ospedale.
Si tratta di una delle più antiche e importanti istituzioni assistenziali fiorentine, che divenne nel corso dei secoli assai ricca e potente, grazie ai numerosi lasciti ed alle donazioni, potendo fra l'altro contare su numerose chiese dipendenti sparse su tutto il territorio toscano. Oltra al profilo storico, ha un corredo artistico di tutto rispetto grazie alla profusione di decorazioni da parte di alcuni dei migliori artisti fiorentine nei secoli. Purtroppo le esigenze ospedaliere in alcuni casi sono venute in contrasto con le necessità di conservazione delle opere, per cui oggi molti capolavori si trovano dislocati in musei nelle vicinanze, come lo Spedale degli Innocenti ed il Museo di San Marco.
La struttura, destinata alla cura degli infermi, era suddivisa in due aree, femminile e maschile, dove potevano avere accoglienza circa duecento ricoverati.
[modifica] Il Quattrocento
Specialmente nel XV secolo l'ospedale godette di una notevole floridezza economica e nel 1419 ricevette la visita di Papa Martino V. A quest'epoca risalgono gli interventi di trasformazione e ampliamento dell'edificio, come l'aggiunta nel 1420 del chiostro delle Medicherie, ad opera di Bicci di Lorenzo. In questo luogo si conservano ancora una terracotta invetriata raffigurante La Pietà di Giovanni della Robbia e un'altra terracotta con la Madonna col Bambino e due angeli attribuita a Michelozzo. Sempre nei primi decenni del XV secolo furono decorate le corsie da Niccolò di Pietro Gerini, affreschi che oggi in parte sono conservati nelle collocazioni originarie, in parte staccati e sistemati nel salone di papa Martino V dove hanno oggi luogo alcuni uffici di rappresentanza della presidenza. Nell'ex chiostro delle Ossa si trovava l'affresco staccato rappresentante il Giudizio Universale di Fra Bartolomeo, ora al Museo di San Marco.
[modifica] Il Cinquecento
Ulteriori interventi si ebbero nel tardo Cinquecento ad opera di importanti artisti: il Giambologna realizzò gli stucchi della corsia degli uomini; Alessandro Allori affrescò la cappella della corsia degli uomini; Bernardo Buontalenti dipinse ad affresco le pareti ed il controsoffitto della corsia delle donne, opere oggi staccate e conservate nella Pinacoteca dello Spedale degli Innocenti. Il Buontalenti progettò anche il grande porticato che ancora oggi sta all'ingresso principale, anche se non ne vide la messa in opera. Fu infatti eseguito da Giulio Parigi (1611) e portato a termine definitivamente solo nel 1960.
[modifica] Il Seicento
Nel Seicento l'antica corsia delle donne venne sostituita da Giovanni Battista Pieratti con un nuovo più spazioso ambiente nella zona ovest (1660).
[modifica] Le sale di rappresentanza
Nelle stanze dell'amministrazione (sala della Presidenza e salone di Martino V), alle quali si accede dallo scalone dell'ex chiostro delle Ossa, si conservano affreschi staccati e altre opere provenienti dalla facciata della chiesa di Sant'Egidio, dall'Ospedale e da altri conventi.
- Elenco delle opere:
- Crocifissione fra i Santi Romualdo e Giovanni Battista, di Andrea del Castagno (1440-1444), già nel chiostrino di Santa Maria degli Angeli.
- L'incoronazione della Vergine, gruppo in terracotta riferito a Dello Delli del '400, già sopra il portale di Sant'Egidio, (oggi è stato sostituito da un calco).
- Consacrazione della nuova chiesa di Sant'Egidio da parte di Papa Martino V affresco con sinopia di Bicci di Lorenzo staccato dalla facciata di Sant'Egidio.
- Martino V che conferma i privilegi dello Spedale, affresco staccato eseguito originariamente nel 1473 circa da Gherardo di Giovanni detto del Fora poi ridipinto nel 1560 da Francesco Brina, proveniente dalla facciata di Sant'Egidio.
[modifica] Il chiostro delle Ossa
Nel cosiddetto chiostro delle Ossa, già luogo di sepoltura, fu costruito nel XIX secolo un tempietto in pietra serena, con colonne e pilastri, recante al centro la statua del marchese Angiolo Galli Tassi, opera del Costoli, con l'iscrizione: "Al benefattore, i beneficiati - Anno MDCCCLXIII" e, sul davanti, ; "Al conte Angiolo Galli - che emulando la carità degli antichi - l'avito patrimonio legava - agli ospedali toscani": eglia veva infatti fatto dono all'Ospedale delle due Ville Ruspoli già in suo possesso.
Qui si trova anche la lapide con il ritratto di Monna Tessa, la leggendaria ispiratrice di Folco Portinari, provientente dalla piccola chiesa di Santa Margherita de' Cerchi.
[modifica] Reparti di degenza e servizi
- Pronto soccorso
- Osservazione clinica
- Chirurgia generale
- Dermatologia
- Medicina
- Psichiatria
- Terapia Intensiva
- U.T.I.C.
- Day hospital medico
- Day hospital oncologico
- Radiologia
- Laboratorio analisi
- Neurologia
- Endoscopia
- Allergologia dermatologica
- Mts (Malattie trasmesse sessualmente)
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Ospedale di Santa Maria Nuova
[modifica] Collegamenti esterni
- Il sito ufficiale
- Vedi anche la bibliografia su Firenze.