Ornavasso
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Ornavasso | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Piemonte | ||||||||
Provincia: | Verbano-Cusio-Ossola | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 215 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 25,87 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 126,28 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Migiandone | ||||||||
Comuni contigui: | Anzola d'Ossola, Gravellona Toce, Mergozzo, Premosello-Chiovenda | ||||||||
CAP: | 28877 | ||||||||
Pref. tel: | 0323 | ||||||||
Codice ISTAT: | 103051 | ||||||||
Codice catasto: | B102 | ||||||||
Nome abitanti: | ornavassesi | ||||||||
Santo patrono: | San Nicola | ||||||||
Giorno festivo: | 6 dicembre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Ornavasso (in lombardo Urnavass, in dialetto tedesco walser Urnafasch) è un comune di 3.267 abitanti della provincia del Verbano Cusio Ossola.
Indice |
[modifica] Storia
Ornavasso leponzia
Nel territorio doveva essere presente un antico abitato leponzio, testimoniato dalle necropoli, prossime l'una all'altra, rinvenute da Enrico Bianchetti nel 1890 e 1891 nelle località di "San Bernardo" e "In Persona".
- presso l'oratorio di "San Bernardo" furono scoperte in totale 181 tombe (165 nel 1890, 7 nel 1941 e 9 nel 1952).
- a "In Persona" furono scoperte 165 tombe nel 1891.
La necropoli si inseriscono nella cultura leponzio-celtica, già influenzata dal contatto con i Romani. Le tombe, prevalentemente a inumazione e datate tra il II secolo a.C. e il I secolo DC, dovevano appartenere ad un unico grande villaggio È stato possibile identificare 90 sepolture femminili, e 80 maschili (delle quali 60 comprendevano armi come corredo funerario), mentre altre 16 erano tombe di bambini. Le tombe evidenziano la presenza di diversi strati sociali e di attività legate all'allevamento degli ovini e allo sfruttamento del legname. I reperti sono sia celtici che italici e in particolare deriva forse dalla cultura di Golasecca una particolare forma di vaso "a trottola". Tipiche sono inoltre le grandi fibule (spille per i vestiti), di un tipo detto appunto "di Ornavasso". Sul cosiddetto "vaso di Latumarus", proveniente dalla necropoli di San Bernardo e databile al I secolo a.C., sono presenti iscrizioni in alfabeto leponzio-ligure. I materiali rinvenuti sono attualmente conservati nel "Museo del Paesaggio" di Verbania.
Nel I secolo a.C. i Leponzi, da cui hanno preso il nome le Alpi Lepontine avevano sviluppato un'economia agricolo-pastorale, sfruttando il controllo dei valichi. Il Lago Maggiore doveva estendersi in quest'epoca fino a Gravellona Toce, dove è stato ritrovata una struttura portuale legata al lago. Il villaggio delle necropoli di Ornavasso doveva trovarsi sul percorso delle vie che dal lago proseguivano verso i passi alpini, forse sullo sperone roccioso che domina la località.
Ornavasso isola linguistica tedesca
Intorno al 1300 sulla montagna di Ornavasso venivano insediati gruppi di Walser provenienti dalla regione del Sempione. Quest'ultima apparteneva alla stessa casa feudale di Ornavasso. Non passò molto prima che da questi iniziali insediamenti (Bach, Grube, Ronch, Wasser, Boden, Casalecchio) i coloni si spostassero verso il basso, sulla destra del torrente Stagalo nel Dorf e sulla sinistra nel Roll.
Forsela "peste nera" che nel 1349/1350 devastava l'Europa contribuì a diramare ulteriormente la già scarsa popolazione italiana del luogo. Alla fine del XIV secolo Ornavasso era già diventato isola linguistica tedesca e i coloni avevano già appreso l'antica arte dell'estrazione del marmo. Il prezioso materiale veniva convogliato poi lungo la Toce fino a Milano dove, proprio in quel periodo, si andava erigendo con il marmo rosa di Candoglia (ma in buona parte anche con quello di Ornavasso) il Duomo. Da documenti di fine trecento si apprende come gli Ornavassesi avessero, oltre che prodotto di qualità, anche un prezzo più abbordabile e che proprio i milanesi raccomandassero l'acquisto della pietra a Ornavasso anziché a Candoglia.
La data esatta della germanizzazione di Migiandone (ex-comune fuso con Ornavasso negli anni 20 del XX secolo) é sconosciuta. Alla fine del XV secolo comunque era compiuta.
La lingua tedesca vallesana (walser) andò spegnendosi nel XIX secolo, ultime testimonianze si hanno intorno al 1863. Il dialetto conserva ancora lessico tedesco e dell'antica lingua rimane, oltre alla spiccata pronuncia che rende l'ornavassese un dialetto unico nel panorama ossolano, un ricchissimo patrimonio toponomastico, sopratutto sulle montagne di Ornavasso e Migiandone. L'origine tedesca ha lasciato influssi, oltre che nella lingua e toponomastica, nelle tradizioni, specie quella del carnevale, che si celebra per settimane con veglie danzanti itineranti.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Antonio Longo Dorni (lista civica) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0323 838300
Email del comune: info@ornavasso.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Collegamenti esterni
- Notizie sulle necropoli leponzie di Ornavasso sul sito del Comune.
- Scheda sulle necropoli sul sito EcoSistemaVerbano.
- [http://www.pallavoloornavasso.it/ Ornavasso pur'essendo un piccolo paese può vantare una grande squadra di pallavolo che si trova in B2
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