Monastier di Treviso
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Monastier di Treviso | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Veneto | ||||||||
Provincia: | Treviso | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 0 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 25 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 142 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Fornaci, Chiesa Vecchia, Pralongo, San Pietro Novello | ||||||||
Comuni contigui: | Fossalta di Piave (VE), Meolo (VE), Roncade, San Biagio di Callalta, Zenson di Piave | ||||||||
CAP: | 31050 | ||||||||
Pref. tel: | 0422 | ||||||||
Codice ISTAT: | 026044 | ||||||||
Codice catasto: | F332 | ||||||||
Nome abitanti: | monastieresi | ||||||||
Giorno festivo: | 14 febbraio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Monastier di Treviso è un comune di 3.554 abitanti della provincia di Treviso.
Indice |
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Salvatore Lo Stimolo (lista civica) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0422 798525
Email del comune: non_disponibile
[modifica] Storia
[modifica] L'antichità
La notevole presenza di corsi d'acqua, come ad esempio il Meolo, anche alimentati da risorgive ha favorito l'insediamento umano nella zona sin dal neolitico (5.000 a.C.), come testimoniano i numerosi reperti del periodo: punte in selce, strumenti vari e un pugnaletto.
Anche la presenza romana è ben comprovata da numerosi ritrovamenti. Lo stesso impianto stradale sembra seguire l'antica centuriazione, avvenuta in due momenti successivi. Tra l'altro, sembra che qui passasse l'importante arteria che collegava Altino ad Oderzo.
[modifica] Il medioevo
Bisognerà tuttavia aspettare l'880 per avere una prima testimonianza scritta di Monastier. Nella trascrizione di un atto di quell'anno è ricordato Pilum (Pero), porto fluviale rilevante nell'ambito dei commerci dell'entroterra veneto.
La storia del comune, però, è indissolubilmente legata a quella del monastero (da cui il nome) fondato nel 958 grazie alle donazioni di Ottone I che, qualche anno più tardi, sarebbe diventato imperatore del Sacro Romano Impero. Dipendente dal Patriarcato di Aquileia, l'Abbazia di Santa Maria del Pero controllava "tutti i territori" tra i fiumi Piave e Vallio, sino alla Laguna Veneta. Nel 1017 l'imperatore Enrico II confermò i suoi privilegi e impose un'ammenda a chi li avesse violati. Nei secoli successivi il complesso fu però coinvolto in guerre e saccheggi sino alla pace seguita alla conquista della Serenissima.
[modifica] Il periodo veneziano
Nel Quattrocento i monaci erano per lo più appartenenti alla nobiltà veneta e come tali ne sostenevano gli interessi. Tra il 1449 e il 1479 il monastero fu trasformato in commenda e decadde, per poi risorgere quando passo alla congregazione di Santa Giustina di Padova, controllata dall'abate di San Giorgio Maggiore di Venezia. l'Abbazi continuò la sua fervente attività sino alle soppressioni napoleoniche del 1797.
[modifica] Dall'Ottocento ad oggi
Con i Francesi l'inestimabile patrimonio del monastero passò al demanio e, nel 1837, durante il dominio austriaco, fu venduto alla famiglia Ninni. Il comune passò, con tutto il Veneto, al neonato Regno d'Italia. Di questo periodo sono da ricordare la fondazione della cassa rurale (1908) e l'arrivo della corrente elettrica (1912).
La prima guerra mondiale colpì duramente il paese per la vicinanza al fronte del Piave. La località è descritta anche da Ernest Hemingway nei suoi racconti, che allora gestiva l'ospedale della Croce Rossa Americana allestito a Casa Botter.
La seconda guerra mondiale vide Monastier coinvolta nella resistenza partigiana: nel 1944, ad esempio, fu incendiato il municipio.
Dopo l'uragano del 1965 e l'alluvione del 1966 Monastier è riuscita a reagire, divenendo una delle aree economiche più dinamiche e sviluppate della Marca.
[modifica] L'Abbazia ai giorni nostri
Attualmente l'Abbazia è suddivisa in quattro proprietà. La porzione più antica denominata "Chiostro Romanico", recentemente acquistata dalla famiglia Porcellato - Zorzi è interessata da un intervento di recupero. Sono stati ripuliti tutti gli spazi da superfetazioni che nulla avevano a che vedere con gli usi originari. È stato recuperato il "Frutteto Antico" con il riinserimento di specie antiche rintracciate nel territorio circostante. Gli spazi sono stati cintati con siepi di acero campestre "a Gelosia". Negli spazi del Chiostro Romanico, del refettorio e della tinaia, si svolgono eventi culturali quali mostre, spettacoli, mostre in collaborazione con Enti ed Associazioni. In collaborazione con l'Università di Padova sono state realizzate due pubblicazioni in caratteri Braille che sono disponibili su richiesta (tel 0422 798002).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Variazioni
La denominazione del comune fino al 1868 era Monastier. [1]
[modifica] Personalità
- Gino Donè Paro, partigiano italiano e unico europeo partecipante alla rivoluzione cubana
[modifica] Note
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3