Mario Monicelli
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« Il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire: morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non mi frega niente. » | |
(Mario Monicelli alla consegna del Leone d'Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1991)
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Mario Monicelli nel 2007 (foto di Gianmaria Zanotti)
Mario Monicelli (Viareggio, 15 maggio 1915) è un regista e sceneggiatore italiano tra i principali interpreti della commedia all'italiana.
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[modifica] Biografia
[modifica] Le origini
Nato da una famiglia di origine mantovana, e cresciuto a Viareggio, secondo figlio del critico teatrale e giornalista Tomaso, fratello minore di Giorgio, vive nella Viareggio degli anni trenta, assorbendo appieno l'atmosfera magica ed il fermento culturale della città dell'epoca. Frequenta a Milano il liceo classico Giosuè Carducci e si laurea in storia e filosofia, accostandosi al cinema grazie all'amicizia con Giacomo Forzano, figlio del commediografo Giovacchino Forzano, fondatore a Tirrenia di moderni studios cinematografici sotto il nome di Pisorno, curiosa fusione dei nomi delle due città, eterne rivali, Pisa e Livorno, che Mussolini progettava di compiere. In questi anni, in Monicelli si va delineando quel particolare spirito toscano che sarà determinante per la poetica cinematografica delle commedia del regista (molti scherzi di uno dei suoi film più noti "Amici miei", sono episodi che fanno realmente parte della sua giovinezza).
Il critico cinematografico Stefano Della Casa, nel suo volume dedicato al restauro di uno dei capolavori del regista toscano ( L'Armata Brancaleone - Quando la commedia riscrive la storia - Lindau 2006 ), confuta con certezza le origini viareggine del regista, arrivando a sostenere che in realtà Mario Monicelli sia nato a Roma, nel quartiere Prati.
[modifica] Gli inizi nel mondo del cinema
Assieme a Alberto Mondadori, amico (oltre che cugino, figlio della zia Andreina Monicelli e dell'editore Arnoldo) e collaboratore, dirige nel 1934 il cortometraggio Cuore rivelatore, a cui fa seguito, sempre nello stesso anno, un mediometraggio muto, I ragazzi della via Paal, presentato e premiato a Venezia. Sotto uno pseudonimo, Michele Badiek, dirige nel 1937 il suo primo lungometraggio, insieme ad alcuni amici, Pioggia d'estate, con Ermete Zacconi ripreso nella sua villa di Viareggio.
Critico cinematografico dal 1932, negli anni tra il 1939 ed il 1949 fu attivissimo come aiuto-regista e come sceneggiatore, collaborando a circa una quarantina di titoli.
[modifica] L'esordio ufficiale
L'esordio registico ufficiale avviene nel 1949 in coppia con Steno (Stefano Vanzina), con Totò cerca casa, primo di una serie di film che i due registi realizzano su misura per Totò, tra i quali spicca il celebre Guardie e ladri (1951).
[modifica] Il lavoro in proprio e i successi
Dal 1953 inizia a lavorare da solo, continuando la feconda attività di sceneggiatore, che lo porta a contatto con molti altri famosi cineasti dell'epoca. Monicelli ha firmato alcuni capolavori del dopoguerra italiano, contribuendo ad uno dei periodi più floridi del cinema del nostro paese, entrando di diritto nella storia.
I soliti ignoti del 1958 vanta un cast eccezionale, composto da Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale, ed è considerato quasi unanimemente il primo vero film del florido filone della commedia all'italiana. L'anno successivo, Monicelli gira quello che molti considerano il suo capolavoro, il film che lo rende famoso oltre i confini italiani, La grande guerra, Leone d'Oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1959 e sua prima nomination all'Oscar. Il film, lontano dagli stereotipi classici della commedia, ha un tono tragicomico che tocca in maniera delicata un argomento molto difficile come la tragedia della Prima guerra mondiale. Le interpretazioni di Alberto Sordi e Vittorio Gassman danno all'opera un notevole valore aggiunto.
La seconda nomination all'Oscar arriva nel 1963 con I compagni.
Nel dittico burlesco L'armata Brancaleone (1966) e Brancaleone alle crociate (1969), Monicelli inventa un "nuovo" e personalissimo Medioevo, comico e condito da una assolutamente inverosimile lingua maccheronica che ha fatto epoca.
Tra gli altri film di rilievo vanno menzionati La ragazza con la pistola, terza nomination all'Oscar (1968), Romanzo popolare (1974) e Amici miei (1975) - che ebbe due seguiti, il primo dei quali realizzato da Monicelli stesso e il secondo da Nanni Loy - Un borghese piccolo piccolo (1977) e Il marchese del Grillo (1981), entrambi con grandi interpretazioni di Alberto Sordi.
Più recentemente vanno menzionati Speriamo che sia femmina (1986) e Parenti serpenti (1992).
Oltre il cinema, è stato regista teatrale, televisivo e, occasionalmente, attore, oltre che un grande commediografo.
Nella sua lunga carriera ha collaborato con tutti i più importanti attori italiani: Totò, Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Anna Magnani, Alberto Sordi, ma anche Nino Manfredi, Paolo Villaggio, Monica Vitti, Enrico Montesano, Giancarlo Giannini, Philippe Noiret, Giuliano Gemma, Stefania Sandrelli, Gian Maria Volonté e Leonardo Pieraccioni.
È da considerarsi probabilmente il regista che meglio di tutti ha interpretato lo stile e i contenuti del genere della Commedia all'italiana. Il sorriso amaro che accompagna sempre le vicende narrate, l'ironia con cui ama tratteggiare le storie di simpatici perdenti, ne caratterizzano da sempre la sua opera. Forse non è un caso che molti critici considerino il suo I soliti ignoti (1958) come il primo vero film della Commedia all'italiana, e nel contempo indichino in un altro suo film, Un borghese piccolo piccolo (1977), l'opera che chiude idealmente questo genere cinematografico.
Con l'avanzare dell'età la sua attività è gradualmente diminuita ma non si è mai fermata, grazie ad una forma fisica e mentale sempre buona. A dimostrazione di questo, a 91 anni ha firmato la regia di un nuovo film, Le rose del deserto (2006). In occasione dell'uscita di questo film ha confidato, in un'intervista a Gigi Marzullo, di non aver alcuna paura della morte, ma di temere moltissimo il momento in cui smetterà di lavorare, perché si annoierebbe moltissimo.
[modifica] Vita privata
Tra gli avvenimenti che hanno segnato di più la sua vita c'è senz'altro il suicidio del padre, Tomaso Monicelli noto giornalista e scrittore antifascista, avvenuto nel 1946. A tal riguardo ha detto[1]: "Ho capito il suo gesto. Era stato tagliato fuori ingiustamente dal suo lavoro, anche a guerra finita, e sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. Il cadavere di mio padre lo ho trovato io. Verso le sei del mattino ho sentito un colpo di rivoltella, mi sono alzato e ho forzato la porta del bagno. Tra l'altro un bagno molto modesto"
La sua ultima compagna è stata Chiara Rapaccini. Quando si sono conosciuti lui aveva 59 anni e lei 19. Hanno avuto una figlia, (Rosa) quando lei ne aveva 34 e lui 74.
Recentemente [2] ha dichiarato di vivere da solo, di non sentire la lontananza di figli e nipoti (pur avendoli), di essere un elettore di Rifondazione Comunista e di avere pianto l'ultima volta alla morte del padre.
[modifica] Filmografia
[modifica] Regista
- I ragazzi della via Paal, con Alberto Mondadori (1935)
- Pioggia d'estate (1937)
- Totò cerca casa, con Steno (1949)
- Al diavolo la celebrità, con Steno (1949)
- È arrivato il cavaliere, con Steno (1950)
- Vita da cani, con Steno (1950)
- Totò e i re di Roma, con Steno (1952)
- Guardie e ladri, con Steno (1951)
- Totò e le donne, con Steno (1952)
- Le infedeli, con Steno (1953)
- Proibito (1954)
- Totò e Carolina (1955)
- Un eroe dei nostri tempi (1955)
- Donatella (1956)
- Il medico e lo stregone (1957)
- Padri e figli (1957)
- I soliti ignoti (1958)
- Lettere dei condannati amorte (1959)
- La grande guerra (1959)
- Risate di gioia (1960)
- Boccaccio '70 (1962) - episodio Renzo e Luciana
- I compagni (1963)
- Alta infedeltà (1964) - episodio Gente moderna
- Casanova '70 (1965)
- Le fate (1966) - episodio Fata Armenia
- L'armata Brancaleone (1966)
- La ragazza con la pistola (1968)
- Capriccio all'italiana (1968) - episodio La bambinaia
- Toh, è morta la nonna! (1969)
- Brancaleone alle crociate (1970)
- Le coppie (1971) - episodio Il frigorifero
- La mortadella (1971)
- Vogliamo i colonnelli (1973)
- Romanzo popolare (1974)
- Amici miei (1975)
- Caro Michele (1976)
- Un borghese piccolo piccolo (1977)
- I nuovi mostri (1977) - episodi Autostop e First Aid
- Signore e signori, buonanotte, con Luigi Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni ed Ettore Scola (1978)
- Viaggio con Anita (1979)
- Temporale Rosy (1980)
- Camera d'albergo (1981)
- Il marchese del Grillo (1981)
- Amici miei atto II (1982)
- Bertoldo, Bertoldino e... Cacasenno (1984)
- Le due vite di Mattia Pascal (1985)
- Speriamo che sia femmina (1986)
- I picari (1988)
- La moglie ingenua e il marito malato (1989) (TV)
- 12 registi per 12 città (1989) - documentario, episodio Verona
- Il male oscuro (1990)
- Rossini! Rossini! (1991)
- Parenti serpenti (1992)
- Cari fottutissimi amici (1994)
- Facciamo paradiso (1995)
- Esercizi di stil (1996) - episodio Idillio edile
- Topi di appartamento (1997) - cortometraggio
- I corti italiani (1997) - episodio Topi di appartamento
- Panni sporchi (1999)
- Un amico magico: il maestro Nino Rota (1999) - documentario
- Come quando fuori piove (2000) - miniserie TV
- Un altro mondo è possibile con Alfredo Angeli, Francesca Archibugi, Giorgio Arlorio, Mario Balsamo, Marco Bellocchio, Gioia Benelli, Giuliana Berlinguer, Mimmo Calopresti, Maurizio Carrassi, Guido Chiesa, Cristina e Francesca Comencini, Umberto Contarello, Damiano Damiani, Josée Dayan, Carlo Di Carlo, Massimo Felisatti, Nicolò Ferrari, Gianfranco Fiore, Massimiliano Franceschini, Andrea Frezza, Giuliana Gamba, Roberto Giannarelli, Marco Tullio Giordana, Franco Giraldi, Emidio Greco, Ugo Gregoretti, Simona Izzo, Wilma Labate, Carlo Lizzani, Daniele Luchetti, Luigi Magni, Salvatore Maira, Francesco Ranieri Martinotti, Mario Martone, Francesco Maselli, Paolo Pietrangeli, Michele Placido, Gillo Pontecorvo, Pasquale Pozzessere, Bruno Roberti, Nino Russo, Gabriele Salvatores, Massimo Sani, Stefano Scialotti, Maurizio Sciarra, Pasquale Scimeca, Ettore Scola, Daniele Segre, Gianni Serra, Carola Spadoni, Sergio Spina, Elda Tattoli, Paolo e Vittorio Taviani, Ricky Tognazzi e Fulvio Wetzl (2001) - documentario
- Lettere dalla Palestina con Franco Angeli, Giuliana Berlinguer, Maurizio Carrassi, Giuliana Gamba, Roberto Giannarelli, Wilma Labate, Francesco Ranieri Martinotti, Francesco Maselli, Ettore Scola e Fulvio Wetzl (2002) - documentario
- Firenze, il nostro domani, con Franco Angeli, Franco Bernini, Francesca Comencini, Nicolò Ferrari, Gianfranco Fiore, Franco Giraldi, Francesco Maselli, Gillo Pontecorvo e Fulvio Wetzl (2003) - documentario
- Le rose del deserto (2006)
[modifica] Sceneggiatore
- I ragazzi della via Paal (1935)
- Pioggia d'estate (1937)
- La granduchessa si diverte (1940)
- Brivido (1941)
- La donna è mobile (1942)
- Cortocircuito (1943)
- Il sole di Montecassino (1945)
- Aquila nera (1946)
- Gioventù perduta (1947)
- La figlia del capitano (1947)
- Il corriere del re (1947)
- Follie per l'opera (1948)
- I Miserabili (1948)
- L'ebreo errante (1948)
- Il cavaliere misterioso (1948)
- Accidenti alla guerra!... (1948)
- Totò cerca casa (1949)
- Il lupo della Sila (1949)
- Il conte Ugolino (1949)
- Al diavolo la celebrità (1949)
- Come scopersi l'America (1949)
- Follie per l'opera (1949)
- È arrivato il cavaliere (1950)
- Il brigante Musolino (1950)
- Botta e risposta (1950)
- L'inafferrabile 12 (1950)
- Vita da cani (1950)
- Soho Conspiracy (1950)
- Vendetta... sarda (1951)
- Totò e i re di Roma (1951)
- Tizio, Caio, Sempronio (1951)
- È l'amor che mi rovina (1951)
- Core 'ngrato (1951)
- Il tradimento (1951)
- Accidenti alle tasse!! (1951)
- Amo un assassino (1951)
- Guardie e ladri (1951)
- Totò e le donne (1952)
- Totò a colori (1952)
- Cinque poveri in automobile (1952)
- Cani e gatti (1952)
- Un turco napoletano (1953)
- Il più comico spettacolo del mondo (1953)
- Cavalleria rusticana (1953)
- Le infedeli (1953)
- Perdonami (1953)
- Giuseppe Verdi (1953)
- Violenza sul lago (1954)
- Guai ai vinti (1954)
- Proibito (1954)
- Totò e Carolina (1955)
- Un eroe dei nostri tempi (1955)
- Donatella (1956)
- La donna più bella del mondo (1955)
- Il medico e lo stregone (1957)
- Padri e figli (1957)
- I soliti ignoti (1958)
- La grande guerra (1959)
- Risate di gioia (1960)
- A cavallo della tigre (1961)
- Boccaccio '70 (1962) - segmento Renzo e Luciana
- Frenesia dell'estate (1963)
- I compagni (1963)
- Casanova '70 (1965)
- I nostri mariti (1966) - segmento Il Marito di Olga
- L'armata Brancaleone (1966)
- Toh, è morta la nonna! (1969)
- Brancaleone alle crociate (1970)
- Le coppie (1970)
- Vogliamo i colonnelli (1973)
- Romanzo popolare (1974)
- Gran bollito (1977)
- Un borghese piccolo piccolo (1977)
- Temporale Rosy (1980)
- Camera d'albergo (1981)
- Il marchese del Grillo (1981)
- Amici miei atto II (1982)
- Bertoldo, Bertoldino e... Cacasenno (1984)
- Le due vite di Mattia Pascal (1985)
- Speriamo che sia femmina (1986)
- I picari (1988)
- Il male oscuro (1990)
- Rossini! Rossini! (1991)
- Parenti serpenti (1992)
- Cari fottutissimi amici (1994)
- Facciamo paradiso (1995)
- Panni sporchi (1999)
- Un amico magico: il maestro Nino Rota (1999) - documentario
- Come quando fuori piove (2000) - Miniserie TV
- Le rose del deserto (2006)
[modifica] Attore
- Rue du Pied de Grue, regia di Jean-Jacques Grand-Jouan (1979)
- Il ciclone, regia di Leonardo Pieraccioni (1996) - voce
- Sotto il sole della Toscana (Under the Tuscan Sun), regia di Audrey Wells (2003)
- SoloMetro, regia di Marco Cucurnia (2007)
[modifica] Libri su di lui
- Stefano Della Casa - L'Armata Brancaleone. Quando la commedia riscrive la storia - Lindau (2006)
- Gian Piero Brunetta - Guida alla storia del cinema italiano (1905-2003) - Einaudi (2003)
- Bruno Torri - Il cinema italiano dalla realtà alle metafore - Palumbo (1973)
- Masolino D'Amico - La commedia all'italiana - Mondadori (1985)
- Stefano Della Casa - Storia e storie del cinema popolare italiano - La Stampa (2001)
- Aldo Viganò - La commedia italiana in cento film - Le Mani (1999)
- Mariano Sabatini e Oriana Maerini - Mario Monicelli, la sostenibile leggerezza del cinema - Edizioni Scientifiche Italiane (2001)
[modifica] Onorificenze
Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
— Roma, 27 aprile 1987. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.[5][modifica] Note
- ^ intervista pubblicata su Vanity Fair del 7 giugno 2007 (pagina 146)
- ^ Intervista raccolta da Enrico Lucci, inviato de Le Iene nel febbraio 2007
- ^ Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte Mario Monicelli Regista
- ^ Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana Mario Monicelli
- ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Mario Monicelli
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