Parenti serpenti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
« Non posso andare in casa dei miei parenti più stretti perché non voglio restare solo. La socialità esiste per affinità chimica e non altrimenti. » | |
Parenti serpenti | |
Titolo originale: | Parenti serpenti |
Paese: | Italia |
Anno: | 1992 |
Durata: | 105' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | Mario Monicelli |
Soggetto: | Carmine Amoroso |
Sceneggiatura: | Carmine Amoroso Suso Cecchi d'Amico Piero De Bernardi Mario Monicelli |
|
|
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
Parenti serpenti (1992) è un film diretto da Mario Monicelli
[modifica] Trama
La pellicola è ambientata nel periodo delle festività natalizie. A casa dei nonni: Saverio (Paolo Panelli), ex carabiniere come appuntato semplice e Trieste (Pia Velsi), si riunisce la famiglia composta da 4 nuclei:
1) Lina (Marina Confalone), che lavora nella biblioteca comunale, il marito Michele (Tommaso Bianco) che fa il geometra all'ufficio tecnico di Teramo e il figlio Mauro (Riccardo Scontrini);
2) Milena (Monica Scattini) e Filippo (Renato Cecchetto), maresciallo maggiore dell'Aeronautica. Coppia impossibilitata ad avere figli;
3) Gina (Cinzia Leone), Alessandro (Eugenio Massari), impiegato delle Poste di Modena e la figlia Monica (Eleonora Alberti) che ha come massima ambizione fare la ballerina di Fantastico. Gina ha una relazione segreta con Michele, marito di Lina;
4) Alfredo (Alessandro Haber), single e professore di italiano in un istituto femminile. Anche se nel film si scoprirà che convive da 10 anni con un vigilantes di nome Mario.
Durante i festeggiamenti, i due anziani coniugi chiedono ai figli di prendersi cura di loro in cambio dell'eredità. I figli non sembrano essere d'accordo. Inizialmente cercano di convincere Alfredo, l'unico fratello che non è ancora sposato, a occuparsi degli anziani genitori. Dopo che Alfredo rivela ai fratelli di essere gay e di convivere da diversi anni con un uomo, si scatena una vera e propria guerra fratricida senza esclusione di colpi, per decidere chi dovrà occuparsi degli anziani genitori.
Alla fine, di comune accordo, decidono che è meglio sbarazzarsi dei genitori uccidendoli con una stufa a gas manomessa per esplodere il giorno di capodanno.
La voce narrante del film è il bambino, Mauro (Riccardo Scontrini). Tale scelta serve quasi a stemperare lo humor nerissimo della pellicola. Ed è proprio il bambino, nel tema di fine vacanza letto a voce alta in classe, a rivelare il crimine, scrivendo che la stufa incriminata non era difettosa perché vecchia, dal momento che era stata un regalo fatto la mattina stessa dai suoi parenti.
La commedia è strutturata in 2 parti. Nella prima vengono ripresi stilemi e caratteristiche della commedia realistica di costume che verranno utilizzati poi nella seconda come veri e propri "detonatori" fino al feroce cinismo della conclusione del film.
[modifica] Realizzazione
Il film è stato quasi interamente girato nella cittadina di Sulmona, in provincia dell'Aquila.
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Parenti serpenti dell'Internet Movie Database
- Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di cinema