Ferrovia Pontremolese
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Linea ferroviaria in Italia Ferrovia Pontremolese |
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Soprannome | Pontremolese |
Inizio | Parma |
Fine | La Spezia |
Inaugurazione | 1892 |
Attuale gestore | RFI (Ferrovie dello Stato) |
Lunghezza | 103 km |
Regioni | Emilia-Romagna, Toscana, Liguria |
Scartamento | ordinario (1435 mm) |
Elettrificazione | Sì |
Diramazioni | da Fornovo per Fidenza, da Santo Stefano Magra per Arcola, da Vezzano Ligure per La Spezia Marittima |
Ferrovie italiane |
La Ferrovia Pontremolese è la linea di trasporto ferroviario che congiunge Parma con la dorsale tirrenica nei pressi della Spezia.
Lo sviluppo complessivo della linea è di circa 120 km; la sua denominazione deriva dalla cittadina di Pontremoli, uno dei principali centri abitati attraversati dalla linea ferroviaria.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Le premesse
I primi progetti per una ferrovia che collegasse la media valle del Po con il litorale ligure e tirrenico cominciarono ad essere presi in considerazione nel 1860, quando il Regno di Sardegna si estese alla Lombardia, all'Emilia e alla Toscana.
In particolare si guardava ad una linea per collegare il costituendo Arsenale della Spezia con la piazzaforte di Piacenza (in un'ottica di guerra contro il Veneto), in un punto intermedio fra le linee trans-appenniniche già esistenti, quali la linea dei Giovi sopra Genova e la linea Porrettana tra Bologna e Firenze.
I progetti presentati sino ad allora, prendevano sostanzialmente in considerazione due possibili direttrici. Una tra Parma e il Golfo della Spezia attraversando le valli del Taro e della Magra, l'altra da Lucca verso Reggio Emilia e Modena. Questa seconda soluzione era ovviamente preferita dalle autorità di Livorno, per poter favorire i commerci verso il porto cittadino a discapito degli scali marittimi liguri.
Con un decreto del 17 luglio 1860 il governo presieduto da Cavour nominò una commissione al fine di vagliare le proposte per la realizzazione della linea. Nel frattempo, dai privati furono preparati e presentati numerosissimi progetti per la costruzione della linea. La commissione espose le sue conclusioni con una relazione del 16 giugno 1862 (poi pubblicata nel 1863), con la quale si stabilì che una linea tra Piacenza e la Spezia era effettivamente di interesse strategico, e che la via più breve ed agevole era quella che passasse per le valli del Taro e della Magra, attraversando gli Appennini lungo la galleria del Borgallo.
[modifica] La realizzazione
I lavori per la costruzione della linea iniziarono nel 1879, e l'intera tratta fu completata nel 1892.
Quasi interamente a singolo binario, la linea venne da subito dotata di un doppio binario nel tratto di valico, laddove il percorso incontrava le caratteristiche orografiche più ostili. Venne quindi da subito dotato di raddoppio il tratto comprendente la galleria di valico (Galleria del Borgallo, lunga 7.972 metri) ed il ripido tratto compreso tra Grondola-Guinadi e Pontremoli (con pendenze del 20 per mille in galleria e del 25 per mille nei tratti scoperti).
Nel 1931 la linea venne elettrificata con il sistema trifase, e durante la seconda guerra mondiale subì pesantissimi danneggiamenti, a causa del suo alto valore strategico di via d'accesso verso la valle padana.
[modifica] Traffico
Fin dall'inizio concepita per esigenze di movimentazione merci tra i porti dell'alto Tirreno ed il nord Italia (il cosiddetto corridoio Tirreno-Brennero), è tutt'oggi molto utilizzata a tale scopo.
Il traffico passeggeri è in buona parte limitato al pendolarismo degli abitanti delle due vallate verso i relativi capoluoghi, non mancano tuttavia alcune coppie di treni a media percorrenza che collegano le città del litorale tirrenico con i principali centri della Pianura Padana.
Il controllo sulla circolazione dei treni nella maggior parte della linea viene effettuato dal Sistema di Comando e Controllo (SCC) di Pisa.
[modifica] Situazione attuale
Principali gallerie |
Lunghezze in metri
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La linea, originariamente concepita a singolo binario tranne il tratto di valico (da Borgo Val di Taro a Pontremoli), negli ultimi è stata interessata da numerosi lavori di ammodernamento, che hanno consentito di estendere i tratti a doppio binario anche alle sezioni Solignano-Berceto e Vezzano Ligure-PP Chiesaccia (tra Aulla e Villafranca in Lunigiana). Al momento sono attivi cantieri per il raddoppio del tratto Solignano-Fornovo.
[modifica] Tracciato
Linea da Bologna - Linea da Brescia - Linea da Suzzara | |||
0,00 | Parma | ||
Linea per Milano | |||
7,30 | Vicofertile | ||
11,77 | Collecchio | ||
19,18 | Ozzano Taro | ||
Linea da Fidenza | |||
23,01 | Fornovo | ||
Autostrada A15 Parma-La Spezia | |||
31,87 | Citerna Taro | ||
34,39 | Selva del Bocchetto | ||
36,91 | Solignano | ||
Valmozzola (dismessa) | |||
45,10 | Berceto | ||
50,57 | Roccamurata | ||
53,49 | Ostia Parmense | ||
60,64 | Borgo Val di Taro | ||
Galleria del Borgallo | |||
69,31 | P.M. Grondola-Guinadi (Posto Movimento) | ||
Autostrada A15 Parma-La Spezia | |||
78,57 | Pontremoli | ||
82,87 | Scorcetoli | ||
85,18 | Filattiera | ||
89,61 | Villafranca-Bagnone | ||
94,31 | PP Chiesaccia | ||
Terrarossa-Tresana (dismessa) | |||
98,59 | Aulla Lunigiana / Aulla (dismessa) | ||
Linea per Lucca | |||
Galleria Serena | |||
Caprigliola-Albiano (dismessa) | |||
107,62 | Santo Stefano di Magra | ||
Autostrada A12 Genova-Livorno | |||
Per Sarzana, Pisa | |||
111,86 | Vezzano Ligure | ||
Inizio Linea Tirrenica | |||
Ca' di Boschetti | |||
Per La Spezia Marittima | |||
La Spezia Migliarina | |||
La Spezia Centrale | |||
Linea per Genova |
[modifica] Tracciato della tratta Fidenza-Fornovo
0,00 | Fidenza | ||
Linea per Bologna | |||
6 | Borghetto Parmense | ||
10 | Noceto | ||
17 | Medesano | ||
21 | Felegara-Sant'Andrea Bagni | ||
Autostrada A15 Parma-La Spezia | |||
Linea da Parma | |||
25 | Fornovo | ||
Linea per La Spezia |
[modifica] Bibliografia
- Adriano Betti Carboncini. La Spezia e la Pontremolese. Ferrovia Parma La Spezia. Cortona, Calosci, 1994. ISBN 8877850906
- Mostra storico-documentaria, Pontremoli luglio-settembre 1991. La Spezia-Parma la ferrovia tra il Mediterraneo e l'Europa. Ameglia, Zolesi Editore, 1991.