Death
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Death | ||
Foto pubblicitaria dei Death del 1989. Da sinistra a destra Terry Butler, Bill Andrews, Rick Rozz e Chuck Schuldiner. |
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Nazionalità | U.S.A. | |
Genere | Death metal[1] | |
Periodo attività | 1983 - 1999 | |
Etichetta | Combat Records Relativity Records | |
Album pubblicati | 10 | |
Studio | 7 | |
Live | 2 | |
Raccolte | 1 | |
Sito ufficiale | emptywords.org | |
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I Death, denominati originariamente Mantas, furono un gruppo musicale death metal/technical death metal statunitense originario di Orlando, Florida. La band venne fondata nel 1983 da Chuck Schuldiner e disciolta dallo stesso chitarrista nel 1999 dopo aver pubblicato un totale di sette album studio. Le possibilità di una loro rifondazione furono definitivamente stroncate nel dicembre del 2001 a causa della prematura morte di Schuldiner, ammalatosi di un tumore al cervello.
Grazie all'album Scream Bloody Gore, pubblicato nel 1987, i Death vengono tutt'oggi citati tra i gruppi maggiormente innovatori del genere death metal, da cui sono anche da molti considerati i fondatori e pionieri, nonostante la vera maternità sia data quasi all'unanimità ai Possessed.[4] Invece, successivamente all'uscita del loro terzo album Spiritual Healing, pubblicato nel 1990, i Death furono citati come uno dei primi gruppi della storia del genere death ad implementare nel proprio sound strutture jazz,[5] prendendo come modello gli Atheist, gruppo tutt'oggi considerato come padre del technical death metal.
La scelta da parte di Schuldiner del monicker 'Death' per il gruppo, traducibile in lingua italiana come 'Morte', non avvenne tanto per dare un tocco macabro alla musica e all'attitudine della band quanto per il vivo dolore derivante dalla morte del fratello Frank, avvenuta nel 1974 a causa di un tragico incidente stradale. Questo fatto contribuì anche alla scelta del genere musicale death per la band.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] Gli esordi (1983-1986)
Nel 1983 il chitarrista Chuck Schuldiner decise di fondare a Orlando, Florida, il suo primo gruppo musicale. La band fu denominata Mantas e completò la sua prima formazione con l'inserimento dei musicisti Kam Lee e Rick Rozz. Seppur ancora priva di bassista, la band si esibì in una serie di piccoli concerti amatoriali, per i quali ripropose cover di artisti come Kiss, Anvil, Mercyful Fate, Exciter, Raven, Slayer, Hellhammer, e Celtic Frost. Terminate queste prime esibizioni, agli inizi del 1984 Schuldiner e compagni cominciarono a comporre le prime canzoni, basandosi sul sound prodotto dalle precedenti band citate.
Queste prime tracce vennero rilasciate in un demo del 1984, il primo pubblicato dagli allora Mantas, intitolato Death by Metal. Il disco presentò in copertina un immagine di Chuck, Kam e Rick posti di fronte ad una scritta recitante "Danger, High Voltage" ("Pericolo, Alto Voltaggio") e contenne le prime versioni dei brani "Legion of Doom", "Mantas", "Power of Darkness", "Evil Dead" e "Death By Metal", poi pubblicate nel successivo album d'esordio. L'album, registrato amatorialmente nel garage di Schuldiner,[6] circolò nel mondo delle etichette indipendenti, permettendo ai Mantas di acquistare una buona fama nell'underground orlandese e i primi buoni giudizi dai critici.
Nonostante i buoni segnali di successo, nel 1984 Schuldiner decise di sciogliere il gruppo per rifondarne uno nuovo. La scelta del monicker della nuova band cadde sulla parola Death (Morte) e la formazione del gruppo fu pressocchè mantenuta identica, in quanto furono confermati Rick Rozz e Kam Lee e ingaggiato il solo bassista Dave Tett. L'autore del celebre logo della band fu lo stesso Schuldiner che lo disegnò inizialmente con la 't' rovesciata in modo che venisse così a rassomigliare alla croce invertita simbolo del satanismo, questo per rendere meglio l'idea del male e della morte.[7]
Dopo pochi mesi dalla fondazione, i Death rilasciarono altre due demo dal titolo Reign of Terror (la cui copertina, raffigurante una ghigliottina, dei vulcani e un esile figura della morte, fu disegnata direttamente da Kam Lee) e Live at Ruby's Pub, quest'ultima primo documento live del gruppo registrato durante un esibizione in un locale di Orlando. Il 9 marzo 1985 i Death pubblicarono poi una nuova demo, intitolata Infernal Death, contenente le tracce "Arch Angel", "Baptized in Blood" e "Infernal Death". Dopo questa uscita Schuldiner, a causa di sempre maggiori contrasti, licenziò Lee e Rozz per assumere il bassista Scott Carlson e il chitarrista Matt Olivio, entrambi ex componenti dei Repulsion. Sui motivi dell'allontanamento di Rozz e Lee parlò Chris Reifert in un intervista del 1987 dicendo:
(EN)
« Well, Rick was kicked out because he is a fat faggot pussy and Kam flaked out to the extreme[8]. »
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(IT)
« Allora, Rick fu cacciato fuori perché è un grasso spregevole omosessuale e Kam si concentrava troppo sull'estremo »
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Non trovando però un batterista degno per il progetto del gruppo, Schuldiner scelse di sciogliere nuovamente la band e di trasferirsi a San Francisco. In questa città entrò in buoni rapporti con il percussionista dei Dirty Rotten Imbeciles Eric Brecht e con un bassista di nome Eric (il suo cognome è tutt'oggi sconosciuto), con i quali rifondò i Death e registrò sette nuove tracce, raccolte poi in un demo dal titolo Back from the Dead. Insoddisfatto però anche di questa formazione, Chuck sciolse un'altra volta il gruppo e ritornò in Florida. Lì si dedicò a una lenta e attenta rivalutazione del suo stile alla chitarra, attraverso la quale si incentrò su melodie più varie e tecniche, assoli e riff più adatti alla nuova scena thrash/death del periodo. Fu così che nel 1986 Chuck ricevette un invito dalla band canadese Slaughter per suonare nel loro nuovo album Strappado come chitarrista ritmico. Schuldiner accettò l'invito e si spostò così in Canada ma, resosi conto delle notevoli divergenze stilistiche tra lui e questa band, tornò per l'ennesima volta in Florida, per poi spostarsi nuovamente a San Francisco.
In questa città Chuck reclutò Chris Reifert e rifondò in breve tempo i Death, con i quali registrò, per la prima volta in uno studio, una nuova demo, Mutilation. Questo disco, grazie anche alla sua buona qualità, circolò notevolmente nell'underground e fece presto pervenire alla band un contratto con l'etichetta discografica Combat Records, che incoraggiò il gruppo a registrare il loro primo album.
[modifica] I primi successi (1987-1990)
Nel maggio 1987, dopo alcuni mesi di registrazione, i Death rilasciarono così il loro album d'esordio, intitolato Scream Bloody Gore. Il disco fu pubblicato in America con la Combat Records e in Europa con la Music for Nations, e per la sua realizzazione Schuldiner inserì in formazione un secondo chitarrista, John Hand, il quale però non prese mai parte alle registrazioni dell'album nonostante fosse stato incluso nella formazione del disco.[9]
Scream Bloody Gore presentò riff violenti ma allo stesso tempo orecchiabili combinati con testi gore, narranti tematiche derivanti da film horror e lontani da quelli satanici espressi dai contemporanei Venom e Hellhammer. Tutte queste qualità fecero sì che con questo disco nascesse per la prima volta, almeno per quanto riguarda la scena metal della Florida, un nuovo movimento musicale, poi denominato dai critici musicali death metal (anche se la paternità di questo genere altri l'attribuiscono ai Possessed)[10].
Nonostante il buon successo derivante dalle vendite, Schuldiner decise di rivoluzionare nuovamente la situazione della band, ritornando ad Orlando e abbandonando Chris Reifert per richiamare a suonare Rick Rozz. In seguito assunse anche due membri dei Massacre, ovvero il bassista Terry Butler e il batterista Bill Andrews, i quali avevano accettato di lasciare la loro ex band in seguito al crescere dei contrasti con il cantante della band, ex Death, Kam Lee. Sul suo ritorno nella band dopo aver avuto forti contrasti con Schuldiner, Rozz disse in un intervista del 1989:
(EN)
« I told Chuck about our problems, we talked a while, practiced together and started the new Death[11]. »
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(IT)
« Parlai con Chuck dei nostri problemi, discutemmo molto, provammo insieme e rifondammo i nuovi Death. »
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Con questa nuova formazione i Death rilasciarono nel 1988 il loro secondo album, intitolato Leprosy. Il disco incrementò il discreto successo del precedente prodotto grazie anche a una migliore qualità di registrazione e a testi che per la prima volta si incentrarono sul sociale, sui conflitti interni tra la tormentata vita passata di Chuck Schuldiner e sul nuovo emergente carattere filosofico e umano del chitarrista. La tecnica e la sonorità espressa in tracce come "Forgotten Past" e "Born Dead", inizialmente presentate come hit del disco, furono così nascoste dalla maggiore qualità testuale di brani come "Pull the Plug" e "Open Casket", i quali raggiunsero i maggiori consensi dal pubblico. "Pull the Plug" in particolare divenne la canzone simbolo dei fans della band in quegli anni, che non mancarono di farla suonare sempre nei loro locali o di proporla alle stazioni radio di genere.
Nel 1989, in seguito all'uscita di questo disco la band partì per il suo primo tour europeo, durante il quale Rick Rozz fu però licenziato a causa di nuovi contrasti con gli altri componenti e rimpiazzato da James Murphy. Con il nuovo componente i Death registrarono sul finire dell'anno un terzo disco, denominato Spiritual Healing e rilasciato al pubblico nel 1990. In questo disco Chuck abbandonò definitivamente le tematiche gore in favore della critica sociale; fu così che tracce come "Living Monstrosity" si interessarono del problema dell'uso della cocaina tra le donne incinte, mentre brani come "Altering the Future" affrontarono il problema sempre crescente dell'aborto tra le giovani coppie. Nell'album avvenne anche una notevole evoluzione sul piano musicale che portò ad un globale aumento dello spessore tecnico e qualitativo. Leprosy segnò il definitivo avvento di un nuovo genere, in seguito denominato dai critici technical death metal, caratterizzato da strutture innovative e un alto spessore tecnico. Il techno death (così spesso abbreviato) avrà un notevole successo negli anni a venire.
Dopo un tour in Messico, James Murphy fu allontanato dal gruppo e al suo posto fu assunto il chitarrista Paul Masvidal. Sempre nel 1990, alla viglia dell'inizio di un nuovo tour europeo, Schuldiner decise di sciogliere la band, affermando che la tournèe, non essendo stata organizzata adeguatamente, si sarebbe rivelata un fiasco. Incredibilmente Andrews e Butler decisero di ignorare la scelta di Schuldiner e continuarono lo stesso il tour, avvalendosi del nome 'Death' e reclutando Walter Trachsler alla chitarra e Louie Carrisalez alla voce in sostituzione del loro leader. Questo fatto generò l'immediato disgusto e la disapprovazione dei fans e dello stesso Chuck, il quale intraprese immediatamente un'azione legale contro i due musicisti. Dopo poche sedute la corte restituì a Schuldiner il possesso del nome Death e Andrews e Butler furono definitivamente allontanati dalla band.
[modifica] Il successo (1991-1995)
In seguito ai recenti avvenimenti Schuldiner decise di abbandonare definitivamente l'idea di una band a formazione fissa decidendo di lavorare solo con musicisti di sessione ingaggiati volta per volta per le registrazioni degli album e per i concerti. La scelta del componenti della prima formazione non permanente del gruppo cadde su Steve DiGiorgio, Sean Reinert e Paul Masvidal.
Questa nuova line-up si dedicò interamente alle registrazioni del nuovo album del gruppo, intitolato Human e pubblicato nel 1991. Il disco vendette un elevato numero di copie e ricevette articoli positivi su tutte le riviste di settore. Human fu il primo album dei Death a raggiungere un definitivo completamento musicale e tecnico; esso presentò infatti, oltre alle già sperimentate sonorità thrash metal e progressive metal, una buona dose di sound heavy metal combinato a derivazioni stilistiche jazz ma anche progressive rock. Il brano "Suicide Machine" fu accolto dai fans come una sorta di seguito di "Pull the Plug", divenendo uno degli apici testuali di Chuck, e il pubblico poté per la prima volta vedere i Death circolare all'interno delle reti televisive (e in particolare nel canale televisivo MTV's Headbanger's Ball) grazie al video musicale, prodotto e diretto da David Bellino, della traccia "Lack of Comprehension".
A causa di impegni con la sua band, i Sadus, DiGiorgio fu costretto a lasciare anzitempo la band e fu sostituito dal bassista Skott Carino, con il quale i Death partirono per un tour mondiale che durò dall'ottobre 1991 al marzo 1992. Durante questa lunga tournèe fu rilasciata una raccolta del gruppo, intitolata Fate: The Best of Death, la quale ripropose i maggiori successi del gruppo fino ai quegli anni. Terminata la lunga serie di concerti, il manager musicale Eric Greif, che aveva seguito i Death dal 1988 al 1992, fu licenziato dalla band a causa di sempre più affioranti incomprensioni. Questo licenziamento violò di fatto il suo contratto e i Death ricevettero perciò un'azione legale. Il processo fu abilmente evitato da Schuldiner, il quale decise di risarcire in denaro il produttore. In un intervista, il chitarrista, per motivare la scelta di abbandonare la causa, disse:
(EN)
« We just came to the conclusion that it was stupid just fighting all the time, taking each other to court and all that stupid shit. »
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(IT)
« Siamo solo giunti alla conclusione che era semplicemente stupido litigare ogni momento, portandoci gli uni gli altri ai processi e a questa stupida roba. »
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Lasciato Greif, Schuldiner decise di autogestire il gruppo per il resto della carriera, Nel 1993 autorizzò Reinert e Masvidal a lasciare la band per continuare il loro lavoro con i Cynic, ingaggiando così Gene Hoglan dei Dark Angel e il chitarrista Andy LaRocque dei King Diamond, richiamando inoltre Steve DiGiorgio. Con questa nuova formazione prese forma un nuovo album, intitolato Individual Thought Patterns e pubblicato a metà 1993. Il disco fu da molti critici considerato come il capolavoro del gruppo e presentò un sound mai fino ad allora così pulito, raffinato e ricercato, dominato da un incredibile quantità di melodie inedite affiancate da testi sempre più diligenti e allo stesso tempo istruttivi. Con questo album i Death raggiusero il picco delle vendite grazie anche alla traccia "The Philosopher", rilasciata anche in video per MTV, brano che si presentò come uno sfogo pubblico contro il comportamento all'interno della band del primo chitarrista della band Masvidal[12]. Come per Human gran parte dei testi si ispirarono comunque alla vita quotidiana e ai problemi dell'industria musicale.
Finite le registrazioni, LaRocque lasciò la band e venne rimpiazzato da Ralph Santolla per il seguente tour. Inoltre nel 1994 Schuldiner decise di abbandonare dopo otto anni di collaborazione l'etichetta discografica Relativity Records per firmare un contratto con la major Roadrunner Records. Con questa nuova casa il gruppo tornò in studio di registrazione per pubblicare l'album Symbolic, rilasciato nel 1995 in seguito alla partenza di Santolla e DiGiorgio, sostituiti da giovani musicisti, poco noti ma validi, come Kelly Conlon e Bobby Koelbe. In Symbolic gli sforzi di Chuck trovarono il definitivo apice in un sound massiccio e pesante, emozionale e allo stesso tempo colmo di elementi complessi e tecnici. Il soggetto dei testi esplorò sempre tematiche simili a quelle dei precedenti prodotti; "Crystal Mountain" si incentrò sulla corruzione religiosa, "1,000 Eyes" parlò del diritto di privacy e della sua progressiva riduzione, mentre la traccia ominima "Symbolic" affrontò il difficile tema dell'innocenza.
Durante il tour che seguì l'uscita del nuovo album, i Death raccolsero grande successo nelle varie tappe statunitensi, europee e, per la prima volta, giapponesi. La band si esibì anche durante il concerto benefico "Death for Life", che raccolse soldi per le associazioni "National Multiple Sclerosis Society" e "B.E.T.A.".
[modifica] Gli ultimi anni e la morte di Schuldiner (1996-2001)
Per approfondire, vedi la voce Control Denied. |
Dopo l'uscita di Symbolic Schuldiner sciolse definitivamente la band e tutti i legami con la Roadrunner Records per dedicarsi a tempo pieno ad un suo progetto musicale, che aveva già fondato nel 1995 e fino ad allora aveva avuto secondaria importanza, denominato Control Denied. Composte in pochi anni le prime tracce per questo gruppo, Schuldiner si rese però conto che la maggior parte del materiale che aveva composto era ancora più confacente ad un gruppo death che a uno heavy come quello dei Control Denied. Deciso a non abbandonare comunque questi brani, dopo aver collaborato per alcune settimane ad un progetto del chitarrista James Hogan, Chuck riformò i Death nel 1998 ingaggiando come musicisti Shannon Hamm, Scott Clendenin e Richard Christy.
Questa nuova formazione registrò il disco The Sound of Perseverance, pubblicato nel 1998 con l'etichetta discografica Nuclear Blast. L'album presentò un incredibile ferocia ed emotività musicale, che sfociò in intricate e tecniche melodie di chitarra e basso, e fu descritto dai critici come una sorta di mistura dei precedenti album Human, Individual Thought Patterns e Symbolic. Già la traccia d'apertura "Scavenger of Human Sorrow" presentò una notevole complessità melodica, poi completata dalla strumentale "Voice of the Soul" che ripropose sonorità molto simili a quelle proposte dal sound di band come Atheist, Dream Theater e Cynic. Il vertice tecnico dell'album fu raggiunto dai brani "Story to Tell" e "Spiritcrusher", caratterizzati da feroci urla, cori e assoli di chitarra, forse fino ad allora inediti nella scena metal.
Grazie al successo ottenuto, la band partì per due lunghi tour uno in America e l'altro in Europa, al termine dei quali Schuldiner decise di sciogliere a titolo definitivo i Death[13] per continuare a dedicarsi ai Control Denied, gruppo per il quale aveva ingaggiato recentemente Steve DiGiorgio, nuovamente libero da impegni, e il cantante underground power metal Tim Aymar.
Nel 1999 I Control Denied pubblicarono il loro album d'esordio, intitolato The Fragile Art of Existence, che presentò un indeito sound heavy metal completato da elementi progressive metal, il quale assicurò al gruppo un buon apprezzamento da parte del pubblico, una tournèe e buone critiche dalla stampa.
Durante la lavorazione del secondo album del gruppo, nel maggio 1999 a Schuldiner fu dianiosticato un tumore al cervello. Il chitarrista subì una delicata operazione nel 2000 che ridusse gran parte del cancro ma non riuscì a debellare interamente la malattia. Il 13 dicembre 2001, dopo oltre due anni di cure a stento a causa di sempre più crescenti difficoltà finanziarie, Chuck si spense, vinto dal cancro a soli 34 anni d'età.
A seguito della sua morte i Control Denied si sciolsero. Nel 2004 alcune tracce che il chitarrista aveva composto durante la malattia furono riprese e rilasciate in due album postumi, intitolati Zero Tolerance e Zero Tolerance II, insieme ad alcuni segmenti inediti dei suoi esordi musicali. Inoltre nel 2001, durante la convalescenza del musicista, furono pubblicati due album live dei Death, intiolati rispettivamente Live in L.A.: Death & Raw e Live in Eindhoven, registrati nei precedenti concerti del 1998.
[modifica] Stile e influenze
Coma già più volte detto, i Death ebbero enorme importanza per la nascita dei generi musicali death metal e techno death. La band contribuì molto a delineare tutti quegli elementi che andranno a differenziare questi stili musicali dagli altri, ovvero un suono caratterizato da un uso volutamente monotono della voce, sempre incentrata su tonalità growl, e dalla brutalità dell'esecuzione che si mantiene ruvida, tagliente, pesante, ossessiva per tutta la durata dei brani. L'evoluzione musicale presentata nei lavori della maturità del gruppo (e in particolare in quelli pubblicati dal 1991 in poi), che portò all'inserimento di materiale progressive e jazz all'interno del sound death metal della band, avrebbe fornito l'incipit a quell'eccellente eccesso di tecnica e di intricatezza compositiva che divvenne la vera opera summa del pensiero dei Death e di Schuldiner.
Nel formulare questo sound, fino ad allora inedito, i Death si ispirarono a vari gruppi, principalmente thrash quali Slayer e Venom[14] ma anche gruppi metal classici come Iron Maiden e Judas Priest[14]. Il sound dei primi Death, esempio quello di Scream Bloody Gore, risente molto dello stile degli Slayer[15]. Anche i Venom furono un importante punto di riferimento per la band, come dimostrabile da molte dichiarazioni di Schuldiner, come la seguente:
(EN) | (IT)
« Se ascoltate i miei primi demo, potete sentire l'influenza dei Venom »
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(Chuck Schuldiner)
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Ovviamente gli stessi Death andarono a contaminare le idee e i sound di moltissimi altri gruppi a loro contemporanei e non. Tra questi si possono principalmente elencare gli Atheist, i Morbid Angel, i Sepultura, gli Entombed, i Terrorizer, gli At the Gates, i Deceased, gli Hypocrisy, i Macabre, i Marduk e i The Acacia Strain, oltre a tanti altri gruppi di diverso genere,[17] i quali, partendo dalle basi proposte dai Death e modificandole secondo i loro canoni, raggiunsero il successo commerciale.
Riguardo ai testi, come già detto, i Death si incentrarono su tematiche riguardanti il sociale, pronte ad attaccare ogni incongruenza della società americana e dei suoi cittadini. È perciò facile ascoltare testi schierati contro il consumo di droghe tra i giovani e le donne incinte o contro l'aborto in generale. I Death miravano perciò a fornire insegnamenti coerenti e utili ai loro fans, cercando di renderli persone più impegnate e socialmente disponibili. In questi aspetti, il gruppo di Schuldiner andò nettamente a differenziarsi dagli allora colleghi death metal, che preferivano comporre testi anti-cristiani e anti-religiosi in generale oppure incentrati sul tormento e la sofferenza.
Le uniche tracce che si differenziarono da questo stile di comporre furono in particolare i componimenti del primo album Scream Bloody Gore, che si incentrarono sul tenebroso racconto di alcuni film horror visti dal gruppo, la traccia "The Philosopher", che si presentò come un attacco personale all'operato del precedente chitarrista del gruppo Paul Masvidal, e la canzone "Open Casket", inserita nell'album Leprosy, nella quale Chuck parlò dei difficili momenti legati alla morte del fratello.
A causa dell'alto tasso di complessità tecnica generale, i Death, come molte altre band death metal, erano soliti rimanere praticamente immobili ai loro posti durante le esibizioni live per concentrarsi al massimo sul sound (come dimostrabile dal DVD Live in Eindhoven). Per lo stesso motivo i Death non improvvisavano mai assoli durante le loro esibizioni. L'unica eccezione fu data dal chitarrista Masvidal, il quale talvolta improvvisava e, altro fatto inedito per il gruppo, si cimentava spesso in headbanging. Inoltre generalmente il tempo di ripetizione dei brani diventava più breve in concerto rispetto che in studio. Noto esempio di questo cambiamento è la traccia "Spirit Crusher", la quale in live dimezzava quasi la sua durata rispetto a quella presentata nell'album.
[modifica] Ostilità
Durante la loro carriera, i Death non ebbero mai grandi rivalità con altre band e si mantennero sul piano di reciproco rispetto durante le varie apparizioni live con altri gruppi, senza mai creare grossi contrasti. L'unica eccezione fu un litigio avvenuto durante un tour USA del 1989 tra i Death e la band thrash metal Dark Angel. I contasti tra i due gruppi, che prima dell'inizio della tournèe avevano deciso di spartirsi durante le varie tappe il ruolo tanto ambito di headliner, iniziarono a causa della vendita del merchandise, che i Death stavano gestendo a prezzi talmente irrisori da oscurare le vendite dell'altro gruppo. Dopo aver protestato con gli organizzatori del tour e aver ottenuto risposta negativa riguardo ad un richiamo uficiale per i Death, i Dark Angel decisero di ritirare la loro merce per l'intera durata del tour in segno di protesta.
(EN)
« I mean, all we had was one style of t-shirt, they had something like five, and their gripe was that we weren't selling ours for $18, which we consider to be a rip off.[18] »
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(IT)
« Voglio dire, tutto quello che avevamo era un solo tipo di maglietta, loro ne avevano qualcosa come cinque, e le loro lamentele erano che noi non le vendevamo per 18 $, prezzo che consideriamo essere un furto. »
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(Chuck Schuldiner)
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La tensione aumentò durante le varie sessioni di prova. I Death necessitavano di meno di mezz'ora per tarare al meglio gli strumenti per le esibizioni mentre i Dark Angel impiegavano alcune ore, ritardando di molto l'inizio dei concerti. Questo fatto diede molto fastidio agli sponsor ma soprattutto ai Death che, stufi di queste prepotenze, decisero di lasciare ufficialmente la tournèe.
Come tutta risposta i Dark Angel proseguirono il tour insultando sul palco i loro ex colleghi. Eric Meyer, chitarrista del gruppo, disse che i Death erano non professionali e che non erano interessati ai loro fans. Come definitiva risposta alle accuse, Schuldiner rilasciò una dichiarazione dicendo:
(EN)
« Oh, I think that they are nothing more than low, biker trash. Breaking the law is something that makes them happy, that's the kind of people they are[19] »
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(IT)
« Oh, penso che non siano altro che degli scarsi, motociclisti spazzatura. Infrangere la legge è una cosa che li rende felici, questo è il tipo di persone che sono. »
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(Chuck Schuldiner)
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[modifica] Formazione
Per approfondire, vedi la voce Formazione dei Death. |
[modifica] Ultima
- Chuck Schuldiner - chitarrista, cantante, compositore
- Richard Christy - batterista
- Scott Clendenin - bassista
- Shannon Hamm - chitarrista
[modifica] Discografia
Per approfondire, vedi la voce Discografia dei Death. |
[modifica] Studio
- 1987 - Scream Bloody Gore
- 1988 - Leprosy
- 1990 - Spiritual Healing
- 1991 - Human
- 1993 - Individual Thought Patterns
- 1995 - Symbolic
- 1998 - The Sound of Perseverance
[modifica] Videografia
Per approfondire, vedi la voce Discografia dei Death#Videografia. |
[modifica] Note
- ^ Rocklab.it
- ^ Answers.com
- ^ Encyclopaedia Metallum
- ^ Recensione da MetalManiacs.it
- ^ Recensioni da Encyclopaedia Metallum
- ^ Death by Metal registrato nel garage della casa della madre di Chuck. Curiosità da xoomer.alice.it/metalzuma
- ^ Alla fine della carriera, Schuldiner decise però di invertire la lettera riportandola nella posizione solita, stufo delle accuse di satanismo che i critici gli gettavano
- ^ Intervista a Chris Reifert
- ^ John Hand e i Death
- ^ (EN) I Possessed su All Music
- ^ How Evil Is Chuck?
- ^ roadrunnerrecords.com
- ^ Intervista del 1998 con Schuldiner
- ^ a b (EN) Intervista a Chuck Schuldiner su www.geocities.com
- ^ (EN) Recensione di Scream Bloody Gore su www.tombofthemutilated.net
- ^ If you listen to my early demos, you can hear the Venom influence
- ^ I Death da Allmusic.com
- ^ Intervista da High Spirits
- ^ Intervista da High Spirits
[modifica] Riferimenti testuali
[modifica] Bibliografia
- Death Metal Music: The Passion and Politics of a Subculture, 2003, di Natalie J. Purcell (pag.54)
- Heavy Metal Thunder: Kick-Ass Cover Art from Kick-Ass Albums, 2006, di James Sherry e Neil Aldis (pag.143)
- Music, Popular Culture, Identities, 2002, di Richard A. Young (pag.135)
- The Encyclopedia of Heavy Metal, 2003, di Daniel Bukszpan
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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