BM-22
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Il BM-22 Uragan, conosciuto originariamente come BM-27, è un lanciarazzi d'artiglieria pesante di origine sovietica, che ha sostituito MRL più vecchi come il BM-24, ma a differenza di questo, ha una potenza che non compromette la gittata massima.
Esso venne introdotto nel 1976, e basato su di una piattaforma ruotata (autocarro 8x8) può essere considerato l'unificazione delle esigenze di gittata e potenza che nei precedenti MRL non erano del tutto accordate (nonostante l'eccellenza complessiva del BM-21). Per almeno 6 anni esso è stato il sistema MRL più potente e sofisticato a livello mondiale.
Le sue caratteristiche comprendono un'elevata gittata, potenza, mobilità, con l'uso di testate sia ad alto esplosivo che chimiche e, soprattutto, a submunizioni. La testata HE ha un carico di 53kg di esplosivo. La gittata raggiunge i 35km, distanza alla quale la salva intera può essere lanciata in 20 secondi.
[modifica] BM-22 e MLRS
Il principale equivalente del BM-22 è lo statunitense MLRS, ed un confronto tra i 2 sistemi mostra molte similitudini ma anche molte differenze. Tra le altre caratteristiche:
- Mobilità: gli statunitensi hanno deciso per l'impiego di uno chassis cingolato, basato sulla meccanica dell'IFV M2 Bradley. Si tratta di una soluzione estremamente costosa, complessa e pesante (27t.), oltre che essere molto rara tra le armi di questa categoria. In genere, la scelta è per la mobilità su gomma, con l'impiego di veicoli a trazione integrale come migliore compromesso tra la velocità su strada e la mobilità fuoristrada. La corazzatura, in genere, viene considerata poco efficiente se comparata con la velocità. I Paesi che hanno acquistato l'MLRS sono nella quasi totalità prive di veicoli della famiglia Bradley, cosicché hanno dovuto istituire una linea logistica specifica per un numero ridotto (nel caso dell'Italia, 22 veicoli) di mezzi. Il BM-22, al contrario, ha un vettore di lancio che è un veicolo molto diffuso tra gli autocarri pesanti dell'Est, lo ZIL-135, adeguatamente mobile fuoristrada e adeguatamente veloce su strada, oltre che di facile manutenzione. Sia in termini assoluti che relativi al resto del parco mezzi, è una scelta molto meno dispendiosa.
- Armi: L'MRLS ha 12 tubi di lancio per razzi calibro 227mm. Il BM-22 ne ha 16 da 220mm, leggermente meno potenti, non è chiaro se la potenza della salva sia maggiore in totale
- Testate: entrambi i sistemi usano testate chimiche (gas letali della famiglia dei nervini), ma le submunizioni sono, nel caso della macchina statunitense, costituite da un gran numero di bombette con capacità anticarro (nell'ottica della distruzione dei veicoli corazzati sovietici, che erano in gran superiorità numerica sui mezzi NATO), mentre sono di impiego generale anti-materiale nel caso dei razzi sovietici/russi, con meno cariche ma più pesanti. Una grande differenza è che l'MLRS non ha una testata HE, cosa assolutamente necessaria quando si tratti di colpire obiettivi protetti o interrati, o addirittura nascosti sotto la vegetazione (capace di ridurre l'efficacia delle submunizioni) o dentro edifici. Le submunizioni da 0,23kg, nonostante una penetrazione di 100mm di acciaio, sono molto degradate se non totalmente annullate appena il bersaglio ha una sorta di copertura. Il razzo HE, che è il disegno più semplice ed economico delle testate di un'arma d'artiglieria, compare invece nella dotazione del lanciarazzi sovietico, che può pertanto battere ogni sorta di obiettivi.
- Gittata: MLRS, razzo standard, 31,8km; BM-22 35, il 10% maggiore.
- Tempo di fuoco: MRLS, 55 secondi; BM-22 20 secondi.
- Entrata in servizio: MLRS, 1982; BM-22, 1976.
Da tutto questo, a prescindere dalla validità assoluta dell'arma statunitense, si evince come il sistema sovietico è nell'insieme caratterizzato da un miglior rapporto costo-efficacia. Esso ha una gittata e una velocità maggiore, è più economico, e ha un razzo HE capace di distruggere praticamente ogni tipo di obiettivo tattico. Inoltre, è entrato in servizio circa 6 anni prima del sistema americano. Tuttavia, esso è rimasto in servizio in larga misura solo nelle forze armate sovietiche-russe, mentre tra i pochi (forse l'unico) successi nell'esportazione vi è un certo quantitativo fornito all'esercito siriano. Il BM-22 ha costituito anche la base per il successivo BM-300 Smerch.