Wilhelm Marr
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Wilhelm Marr (1819-1904) fu un agitatore e un teorico tedesco, che coniò il termine "antisemitismo", come eufemismo del termine tedesco Judenhass ("odio degli ebrei").
Marr era un giornalista disoccupato, che sosteneva di aver perso il lavoro a causa dell'interferenza ebraica. Conservatore politico, fu influenzato dal movimento conservatore pangermanico così come venne esposto da Johann Gottfried von Herder, che sviluppò il concetto di Volk, e dal movimento del Burschenschaft dell'inizio del diciannovesimo secolo, che si sviluppò a partire dalla frustrazione tra gli studenti tedeschi, dovuta al fallimento del Congresso di Vienna nel creare uno stato unificato da tutti i territori abitati dal Volk. Quest'ultimo rigettava la partecipazione degli ebrei e di altre minoranze non tedesche come membri, "a meno che non dimostrassero di essere ansiosi di sviluppare in se stessi uno spirito Cristiano-Germanico" (una decisione del "Congresso del Burschenschaft del 1818"). Mentre si opponevano alla partecipazione degli ebrei al loro movimento, come in seguito Heinrich von Treitschke, essi concedevano la possibilità che la minoranza ebraica (e le altre) partecipasse allo stato tedesco, a patto di abbandonare tutti i segni distintivi di appartenenza etnica e religiosa e di essere assimilata completamente nel Volk tedesco.
Marr fece fare un passo in avanti a queste filosofie, rigettando la premessa dell'assimilazione come mezzo per cui gli ebrei potevano diventare tedeschi. Nel suo opuscolo Der Weg zum Siege des Germanentums über das Judentum (La strada verso la vittoria del Germanismo sul Giudaismo, 1879) egli introdusse l'idea che i tedeschi e gli ebrei erano bloccati in un conflitto che andava avanti da molto tempo, le origini del quale attribuiva alla razza — e che gli ebrei stavano vincendo. Egli sostenne che l'emancipazione ebraica risultante dal liberalismo tedesco aveva permesso agli ebrei di controllare la finanza e l'industria tedesca. Inoltre, poiché questo conflitto si basava sulle qualità differenti delle razze ebraica e tedesca, non poteva venire risolto nemmeno dalla totale assimilazione della popolazione ebraica. Secondo Marr, la lotta tra ebrei e tedeschi si sarebbe risolta solo con la vittoria di una delle parti e la morte definitiva dell'altra. Una vittoria ebraica, concludeva, sarebbe risultata nella finis Germaniae (la fine del popolo tedesco). Per impedire che ciò si verificasse, nel 1879 Marr fondò la Lega Antisemita (Antisemiten-Liga), la prima organizzazione tedesca impegnata specificamente nel combattere la presunta minaccia posta alla Germania dagli ebrei, e che sosteneva la loro rimozione forzata dal paese.
Benché avesse introdotto una componente razziale pseudo-scientifica nel dibattito sugli ebrei in Germania, è improbabile che sia stato influenzato dalle precedenti teorie di Arthur de Gobineau (autore del Saggio sulla diversità delle razze umane, 1853), che venne tradotto in tedesco solo nel 1898. Inoltre, lo stesso Marr fu molto vago su ciò che costituiva la razza, e di conseguenza sulle differenze razziali tra ebrei e tedeschi, anche se ciò divenne una caratteristica della scienza razziale nazista. Restò ai successivi pensatori razziali postulare differenze specifiche; tra questi Eugen Dühring, che suggerì di ricercarle nel sangue, e Houston Stewart Chamberlain, un influente teorico razziale e marito di Eva Wagner, figlia di Richard Wagner, che propose la freonologia come mezzo per distinguere le razze.
D'altra parte sembra probabile che Marr fu influenzato da Charles Darwin tramite Ernst Haeckel, un professore che rese popolare la nozione di Darwinismo sociale tra le classi colte tedesche.
Nonostante la sua influenza, le idee di Marr non vennero adottate immediatamente dai nazionalisti tedeschi. La Lega Pangermanica, fondata nel 1891, in origine permise l'associazione di ebrei, a patto che fossero completamente assimilati nella cultura tedesca. Fu solo nel 1912, otto anni dopo la morte di Marr, che la Lega dichiarò il razzismo come principio fondante. Ciononostante, Marr fu un importante anello della catena evolutiva del razzismo tedesco che sfociò nel genocidio dell'epoca nazista.