Vitaliano (console 520)
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Flavio Vitaliano (latino: Flavius Vitalianus; morto nel 520) fu un capo dei Goti che fece carriera nell'Impero bizantino.
[modifica] Biografia
Secondo Zaccaria Scolastico era un goto,[1] mentre Marcellino lo dice "scita", che potrebbe significare goto ma più frequentemente è usato per indicare un unno.[2] Nacque in Moesia o in Tracia, figlio di Patriciolus, aveva tre figli, di nome Cutzes, Buzes e Venilus.
Era comes foederatorum (comandante dei contingenti alleati), quando si rivoltò contro l'imperatore Anastasio I (513): le ragioni della rivolta non sono chiare, ma pare che Vitaliano avesse fomentato alla ribellione i foederati, tra i quali serpeggiava lo scontento, anche a causa dei propri contrasti col magister militum per Thracias Ipazio, nipote di Anastasio; Marcellino invece racconta di come il generale goto si fosse schierato dalla parte dell'ortodossia contro l'eretico imperatore Anastasio in occasione dello scisma di Acacio e della promulgazione dell'Henotikon. Quali che fossero le sue ragioni, Vitaliano attaccò la Tracia e la Moesia, devastando le città del luogo. Nel 514 si diresse col proprio esercito di 60.000 uomini contro Costantinopoli; Anastasio gli mandò contro un esercito guidato da Ipazio, il quale fu catturato da Vitaliano per il tradimento dei propri uomini. Il comando delle truppe bizantine venne allora affidato a Cirillo, il quale, dopo alterne vicende venne sconfitto e catturato da Vitaliano, ancora una volta a causa del tradimento dei soldati bizantini, mentre si trovava nel proprio letto con due concubine. Nel 515 Vitaliano si diresse allora su Costantinopoli, con l'intenzione di catturare la capitale e prendere il potere, ma, accampatosi a Sycae, di fronte alla città, accettò di abbandonare i propri propositi e di rilasciare Ipazio in cambio di un tributo in oro e del titolo di magister militum per Thracias. Nel 516 Vitaliano tornò all'attacco e Anastasio ordinò allora a Marino il Siriano di attaccare gli invasori via mare: Vitaliano accettò lo scontro, ma fu sconfitto nei pressi di Bytharia, perdendo gran parte della flotta.[3]
Poi il conflitto riprese, durando fino alla morte di Anastasio (518). Vitaliano si riappacificò con il nuovo imperatore, Giustino I, che lo onorò elevandolo al rango di magister militum praesentalis, console ordinario per l'anno 520 e patricius. Nello stesso anno, però, morì assassinato mentre si era recato a palazzo, forse per ordine del nipote di Giustino, che poi salì al trono col nome di Giustiniano I.
Ebbe un figlio, di nome Giovanni, che fu generale sotto Giustiniano.
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- Amory, Patrick, "Vitalianus 1", People and Identity in Ostrogothic Italy, 489-554, Cambridge University Press, ISBN 0521526353, p. 435.
- Croke, Brian, Count Marcellinus and His Chronicle, Oxford University Press, 2001, ISBN 0198150016, pp. 132-133.
- The Chronicle of Pseudo-Joshua the Stylite, trad. Frank R. Trombley e John W. Watt, Liverpool University Press, ISBN 0853235856.
Precedessore Imperatore Cesare Flavio Giustino Augusto, Flavio Eutarico Cillica |
Console romano 520 con Flavio Rusticio |
Successore Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano, Flavio Valerio |
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