Unione Democratica di Centro (Svizzera)
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L' Unione Democratica di Centro, in tedesco Schweizerische Volkspartei, SVP (Partito Popolare Svizzero) è un partito politico svizzero.
L'UDC è nata nel 1971 dalla fusione tra il Bauern, Gewerbe und Bürgerpartei (BGB, partito dei contadini, degli artigiani e dei borghesi), presente soprattutto nelle campagne di Zurigo e Berna, e di due partiti moderati della Svizzera tedesca. Nella Svizzera francese l'UDC prende spesso il nome di Parti des paysans, artisans et indépendants (PAI). Il BGB aveva partecipato fino al 1929 a vari governi federali. I partiti che hanno dato vita all'UDC si sono sempre caratterizzati come partiti tradizionalisti, molto legati all'indipendenza dei cantoni rispetto allo Stato federale. L'UDC è sempre stata presente in Consiglio federale con un rappresentante fino al 2003 e con due in seguito.
Dal 1979, con l'elezione di Christoph Blocher al Consiglio nazionale, l'UDC ha cominciato a spostarsi sempre più a destra. L'UDC si era sempre caratterizzata come una formazione politica moderatamente conservatrice, attenta a contenere le politiche dei radicali e dei socialisti. Rappresentava la componente rurale ed agricola del paese, legata all'indipendenza dei corpi sociali intermedi, famiglie ed imprese in primis. Con Blocher il partito si è avvicinato alle posizioni liberal-conservatrici.
Nel 1991, l'UDC ottenne l'11% dei voti, saliti al 15% nel 1995. Nel 1999, con il 22,5% l'UDC divenne, anche se di poco, il primo partito svizzero. Tale primato è stato confermato sia nel 2003 con il 26,7% e 55 seggi che nel 2007 con il 29% e 62 seggi. Il successo del partito ha decretato la fine della formula magica: nel 2003 l'UDC ha preteso il secondo seggio governativo e l'ha ottenuto a scapito dei popolari democratici. Il forte aumento dei consensi per l'UDC è stato dovuto, oltre che alla decisa guida di Blocher, alla chiara posizione conservatrice in politica sociale e liberale in politica economica, ponendosi come antagonista assoluta alla sinistra socialista e sottraendo così consensi agli altri partiti borghesi (PLR e PPD), tradizionalmente più favorevoli a una politica di compromesso. Non solo, l'UDC è riuscita, anche grazie ad una propaganda spesso definita populista e razzista (cf. la campagna delle "pecore nere" nel 2007) e una politica di opposizione alla naturalizzazione degli immigrati, ad essere identificata da una parte della popolazione come baluardo della tradizione elvetica e difensore dei ceti sociali apparentemente più minacciati da una supposta concorrenza degli immigrati.
Rispetto agli altri grandi partiti svizzeri (PLR, PPD e PSS), l'UDC si oppone all'adesione della Svizzera all'Unione Europea nel modo più assoluto.
Gli altri partiti della coalizione governativa rinfacciano all'UDC (specialmente alla corrente che fa capo a Christoph Blocher) scarsa collegialità ed esasperazione dei toni del dibattito politico, un agire più consono a un sistema politico bipolare che a una democrazia consociativa come la Svizzera. Tale mancanza di collegialità nell'azione governativa è stata addotta dal PPD e dal PSS quale causa della non rielezione di Blocher in Consiglio federale alla fine del 2007, sostituito da Eveline Widmer-Schlumpf, appartenente all'ala più moderata del partito. La nuova consigliera federale non è stata però accettata dal partito come proprio rappresentante nel governo svizzero, ed è stata accusata di aver complottato con PPD e PSS per sostituire Christoph Blocher. Il gruppo parlamentare UDC al momento non riconosce nessuno dei suoi due consiglieri federali come propri rappresentanti e ha fatto richiesta di espulsione di Widmer-Schlumpf dal partito. Al rifiuto della sezione cantonale a cui la signora Widmer-Schlumpf appartiene (il Grigioni, poiché il partito nazionale non ha facoltà di espellere i singoli membri), il 17 maggio 2008 il comitato nazionale ha votato a maggioranza per l'espulsione della sezione cantonale grigionese. Il procedimento di espulsione necessiterà qualche settimana ed è probabile che provocherà uno sconvolgimento del panorama politico svizzero, dove il primo partito del Paese potrebbe vedersi spezzare in due.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Risultati elettorali
Dal 1919 quando fu introdotto il sistema elettorale proporzionale per l'elezione del consiglio nazionale, l'Unione Democratica di Centro ha ottenuto i seguenti risultati[1]:
Anno | % | Consiglieri nazionali | Consiglieri agli Stati |
---|---|---|---|
2007 | 29.0 % | 62 | 7 |
2003 | 26.7 % | 55 | 8 |
1999 | 22.5 % | 44 | 7 |
1995 | 14.9 % | 29 | 5 |
1991 | 11.9 % | 25 | 4 |
1987 | 11.0 % | 25 | 4 |
1983 | 11.1 % | 23 | 5 |
1979 | 11.6 % | 23 | 5 |
1975 | 9.9 % | 21 | 5 |
1971 | 11.1 % | 23 | 5 |
1967 | 11.0 % | 21 | 3 |
1963 | 11.4 % | 22 | 4 |
1959 | 11.6 % | 23 | 4 |
1955 | 12.1 % | 22 | 3 |
1951 | 12.6 % | 23 | 3 |
1947 | 12.1 % | 21 | 4 |
1943 | 11.6 % | 22 | 4 |
1939 | (14.7) % [2] | 22 | 4 |
1935 | 11.0 % | 21 | 3 |
1931 | 15.3 % | 30 | 3 |
1928 | 15.8 % | 31 | 3 |
1925 | 15.3 % | 30 | 1 |
1922 | 16.1 % | 34 | 1 |
1919 | 15.3 % | 30 | 1 |
[modifica] Nota
- ^ Fonte: Atlas politique de la Suisse 1866 -2004 (Ufficio Federale di Statistica)
- ^ I risultati percentuali del 1939 non sono paragonabili agli altri dati, in quanto in vari Cantoni le elezioni si tennero in forma tacita
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