Triclosano
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Triclosano | |
Nome IUPAC | |
5-cloro-2-(2,4-diclorofenossi)fenolo | |
Nomi alternativi | |
triclosan | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H7Cl3O2 |
Massa molecolare (u) | 289,5 |
Aspetto | polvere cristallina bianca |
Numero CAS | 3380-34-5 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione (K) | 328 (55°C) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico
frasi R: R 36/38-50/53 Le sostanze chimiche vanno manipolate con cautela
Avvertenze |
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Progetto composti |
Il triclosano (nome IUPAC 5-cloro-2-(2,4-diclorofenossi)fenolo) è un derivato clorurato del fenolo. La sua struttura chimica è simile a quella della diossina, ed è forse questo fatto ad aver stimolato i primi studi sulla sua potenziale tossicità.
Come molti fenoli, è poco solubile in acqua, solubile in etanolo e in etere etilico, nonché in soluzioni alcaline concentrate.
[modifica] Utilizzi
In qualità di antibatterico, è contenuto in molti saponi, dentifrici ed altri prodotti per l'igiene orale.
L'EPA, l’agenzia per la protezione dell'ambiente americano, ha inserito questa sostanza nell’elenco dei pesticidi quale strumento utile per l'agricoltura.
[modifica] Tossicità
In Europa l'SSC (Scientific Steering Committee) della Commissione Europea ha dichiarato che il triclosano è un utile ed efficace biocida, aggiungendo che è “utilizzato con sicurezza da più di 35 anni in molti prodotti, inclusi quelli per l’igiene orale”. In Svezia però il Ministero della Sanità ne sconsiglia l'uso in seguito ad uno studio dell’Università di Stoccolma.
Similmente ad altri fenoli clorurati, questo composto può accumularsi nei tessuti degli organismi viventi e nel latte materno (e quindi essere ingerito dai neonati); un suo accumulo può causare l’alterazione della funzionalità epatica e quella polmonare, indurre sterilità, alterazione immunitaria ed - a dosi elevate - paralisi.