Trasporti in Groenlandia
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Il sistema di trasporti in Groenlandia è molto inusuale in quanto non ha né ferrovie, né idrovie interne e né virtualmente strade che collegano le città. C’è un totale di 150 km di strade nell’intero paese; 60 km di strade sono asfaltate. Solo un paio di città sono collegate da una strada, Ivittuut e Kangilinnguit. Tutte le altre città sono isolate. Storicamente i maggiori mezzi di trasporto sono stati le barche lungo le coste del paese in estate e le slitte trainate dai cani in inverno, particolarmente nel nord e nell’ est del paese. Ci sono dei porti a Kangerluarsoruseq, Kangerlussuaq (anche conosciuta con il suo nome danese Søndre Strømfjord), Nanortalik, Narsarsuaq, Nuuk (Godthåb) e Sisimiut.
A seguito della cessione del controllo operativo della Groenlandia agli Stati Uniti da parte della Danimarca durante il periodo nel quale questo territorio fu occupato dalla Germania nella Seconda Guerra Mondiale, alcuni aeroporti furono costruiti sull'isola. Gli aeroporti furono denominati da Bluie West One a Bluie West Eight nella parte occidentale dell'isola e da Bluie East One a Bluie East Four nella parte orientale.
Il più grande di questi aeroporti, Bluie West Eight, è stato rinominato Kangerlussuaq Airport e resta l'hub internazionale per i viaggi verso la Groenlandia, dato che è l'unico aeroporto a possedere una pista grande a sufficienza per gestire i jumbo jet. Un tempo le autorità americane sostennero l'idea della costruzione di una strada da Kangerlussuaq al secondo maggior aeroporto, a Narsarsuaq, diverse centinaia di chilometri verso sud. L'idea fu abbandonata dopo il fallimento di alcuni studi di fattibilità.
La Groenlandia attualmente possiede un totale di 18 piste aeree, 14 delle quali asfaltate. Tutti i voli interni sono operati dalla Air Greenland. Il nome fu inglesizzato nel 2002 dal corrispettivo in danese Grønlandsfly. I collegamenti internazionali sono limitati a a tre voli settimanali da Copenhagen a Kangerlussuaq e Narsarsauq con la compagnia Air Greenland. Icelandair effettua voli da Reykjavík a Narsarsuaq e offre "viaggi giornalieri verso il selvaggio" da Reykjavík a Kulusuk sulla costa orientale.
