Teorema della permanenza del segno
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Il teorema della permanenza del segno è un teorema di analisi matematica. Assume forme diverse a seconda del contesto, ed afferma che se un limite è strettamente positivo allora l'oggetto che vi converge è sempre positivo "da un certo punto in poi". Si applica soprattutto a successioni e funzioni.
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[modifica] Successioni
[modifica] Enunciato
Il teorema della permanenza del segno per le successioni afferma che
Una successione {an} che converge ad un limite strettamente positivo a > 0 (che può essere anche ) ha definitivamente soltanto termini positivi. In altre parole, esiste un N tale che an > 0 per ogni n > N.
Analogamente, una successione che converge ad un limite strettamente negativo ha definitivamente soltanto termini negativi.
[modifica] Dimostrazione
Se a è finito, basta prendere ε = a / 2 nella definizione di limite: esiste quindi un N tale che an è nell'intervallo (a − a / 2,a + a / 2) per ogni n > N; poiché a − a / 2 > 0, allora an > 0 per ogni n > N.
Se , per la definizione di convergenza, dato un M > 0 qualsiasi esiste N tale che an > M per ogni n > N.
[modifica] Esempi
- La successione
- Un teorema di questo tipo non vale se il limite è zero: una successione che converge a zero può avere infiniti termini di ambo i segni, ad esempio an = ( − 1)n / n
[modifica] Funzioni
[modifica] Enunciato
Il teorema della permanenza del segno per le funzioni afferma che
Sia una funzione definita su un aperto dei numeri reali, che ha limite
strettamente positivo in un punto x0 di accumulazione per X.
Allora esiste un intorno U di x0 tale che f(x) > 0 per ogni x in diverso da x0.
[modifica] Dimostrazione
Sia ε = l / 2. Per la definizione di limite, esiste un intorno V tale che | f(x) − l | < l / 2 per ogni del dominio in V. Quindi per tali x abbiamo
- 0 < l / 2 < f(x) < 3 / 2l
e quindi la funzione è positiva in questo intorno.
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