Tempo di protrombina
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Il tempo di protrombina o tempo di Quick, noto anche come PT (dall'acronimo dell'inglese prothrombine time) o infine, talvolta, anche INR, misura il tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina quando al plasma (addizionato di citrato di sodio) del paziente si aggiungono tromboplastina e calcio.
È utilizzato per controllare l'effetto della terapia anticoagulante orale (TAO) con dicumarolici e warfarina. Il tempo esprime entro certi valori la concentrazione percentuale di protrombina.
INR = ( PTpaziente / PTmedia dei controlli )ISI
v.n. 70-110% (12-14 sec.)
Il valore ottenuto può essere influenzato da alcune variabili: in particolare i diversi tipi di tromboplastina utilizzati dai laboratori possono determinare risultati non omogenei; pertanto, nel 1987, sono stati introdotti l’ISI (International Sensitivity Index) e l’INR (International Normalised Ratio): tutte le tromboplastine commerciali vengono confrontate con un preparato internazionale di riferimento; il rapporto tra la sensibilità nel determinare il PT del kit utilizzato e quella del kit di riferimento (per convenzione uguale a uno) è l’ISI. L’INR è il rapporto tra il PT determinato e la media dei PT del laboratorio che effettua l’analisi, elevato all’ISI; in questo modo si ottiene un valore numerico indice della funzione delle vie estrinseca e comune uniforme anche tra laboratori che usano reagenti differenti.
Il valore normale dell’INR varia da 0.9 a 1.2.
Errori nella determinazione dell’INR possono derivare da:
- Contaminazione del campione da parte di tromboplastina tissutale.
- Contaminazione dell’anticoagulante usato nella preparazione del campione.
- Non corretto rapporto sangue - citrato di sodio (esattamente 9:1).
- Fattori che possono alterare l’analisi della lettura ottica: iperlipidemia, emolisi, iperbilirubinemia, iperproteinemia.
Possibili cause di prolungamento dell’INR:
- Terapia anticoagulante con antagonisti della vitamina K.
- Deficit di vitamina K.
- Grave insufficienza epatica.
- Trasfusioni.
- Coagulazione intravascolare disseminata.
- Terapia eparinica ad alte dosi.