Strage di Castiglione
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La strage di Castiglione avvenne nella cittadina di Castiglione di Sicilia tra le giornate dell'11, 12 e 13 agosto 1943, durante la seconda guerra mondiale per mano nazista.
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[modifica] Gli avvenimenti
[modifica] Premessa storica
In quel momento l'armistizio non era ancora stato dichiarato e la Germania nazista era al fianco dell'Italia fascista. Le truppe dell'Asse dopo lo sbarco alleato in Sicilia (Operazione Husky) erano in ritirata e provenivano da Randazzo [1] dirette a Messina. Ad incalzare erano la VII° armata statunitense al comando del generale George S. Patton e dalla VIII° armata inglese del generale Bernard Montgomery lungo la valle del fiume Alcantara.
[modifica] La strage
Truppe tedesche della divisione "Hermann Göring" [2] erano accampate in contrada Sciambro, nelle campagne intorno Castiglione in attesa dell'ordine della ritirata verso Messina[3].
Nella tarda serata del 10 agosto 1943 da questo accampamento veniva rubato un camion tedesco carico di generi alimentari[4].
Alle prime luci dell'alba dell'11 agosto, un ufficiale al comando di un autocarro con 40 militari tedeschi e scortati da un carro armato irruppero nella cittadina sparando sia con dei fucili mitragliatori che a cannonate contro chiunque si parasse davanti. Vi furono decine di morti e feriti. Viene riferito che i soldati tedeschi entrarono gridando nelle case spingendo brutalmente fuori gli uomini a calci e percuotendoli col fucile. Una donna venne buttata giu' dal balcone e lasciata sul selciato con le gambe fratturate. Quindi intimarono alla popolazione di sgomberare il paese e presero oltre 200 uomini in ostaggio (fra essi anche bambini ed anziani) picchiando chi indugiava e uccidendo chi si rifiutava. Gli ostaggi furono rinchiusi, secondo alcuni nel castello, secondo altri in un ovile all'addiaccio e senza viveri, un testimone ricordava di essere stati rinchiusi all'interno di un torrione, detto " Cannizzu" che si trova poco fuori dal paese. Per i tre giorni successivi depredarono e bruciarono le case del paese[5].
Il paese venne abbandonato la sera del 13 agosto, mentre gli ostaggi vennero liberati solo il 14 agosto mattina, grazie al fervore di alcuni volenterosi che si offrirono come mediatori per salvarli da una probabile esecuzione di massa.
[modifica] I morti
Nell'attacco si conteranno 16 morti e 20 feriti gravi[6]. Questo l'elenco ufficiale delle vittime: Nicolò Camardi, Francesco Cannavò, Giuseppe Carciopolo, Antonino Calano, Nunzio Costanzo, Giovanni Grifò, Giovanni Damico, Francesco Di Francesco, Salvatore Di Francesco, Giuseppe Ferlito, Vincenzo Nastasi, Salvatore Portale, Santo Purello, Giuseppe Rinaudo, Carmelo Rosano, Giuseppe Seminara. [7]
[modifica] Considerazioni
Fu la prima strage nazista compiuta in Italia durante la seconda guerra mondiale[8]. Secondo molti, visto anche il momento storico di sbando in cui avvenne, questa strage non ha mai avuto quella rilevanza che meriterebbe.
Molti rimproverarono una assenza di un intervento sia dell'esercito che delle autorità italiane nei confronti dell'allora alleato germanico.
La tesi del furto, che comunque non è stata mai dimostrata, ha fatto pensare visto il momento e l'oggetto del furto a qualche soldato sbandato o magari a qualche affamato, che probabilmente niente aveva a che fare con la cittadina di Castiglione che poi invece è stata oggetto di rappresaglia.
[modifica] Conferimento della Medaglia alla città
Recentemente la cittadina etnea è stata insignita di una medaglia al valor civile conferita dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi il 16 settembre del 2002. Con la seguente motivazione:Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale fu teatro di una feroce rappresaglia tedesca che provocò la morte di sedici civili ed il saccheggio di numerose abitazioni. 12 agosto 1943 - Castiglione di Sicilia (CT) [9]
[modifica] Collegamenti
- Crimini di Guerra
- II guerra mondiale
- Bombardamenti di Randazzo
- Operazione Husky
- Massacro di Biscari
[modifica] Note
- ^ Parla di truppe provenienti da Randazzo.
- ^ Alla divisione «Hermann Göring» attribuisce responsabilità specifiche di varie stragi Carlo Gentile in [1]
- ^ http://www.oggi7.info/dettaglio.asp?Art_Id=419&Art_Tema=Libri
- ^ Cita dettagliatamente la circostanza la pagina [2]. Alcuni riferiscono di un assassinio di un soldato tedesco, ma la ricostruzione è poco plausibile. In [3] si riporta lo stralcio di un diario di una testimone dove all'ufficiale tedesco viene attribuita la frase:«Cinque me ne hanno uccisi: fucilate subito, subito»
- ^ L'«Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della patria» nel proprio sito riporta proprio della devastazione
- ^ Tali cifre sono riportate qui, qui e qui.
- ^ L'elenco si trova fra i tanti nel sito del comune.
- ^ Marco Dondi nel suo elenco riguardante gli eccidi lo colloca in cima all'elenco cronologico qui
- ^ Il motivo del conferimento come riportato da quirinale.it
[modifica] Bibliografia
- Sandro Attanasio,Sicilia senza Italia-Luglio-agosto 1943,Milano,Mursia editore,1976
- Giovanni Bartolone,Le altre stragi. Le stragi alleate e tedesche nella Sicilia del 1943-1944, Tipografia Aiello & Provenzano, Bagheria, 2005.
[modifica] Approfondimenti
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