Sindrome coronarica acuta
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La Sindrome coronarica acuta è un termine usato in cardiologia per indicare i diversi aspetti della cardiopatia ischemica acuta, indicandone un eterogeneo insieme di sintomi clinici collegati fra loro.
Indice |
[modifica] Diagnosi
Occore innanzitutto un anamnesi della persona, seguita da un ECG a riposo, in dodici derivazioni conseguita anche da un'altro ulteriore esame per controllo dell’andamento clinico.
Dalla ECG viene mostrata una marcata e simmetrica inversione dell’onda T nelle varie derivazioni precordiali.
L’AHRQ (Agenzia per la ricerca della salute e qualità) suggerisce per gli individui che non mostrano segni di coronaropatia, l’utilizzo di un test ergometro senza immagini e una ECG sia durante il manifestarsi dei sintomi, sia dopo. L’importante è che venga al più presto esclusa una sindrome acuta con sovraslivellamento perché richiede un immediato intervento con riperfusione.
[modifica] Eziologia
Le cause che possono comportare a tale sindrome sono da ricercare nel fumo, sia quello diretto aspirando sigarette o similari che quello riflesso, nel diabete mellito, colesterolo alto e nell’ipertensione del soggetto.
[modifica] Fattori di rischio minori
Fra i fattori minori associati con eventi avversi ritroviamo età avanzata, diminuita tolleranza ai test di sforzo, ipertrofia ventricolare sinistra, ampia vasculopatia all’esame angiografico o scintigrafico.
[modifica] Tipologia
La sindrome coronarica acuta può essere con sovraslivellamento ST, ed in tal caso è indice di ischemia miocardica, o senza sovraslivellamento ST, che in tal caso comprende una diversificazione ampia di patologie, come ad esempio la angina a riposo, l’angina di nuova insorgenza, angina postinfartuale e angina crescente.
[modifica] Prognosi
La maggior parte delle persone con una sindrome coronarica acuta riesce a stabilizzarsi, mentre una percentuale dei casi che si aggira sul 10% subisce un infarto miocardio acuto intraospedaliero, alcuni individui muoiono improvvisamente.
Le persone con cardiomegalia e quelli che inizialmente non rispondono alle prime terapie mediche in futuro saranno maggiormente soggetti a eventi cardiaci
[modifica] Prevenzione
Un controllo dei fattori di rischio primari favorisce la diminuzione delle probabilità che la sindrome colpisca l'individuo, controllare il livello del colesterolo, evitare il fumo sia attivo sia passivo, esercizio fisico e cura del diabete e dell'ipertensione.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Joseph C. Sengen, Concise Dictionary of Modern Medicine, ISBN 978-88-386-3917-3
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