Salo Flohr
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Salo Flohr (Horodenka, 21 novembre 1908 – Mosca, 18 luglio 1983) è stato uno scacchista cecoslovacco.
Salomon Mikhailovich Flohr è stato il più noto scacchista cecoslovacco e successivamente Grande Maestro russo. Durante gli anni trenta divenne una specie di eroe nazionale, conosciuto da tutti in Cecoslovacchia. Riuscì a distinguersi in molti tornei scacchistici e arrivò a un soffio dall'essere lo sfidante al titolo di campione del mondo di scacchi. Fu anche autore di testi sull'argomento e arbitro internazionale.
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[modifica] La gioventù
Da bambino era un bambino difficile. Nacque da una famiglia di religione ebraica di Horodenka, nella Galizia Orientale, una regione che allora apparteneva all'impero Austro-Ungarico, che nel 1918 fu inserita nel nuovo stato polacco e che il trattato di Potsdam (1945) assegnò all'URSS e che ora si trova nel territorio della Repubblica Ucraina. Lui e suo fratello erano orfani dei genitori, uccisi in un massacro durante la prima guerra mondiale, ed entrambi dovettero fuggire verso il territorio che diventerà la Cecoslovacchia. Salo si stabilì a Praga dove divenne un noto e abile giocatore di scacchi che giocava a soldi in molti caffè della città.
[modifica] I successi
Vinse il torneo Kautsky Memorial di Praga nel 1928 e 1929 e fece il suo debutto internazionale al torneo Rogaška Slatina in Slovenia arrivando secondo dietro al grande Akiba Rubinstein. Lavorò anche come giornalista di scacchi iniziando col torneo di Berlino del 1928 dove riuscì anche a guadagnare denaro vincendo a scacchi per scommessa. La sua abilità di gioco raggiunse l'apice negli anni trenta, quando divenne uno dei giocatori più forti del circuito e un possibile contendente al titolo di campione del mondo di scacchi. Divenne campione di Cecoslovacchia nel 1933 e 1936 e giocò in molti tornei d'Europa generalmente piazzandosi tra i primi posti della classifica. Notevoli furono i successi a Bad Sliac nel 1932 primo alla pari con Milan Vidmar; Scheveningen nel 1933; Bad Liebenwerda nel 1934 con 9.5/11; Barcelona nel 1935 primo alla pari con George Koltanowski; Mosca nel 1935 primo alla pari col futuro campione del mondo Mikhail Botvinnik; Podebrady nel 1936 col punteggio di +10 =6 -1; e Kemeri nel 1937 dove primeggiò con Vladimir Petrov e Samuel Reshevsky. Ottimi risultati conseguì anche a Berna nel 1932 (secondo alla pari con 11.5/15, dietro solo al campione del mondo Alexander Alekhine); Zurigo 1934 (secondo alla pari con 12/15, ancora dietro solo al campione del mondo Alexander Alekhine); e Parnu 1937 (secondo dietro a Paul Schmidt). Impressionanti i successi che riuscì a cogliere in Inghilterra: nel torneo di Hastings giunse primo nel 1931/32, 1932/33 e nel 1933/34, primo alla pari con Max Euwe e Sir George Thomas nel 1934/35 e nel torneo di Margate del 1936 superò anche José Raúl Capablanca. Partecipò a cinque olimpiadi di scacchi vincendo due medaglie d'oro, una d'argento e una di bronzo aggiudicandosi nel complesso 60 degli 82 incontri. C'è da dire però che l'Unione Sovietica non vi partecipava in quegli anni. Negli scontri individuali pareggiò con Euwe nel 1932 (+3 =10 -3) (che presto sarebbe diventato il campione del mondo del 1935-37), e pareggiò con Botvinnik nel 1933 (+2 =8 -2). Flohr sconfisse Gösta Stoltz per 5.5-2.5 nel 1931 e, un anno dopo, seppur di misura sconfisse Mir Sultan Khan, nel 1932 e 1933 campione britannico, per 3.5-2.5. Flohr sconfisse anche Johannes van den Bosch a Le Hague nel 1932 per 6-2. Nel 1933, vinse due match in Svizzera, il primo contro Oskar Naegeli per 4-2 a Berna, e il secondo per 4.5-1.5 contro Henri Grob ad Arosa.
[modifica] La crisi dello sfidante ufficiale
Flohr si sposò nel 1935. Nel 1937 la FIDE lo designò come sfidante ufficiale al titolo di campione del mondo contro Alexander Alekhine. Purtroppo la seconda guerra mondiale era alle porte e la crisi conseguente ai primi segnali dell'imminente conflitto fecero cadere il progetto. L'anno seguente Flohr fu uno degli otto partecipanti al torneo AVRO che si tenne nel novembre del 1938 in Olanda. Egli finì all'ultimo posto e ciò mise fine alle sue speranze di poter lottare per il primato mondiale. Il torneo AVRO è stato, con molta probabilità, l'unico torneo in cui siano stati contemporaneamente presenti tutti e otto i migliori giocatori di scacchi del mondo. Ancora una volta era il peso della storia a ricadere sulle spalle degli uomini e a condizionarne le vite. L'invasione della Cecoslovacchia da parte della Germania nel 1938 metteva Flohr, in quanto ebreo, in grave pericolo di vita, e questo valeva anche per la sua famiglia. Quasi certamente erano questi i pensieri che turbavano la sua mente durante il suo sfortunato torneo. Egli infatti rimase in Olanda fino alla prima metà del 1939 giocando in molte piccole manifestazioni. Successivamente egli e la sua famiglia fuggirono prima in Svezia e poi, con l'aiuto dell'amico Botvinnik, a Mosca. Mentre si trovava in Svezia primeggiò a Goteborg con Rudolf Spielmann con 10/11.
[modifica] Cittadino Sovietico
Raggiunta Mosca, e quindi la salvezza, Flohr ricominciò a dare il meglio di se. Vinse a Kemeri nel 1939 con l'ottimo punteggio di 12/15, si aggiudicò nel 1939 il torneo di Leningrado / Mosca con 12/17, fu secondo alla pari a Margate nel 1939 con 6.5/9 dietro solo a Paul Keres, e giunse secondo pari merito anche a Bournemouth nel 1939 con 8.5/11, dietro solo a Euwe. Nel periodo 1940-1942 non partecipò a nessun evento ufficiale in Russia. Divenne cittadino naturalizzato sovietico nel 1942 e iniziò la sua carriera di autore e giornalista specializzato scrivendo in molti quotidiani. Dopo che l'Unione Sovietica riuscì a bloccare e a contrattaccare l'invasore nazista l'attività scacchistica si rimise in moto in tutto il paese. Flohr nel 1943 vinse a Baku e l'anno successivo si aggiudicò il torneo di Kiev alla pari con Alexei Sokolsky. Nel dopoguerra partecipò a due tornei dei candidati nel 1948 agli interzonali di Saltsjobaden finendo sesto e nel 1950 a Budapest fornendo una prova opaca. Successivamente si dedicò al giornalismo e ad organizzare eventi scacchistici. Giocò ancora sporadicamente in incontri ad alto livello sia in Unione Sovietica che all'estero con qualche successo fino al 1960. Nel 1963 fu nominato arbitro internazionale. Salo Flohr morì a Mosca il 18 luglio del 1983.
[modifica] Riconoscimenti ed eredità
Flohr è stato il più grande scacchista ceco e quasi invincibile alle Olimpiadi di scacchi del 1930. Dotato di grande abilità sia strategica che tattica e di una eccellente tecnica nei finali di gioco. La FIDE lo onorò col titolo di Grande Maestro nel 1950. Introdusse delle "Varianti Flohr" nella Difesa Caro-Kann, nella Partita Spagnola, nella Partita Inglese e nella Difesa Grünfeld. La variante Flohr-Zaitsev nella Partita Spagnola Chiusa (1.e4 e5 2.Nf3 Nc6 3.Bb5 a6 4.Ba4 Nf6 5.0-0 Be7 6.Re1 b5 7.Bb3 d6 8.c3 0-0 9.h3 Bb7 10.d4 Re8) fu usata nel 1980 con successo dal campione del mondo Anatoly Karpov. Giocando col bianco preferiva le varianti chiuse e da giovane si dimostrò micidiale col Gambetto di Donna. Flohr non aprì quasi mai con 1.e4. Fu uno dei principali teorici della Difesa Caro-Kann, che era snobbata e poco conosciuta fino a che Flohr non l'introdusse negli anni venti. La seconda guerra mondiale spense le sue speranze di lottare per il primato mondiale. Lo stress di essere per la seconda volta nella sua vita un esule lasciò un solco profondo nel suo animo. Divenne un giocatore cauto e tendente alla patta, atteggiamento che gli fu contestato anche duramente. Nel dopoguerra il suo gioco fu superato dall'aggressività e dai nuovi impianti di gioco dell'emergente generazione di giocatori sovietici. Il sito chessmetrics.com lo colloca tra i primi 20 nel periodo dal 1930 al 1950 e al secondo posto nell'anno 1935 con 2680 punti ELO. È corretto far notare però che Alekhine gli fu sempre superiore negli incontri diretti. Nei 12 scontri che avvennero tra di loro, Flohr subì 5 sconfitte e pareggiò 7 volte.
