Rutilo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Rutilo | |
---|---|
Classificazione Strunz | IV/D.02-10 |
Formula chimica | TiO2 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | dimetrico |
Sistema cristallino | esagonale |
Classe di simmetria | ditetragonale bipiramidale |
Parametri di cella | a = 4,49, c = 2,96 |
Gruppo puntuale | 4/m 2/m 2/m |
Gruppo spaziale | P 4/mnm |
Proprietà fisiche | |
Densità | 4,18 - 4,25 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 6 - 6,5 |
Sfaldatura | distinta secondo {110} |
Frattura | |
Colore | rosso brunastro, nero |
Lucentezza | adamantina o submetallica |
Opacità | traslucido o trasparente |
Striscio | marrone chiaro |
Diffusione | |
|
Il rutilo è un minerale.
Indice |
[modifica] Abito cristallino
L'habitus è prismatico: particolari sono i geminati "a ginocchio". Modificazioni polimorfe del rutilo sono l'anatasio (tetragonale) e la brookite (rombica).
Per quanto riguarda la struttura, nel rutilo l'atomo di titanio è posto ai vertici e al centro della cella tetragonale, coordinato ottaedricamente da ossigeni (quattro sulle diagonali delle basi, e due all'interno); l'impaccamento degli ossigeni è comunque di tipo esagonale compatto, anche se distorto.
[modifica] Origine e giacitura
Il rutilo è un minerale accessorio di rocce metamorfiche e magmatiche intrusive.