Reporter
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Reporter è stato un giornale quotidiano pubblicato a Roma tra il 1985 ed il 1986. Sorto dalle ceneri del quotidiano "Lotta Continua" (organo ufficiale dell'omonimo gruppo extraparlamentare), e finanziato dal Partito Socialista Italiano e da Silvio Berlusconi, il giornale, fondato con lo scopo neanche troppo recondito di sottrarre lettori a "Paese Sera", a cui si ispirava per la grafica e per il "taglio" editoriale, non ebbe molto successo come tiratura ma servì per "traghettare" verso nuove (e più lucrose) carriere personaggi quali Adriano Sofri, Enrico Deaglio (che ne fu il direttore), ed altre note firme del giornalismo "allineato" dei giorni nostri.
Giampiero Mughini, nel suo libro "Il grande disordine", così racconta la genesi del quotidiano:
«Cominciò tutto la sera di una riunione convocata al circolo culturale Mondoperaio, e doveva essere l'occasione per organizzare una rievocazione del Sessantotto che desse il giusto spazio alle correnti politico-culturali non comuniste o anticomuniste. C'erano in quello scantinato, dove Claudio Martelli, allora vicesegretario del Psi, fece da ospite e da relatore, Sofri, Enrico Deaglio, Gianni Baget Bozzo, Achille Bonito Oliva e il sottoscritto. Da quel tramestio di uomini e di vocazioni nacque più tardi "Reporter", un quotidiano che ebbe vita breve ma vivacissima. Erano stati i socialisti a trovare i soldi e fu Silvio Berlusconi, dietro sollecitazione di Craxi, a pagare le ultime pendenze dopo che ebbero chiuso i battenti»