R101 (dirigibile)
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R101 | |
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L'R101 in fase di manovra a terra |
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Descrizione generale | |
Tipo | Trasporto passeggeri |
Costruttore | Ministero dell'Aria britannico |
Cantieri | Royal Airship Works |
Matricola | G-FAAW |
Ordinato | 1924 |
Impostazione | 1925 |
Completamento | 1929 le modifiche successive furono completate nel 1930 |
Primo volo | 14 ottobre 1929 |
Destino finale | Distrutto in seguito a collisione con collina nei pressi di Beauvais, il 5 ottobre 1930 |
Dati tecnici | |
Struttura | dirigibile rigido |
Lunghezza | 237 m |
Lunghezza gondola di comando | 30 m |
Diametro | 40 m |
Volume | 156.020 m3 |
Gas impiegato | Idrogeno |
Propulsione | 5 motori diesel Beardmore Mk.I Tornado a 8 cilindri da 585 CV |
Prestazioni | |
Velocità massima | 110 km/h |
Carico utile | 35 t |
Caratteristiche generali | |
Equipaggio | 45 |
N° di cabine | 50 cabine (singole, doppie e per 4 persone per un massimo di 100 posti) su due ponti |
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L'R101 fu un dirigibile rigido britannico per il trasporto passeggeri costruito nei cantieri della Royal Airship Works tra il 1926 e il 1930. Rimase distrutto in seguito ad un urto con una collina nei pressi di Beauvais, Francia, il 5 ottobre 1930, durante un volo Londra-Karachi. Assieme all'R100, costruito dall'azienda aeronautica Vickers che operava nel settore degli armamenti, l'R101 costituiva uno dei due prototipi per una nuova flotta di dirigibili, adattabili anche per scopi bellici e con un volume di ben 230.000 m3, che il governo inglese progettava di costruire.
Indice |
[modifica] Primi voli e modifiche
Il design dell'R101, che superava per dimensioni il dirigibile tedesco LZ 127 Graf Zeppelin, rappresentava un progetto radicalmente innovativo, in particolare per la struttura aerodinamica. Ma già dal suo primo volo, compiuto il 14 ottobre 1929, apparve evidente come l'R101 non disponesse di una spinta sufficiente per servire come aeronave commerciale, il carico utile era di sole 35 tonnellate, contro le 60 previste dal progetto. Vennero quindi effettuate alcune modifiche nelle struttura, rimuovendo parte della struttura di ancoraggio delle celle di gas per consetire di aumentare il gas contenuto nelle celle stesse portandolo da 138.575 m3 a 141.542 m3.
Anche con queste modifiche la spinta venne ritenuta insufficiente. Per questo motivo, il dirigibile venne sottoposto ad una radicale modifica, allungandolo a mezza nave per inserire un'altra cella per il gas e portare così il volume complessivo a 156.020 m3. Restavano però alcuni problemi relativi alla scarsa manovrabilità a causa delle ridotte dimensioni dei timoni di coda.
Nonostante questi problemi venne deciso comunque di effettuare un volo transcontinetale, in quanto il progetto rivale, l'R100, nel luglio 1930 aveva già effetuato una trasvolata in Canada.
[modifica] Il disastro dell'R101
L'aeromobile decollò il 4 ottobre 1930 dagli hangar dei Royal Airship Works di Cardington, in Inghilterra, per un volo inaugurale che avrebbe dovuto concludersi nella città di Karachi, nell'odierno Pakistan (all'epoca facente parte dell'India britannica), ma che si interruppe nel nord della Francia dove avvenne l'incidente.
L'apparecchio, in seguito ad una perdita di quota, urtò una collina nelle vicinanze dell'abitato francese di Beauvais, non distante da Parigi, incendiandosi. Il forte vento aveva, infatti, parzialmente scoperchiato la copertura superiore causando la rottura di una delle celle del gas. Lo schianto avvenne a bassa velocità (20 km/h), ma innescò la combustione dell'idrogeno e l'incendio si diffuse rapidamente a tutta l'aeronave. Il bilancio delle vittime fu di 48 morti (46 deceduti nello schianto, 2 in ospedale) su un totale, tra equipaggio e passeggeri, di 54 persone.
[modifica] La fine del programma britannico
Il disastro dell'R101 comportò l'immediato abbandono del programma dirigibilistico britannico: anche l'R100, nonostante il migliore design e la buona riuscita del volo inaugurale transatlantico nel luglio 1930 quando aveva raggiunto il Canada, venne demolito e rottamato nel 1931 assieme ai resti dell'R101.
L'incidente indusse anche i costruttori di dirigibili tedeschi a riconsiderare seriamente la sicurezza dell'idrogeno: le officine Zeppelin progettarono inizialmente l'LZ 129 Hindenburg per utilizzare un gas non infiammabile, l'elio, anche se le circostanze comportarono poi la necessità di utilizzare l'idrogeno anche per questo dirigibile, con le tragiche conseguenze del disastro del 6 maggio 1937.
[modifica] Bibliografia
- Geoffrey Chamberlain, Airships - Cardington, Lavenham, Suffolk, Terence Dalton Ltd. (1984), ISBN 0-86138-025-8.
- James Leasor, The Millionth Chance, London, Hamish Hamilton (1967).
- Scheda tecnica e descrizione del progetto dell'R101 su Airshipe Heritage Trust
- Cronistoria del disastro dell'R101 su Airshipe Heritage Trust
- Terry Grimwood, R101 - The Kesgrave Connection, articolo pubblicato su kesgrave.org.uk (non più reperibile).