Pizzoccheri
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pizzoccheri della valtellina | |
Prodotto agroalimentare tradizionale (ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. 30 aprile 1998, n. 173) |
|
|
|
Categoria: | paste fresche e prodotti della panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria |
Zona di produzione: | Valtellina |
Regione: | Lombardia |
I pizzoccheri sono un formato di pasta riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale della Valtellina, originario di Teglio.
Si tratta di una sorta di tagliatelle spesse 2 o 3 mm, larghe 1 cm e lunghe 7 cm ricavate da un impasto preparato con due terzi di farina di grano saraceno, che denota la loro colorazione grigiastra, ed un terzo di farina di frumento.
Altra specialità sono i pizzoccheri di Chiavenna, che sono invece una particolare varietà di gnocchi, sempre costituiti da farina di frumento e di grano saraceno.
Indice |
[modifica] Le ricette
Il condimento tipico nella zona del riconoscimento è composto dai seguenti elementi:
- Verza o costole di bietola, ma anche ;
- Patate a pezzi;
- Formaggio Valtellina Casera;
- Grana grattugiato.
- Burro
- Aglio
Dopo aver soffritto l'aglio nel burro, il tutto viene sdraiato a strati in una teglia, cosparso di pepe nero macinato e talvolta posto in forno a gratinare.
Le più comuni varianti prevedono la sostituzione della verza con spinaci o fagiolini, e l'uso della fontina al posto del Valtellina Casera.
Nella cucina dei grandi chef, più ricca, vengono spesso introdotti nei condimenti anche tartufo o porcini mentre, a causa del suo particolare sapore, si riduce la percentuale di grano saraceno nell'impasto per venire incontro alle esigenze di un pubblico più vasto.
[modifica] Origini
I pizzoccheri sono il piatto simbolo della cucina tradizionale Valtellinese, conosciuti un po' ovunque e molto apprezzati soprattutto nei mesi freddi.
Il nome "pizzoccheri" sembra derivare dalla radice "pit" o "piz" col significato di pezzetto o ancora dalla parola pinzare col significato di schiacciare, in riferimento alla forma schiacciata della pasta. Altre ipotesi farebbero risalire la parola pizzoccheri dal longobardo bizzo, ovvero boccone, ma questa ipotesi etimologica è piuttosto improbabile.
[modifica] Produzione e commercializzazione
Nonostante un tempo venissero fatti a mano, al giorno d'oggi i pizzoccheri sono venduti sotto forma di pasta secca già imbustati e pronti alla cottura e sono realizzati con un tipo di farina particolare: la farina di grano saraceno.