Pinocitosi
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Con pinocitosi (cellula che beve) si definisce l'assunzione di piccole quantità liquide e delle sostanze sciolte al loro interno dal liquido infracellulare di una cellula verso il suo interno. L'assunzione all'interno del citoplasma avviene sotto forma di vescicole dal diametro medio massimo di circa 150 nm. Questo processo è chiamato tale dal momento che la cellula produce numerosissime invaginazioni dalle quali originano altrettante vescicole citoplasmatiche, assimilabili a gocce. Si possono rilevare due tipi particolari di pinocitosi: al transcitosi e la diacitosi. La transcitosi è quel tipo di pinocitosi che serve per trasportare da una sede all'altra del plasmalemma (ad esempio da un polo funzionale ad un altro) particolari corredi di proteine di membrana. Si ha fenomeno di transcitosi quando, nonostante la fluidità del plasmalemma, queste "zattere" proteiche rimangono vincolate in una determinata sede del plasmalemma da particolari interazioni col metaplasma (ad esempio i contatti focali), col citoscheletro (ad esempio per la formazione della rete microtrabecolare) o semplicemente per la presenza di giunzioni intercellulari che impediscono il libero transito alle proteine di membrana (come ad esempio le giunzioni occludenti). Si ha fenomeno della diacitosi quando la cellula rigetta immediatamente nel plasmalemma le vescicole appena create. Questo è un meccanismo adottato in particolare dalle cellule che si affacciano al tessuto sanguifero.
Nel caso di assunzione di sostanze solide si parla di fagocitosi; l'iperonimo di entrambi i termini è endocitosi.
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