Pietà Rondanini

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Pietà Rondanini

Michelangelo, 1552 - 1564

Marmo, altezza 195 cm

La Pietà Rondanini, conservata presso il castello Sforzesco di Milano, è considerata l'ultima opera scolpita da Michelangelo, e fu trovata nel suo studio dopo la sua morte come

	« Un'altra statua principiata per un Cristo et un'altra figura di sopra, attaccate insieme, sbozzate e non finite. »

[modifica] Profilo storico-artistico

Nel 1561 la scultura era stata donata dal maestro ad Antonio del Francese, però vi vennero approntate continue modifiche sino alla morte nel 1564; Nel 1744 fu acquistata dai marchesi Rondanini, che furono all'origine del nome attuale. La statua fu conservata per molto tempo in una nicchia della biblioteca di palazzo Rondinini a Roma via del Corso.

Il gruppo è costituito da parti condotte a termine, come il braccio destro di Cristo, e da parti non finite, come il torso del Salvatore schiacciato contro il corpo della Vergine quasi a formare un tutt'uno, con una grande tensione emotiva.

Nell'ultimo periodo della sua vita Michelangelo era ossessionato dai temi religiosi e scolpì due, forse tre statue della Pietà che avrebbe voluto collocare sulla sua tomba, ma non fu mai soddisfatto dell'opera, tanto che vennero tutte interrotte. La Pietà Rondanini è la più originale e drammatica tra le Pietà scolpite dal maestro, con l'esile figura del Cristo che sembra dissolversi etereamente davanti alla Madonna, che lo sorregge senza sforzo, quasi si trattasse di una figura aerea e senza peso.

Il braccio del Cristo di trova staccato su un altro blocco.

Se guardata di lato, la statua appare curva in avanti; questa curvatura da un senso di slancio verso l'alto come forse è dato intendere da un episodio come la morte di Cristo prossimo alla resurrezione.