Palpebra
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La palpebra è una formazione cutaneo-membranosa, pari e simmetrica che ricopre l'occhio svolgendo svolgendo un'importante lavoro di protezione contribuendo inoltre alla distribuzione del liquido lacrimale. C'è una palpebra superiore (più grande) e una inferiore, entrambe munite di ghiandole lacrimali e ciglia poste all'estremità, le quali, svolgono una funzione di protezione dalla luce eccessiva e soprattutto dalla polvere, impedendole di entrare nell'occhio. Le palpebre sono costituite da un'impalcatura muscolotendinea esternamente ricoperta dalla cute e internamente (a contatto con l'occhio) dalla congiuntiva. Le palpebre possono avere patologie derivanti da: fattori infiammatori (blefariti, orzaioli, congiuntiviti) lesioni varie (ptosi, ectropion, simblefaron, entropion) o da neoplastie, calazio, eczemi).
I rettili che conducono una vita sotterranea hanno spesso, invece delle palpebre, una copertura epidermica trasparente e fissa che si rinnova insieme a tutto il resto della pelle ad ogni muta. Solo i mammiferi ed alcuni uccelli (pappagalli, struzzi, rapaci notturni) chiudono l'occhio grazie al movimento della palpebra superiore, negli altri animali la palpebra mobile è solitamente quella inferiore.
L'uomo, ogni giorno, chiude le palpebre circa 9600 volte, e poiché, ogni volta, le palpebre si muovono di circa 0,6 cm, ogni anno esse coprono oltre 50 km.[1]
[modifica] Note
- ^ Forse non tutti sanno che..., «La Settimana Enigmistica», 2007, 3924, ISSN 1125-5226
[modifica] Voci correlate
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