Mother's Milk
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Mother's Milk | ||
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Artista | Red Hot Chili Peppers | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 16 agosto 1989 | |
Durata | 45 min : 02 sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 13 | |
Genere | Hard rock Funk rock Funk metal Rapcore Hardcore punk |
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Etichetta | EMI | |
Produttore | Michael Beinhorn | |
Premi | ||
Dischi d'oro | 1 | |
Dischi di platino | 1 |
Red Hot Chili Peppers - cronologia | ||
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Album precedente Abbey Road EP (1988) |
Album successivo Blood Sugar Sex Magik (1991) |
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Mother's Milk è il quarto album in studio dei Red Hot Chili Peppers, pubblicato nel 1989.
Indice |
[modifica] Il disco
Si tratta del primo disco inciso dalla line up attuale del gruppo, con il chitarrista John Frusciante (subentrato ad Hillel Slovak, morto per overdose nel 1988) e con il batterista Chad Smith (sostituto di Jack Irons).
Originariamente il titolo dell'album doveva essere The Rockin' Freakapotamus, ma dopo la morte di Slovak (autore di alcuni brani) tale scelta fu scartata. Attualmente The Rockin' Freakapotamus è il nome del fan club ufficiale dei Red Hot.
Il disco è caratterizzato da una certa varietà stilistica, sia grazie al lavoro alla chitarra di John Frusciante, sia per il discostamento parziale dai ritmi funkeggianti dei loro primi lavori (Nobody Weird Like Me, Punk Rock Classic). Due delle tracce, Higher Ground e Fire, sono cover rispettivamente di Stevie Wonder e di Jimi Hendrix; inoltre, in Stone Cold Bush e Sexy Mexican Maid partecipa anche l'ex batterista dei Dead Kennedys, D. H. Peligro. La veloce Magic Johnson è dedicata all'omonimo ex campione dei Los Angeles Lakers, squadra di basket di cui i componenti del gruppo sono tuttora appassionati. Ad Hillel Slovak è invece dedicato il brano Knock Me Down, il singolo di maggior successo dell'album.
Tra il 1989 e il 1990 vendette oltre 800.000 copie, raggiungendo il numero 52 di Billboard. Negli Stati Uniti all'epoca diventò disco d'oro, e 15 anni dopo disco di platino. Ad oggi ha venduto circa 2 milioni di copie.
Il suo remaster del 2003 contiene anche gli inediti Song That Made Us What We Are Today e Salute to Kareem, la versione completa della strumentale Pretty Little Ditty (della durata di 3 minuti), altre due cover di Jimi Hendrix (Castles Made of Sand e Crosstown Traffic), eseguite entrambe dal vivo, e le versioni originali di Knock Me Down e di Sexy Mexican Maid.
In Punk Rock Classic il riff di chiusura fu ispirato da quello principale di Sweet Child O' Mine, noto singolo dei Guns N' Roses.
Di Pretty Little Ditty i Crazy Town campionarono un riff nel 1999, per il loro singolo di lancio Butterfly.
[modifica] Tracce
- Good Time Boys - 5:02
- Higher Ground - 3:23 - (Stevie Wonder)
- Subway to Venus - 4:25
- Magic Johnson - 2:57
- Nobody Weird Like Me - 3:50
- Knock Me Down - 3:45
- Taste the Pain - 4:32
- Stone Cold Bush - 3:06
- Fire - 2:03 - (Jimi Hendrix)
- Pretty Little Ditty - 1:37
- Punk Rock Classic - 1:47
- Sexy Mexican Maid - 3:23
- Johnny, Kick a Hole in the Sky - 5:12
Tracce bonus nell'edizione rimasterizzata del 2003
- Song That Made Us What We Are Today (demo) - 12:56
- Knock Me Down (versione originale) - 4:44
- Sexy Mexican Maid (versione originale) - 3:59
- Salute to Kareem (demo) - 3:24
- Castles Made of Sand (live, 21 novembre 1989) - 3:19 - (Jimi Hendrix)
- Crosstown Traffic (live, 21 novembre 1989) - 2:53 - (Jimi Hendrix)
[modifica] Singoli
[modifica] Formazione
[modifica] Recensioni
- DeBaser.it, Giudizio: 4/5