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Mortal Kombat - Wikipedia

Mortal Kombat

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Mortal Kombat

Sviluppo: Midway Games
Ideazione: Ed Boon
Musiche: Dan Forden
Pubblicazione: Midway Games
Data rilascio: 1992
Genere: Picchiaduro a incontri
Modalità di gioco: Singolo giocatore, doppio
Piattaforma: Amiga, MS-DOS, Arcade, Mega Drive, Master System, Game Gear, Super Nintendo, Mega CD, MS-DOS
Specifiche Arcade
Risoluzione: 400x254
Periferica input: Joystick 8 direz., 5 puls.
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Mortal Kombat è un videogioco picchiaduro sviluppato dalla Midway games nel 1992. Mortal Kombat fu creato in periodo in cui il successo di Street Fighter II aveva causato una grande diffusione dei picchiaduro ad incontri, che si rifacevano al gioco della Capcom. Mortal Kombat fu l'unico gioco a risaltare tra tutti questi cloni e che riuscì a concorrere contro Street Fighter II, per via di una grafica e un gameplay che lo differenziavano notevolmente dal resto dei picchiaduro. Inoltre la spettacolarità del gioco era garantita da un'estrema dose di violenza.

Mortal Kombat è stato il primo episodio di una saga che ormai ha raggiunto il nono capitolo. Del videogioco esistono inoltre tre film e un fumetto.

Indice

[modifica] Il gioco

Mortal Kombat ricalca la struttura di gioco di Street Fighter II, ma vengono introdotte diverse innovazioni del gameplay che lo faranno risaltare in mezzo ai numerosi cloni del gioco della Capcom, che in quegli anni vennero prodotti in grande quantità.

[modifica] Grafica

I personaggi sono stati realizzati digitalizzando dei veri attori. Ai tempi la grafica digitalizzata veniva usata raramente per caratterizzare dei personaggi giocabili: a causa delle limitazioni tecniche dell'epoca, la digitalizzazione si adattava male alla velocità richiesta da un picchiaduro. Il primo tentativo avenne pochi anni prima con Pit-Fighter, picchiaduro dell'Atari, che, pur risultando un esperimento interessante e che fece parlare di sè, risentiva di una giocabilità veniva seriamente compromessa a favore della grafica (che comunque risultava ancora alquanto approssimativa). Invece i programmatori Mortal Kombat sono riusciti a realizzare un gioco con una grafica molto pulita, in cui anche nelle fasi più concitate, gli sprite non subivano rallentamenti, flickering o sfarfallamenti.

[modifica] Controlli

Il sistema di controlli si discosta decisamente da quello di Street Fighter II. Benché vi siano 5 pulsanti, il loro uso è completamente diverso rispetto al gioco Capcom e implica nel giocatore una certa pianificazione nel loro uso. Vi sono due pulsanti corrispondenti ai calci e altri due corrispondenti ai pugni: ogni attacco può essere eseguito nella versione alta o bassa anziché essere divisi esclusivamente per intensità, come accadeva in SFII. L'innovazione più grande fu senza dubbio quella dell'inserimento di un tasto apposito per parare i colpi. Infatti, prima di allora (e ancora per molto tempo a seguire), in questo tipo di videogiochi, la parata solitamente viene eseguita premendo il tasto per far indetreggiare il personaggio mentre l'avversario sta attaccando; questo, se da un lato è il modo più intuitivo per realizzarle, dall'altro fa sì che molte parate avvengano in modo casuale e fortuito da parte del giocatore che in quel momento, voleva fare tuttaltro, come cercare di eseguire una mossa speciale o semplicemente spostare il suo personaggio. Inoltre, nel classici picchiaduro a incontri, risulta impossibile spostare all'indietro il proprio personaggio durante un attacco (poiché questo si metteva automaticamente in posizione di parata). Con l'introduzione del tasto block la parata diventa un'azione che il giocatore deve pianificare con attenzione, sapendo che durante la parata il suo personaggio rimane completamente immobile (nei giochi come SFII, invece, il personaggio tornava automaticamente a camminare all'indietro, non appena terminato l'attacco avversario). L'unico movimento concesso durante la parata è quello per far accovacciare o rialzare il personaggio: infatti, durante una parata eseguita in piedi, il personaggio è completamente vulnerabile agli attacchi bassi, e viceversa.

Indipendentemente dal personaggio utilizzato, i tasti dei pugni e calci ottengono effetti diversi a seconda che vengano premuti da soli, muovendo la levetta in avanti, indietro, saltando da fermi o in movimento (e ovviamente differiscono a seconda del fatto che si utilizzi l'attacco alto o basso). Anche in questo caso, al giocatore meno esperto non viene lasciata molta possibilità di utilizzare a casaccio le mosse base, poiché ogni singolo attacco richiede un certo tempo per essere realizzato e ugualmente implica il fatto che chi lo utilizza per un certo periodo rimane completamente vulnerabile ad eventuali contraccolpi avversari. Ad esempio i pugni sono molto veloci possono essere eseguiti a ripetizione, ma il loro danno è minimo, ed è molto più facile per l'avversario riuscire a interromperli con una parata piuttosto che con un colpo più potente, dato che il personaggio colpito rimane comunque in piedi. Ma allo stesso modo lo stesso giocatore che esegue una serie di pugni può facilmente difendersi da eventuali contromosse. Al contrario, colpi come l'uppercut o lo sgambetto, hanno una grande potenza e gettano a tappeto l'avversario, che quindi rimane ulteriormente sguarnito per alcuni istanti e quindi può essere bersagliato con delle combo. Questi colpi, però, nel caso in cui l'attacco vada a vuoto, lasciano completamente indifeso il giocatore che li esegue, che per alcuni istanti non ha la possibilità di pararsi o di muoversi. Tutte queste particolarità fanno sì che è molto difficile vincere ad esempio, chiudendo un personaggio nell'angolo ed è molto difficile che si possa perdere allo stesso modo, dato che è comunque sempre possibile difendersi in qualche modo dalle raffiche di pugni e contrattaccare (mentre in SFII spesso il computer non lasciava scampo in certe situazioni, complice anche lo stordimento delle famose "stelline", che qui sono state eliminate). Tuttavia il gioco non era esente da alcune tecniche che garantivano che il colpo andasse sempre a segno. Ad esempio, giocando contro la CPU, era possibile colpire sempre l'avversario utilizzando calci volanti da debita distanza, in modo da colpirlo solo con la punta del piede; in quei casi l'avversario non utilizzava mai la parata e veniva sempre mandato al tappeto, se non in rarissimi casi. Questo era il modo più utilizzato da chi tentava di eseguire una flawless victory (ovvero un perfect), ad esempio per poter incotrare Reptile.

Nel coin-op i pulsanti erano disposti a forma di X in modo che per il giocatore fosse intuitivo capire quale tasto premere per eseguire l'attacco alto o basso. Il tasto per la parata era posto al centro.

[modifica] Violenza

L'aspetto per cui Mortal Kombat ebbe molto successo, fu la violenza che caratterizzava il gioco. Quando i personaggi venivano colpiti, sgorgavano grandissimi fiotti di sangue, che se ai giorni nostri possono sembrare quasi esagerati, ma che furono molto apprezzati dai giocatori dell'epoca e che crearono non pochi problemi di censura. Il sangue, unito alla grafica realistica e ad effetti sonori ben realizzati, forniscono una concretezza ai colpi dei personaggi per cui si aveva realmente l'impressione di far male ad un corpo in carne ed ossa, ed anche questo differenziava enormemente Mortal Kombat dai picchiaduro in stile SFII (che tuttavia godevano una spettacolarità di fondo garantita dalle possibilità di una grafica completamente realizzata a mano e pertanto ebbero per anni un grandissimo successo parallelo). L'altro aspetto, che fece grande scalpore e rimase un marchio di fabbrica di Mortal Kombat (e che fu imitato in giochi come One Must Fall 2097), è la presenza delle fatality, con cui il vincitore, al termine dell'incontro, ha la possibilità di uccidere l'avversario con una mossa dalla violenza inaudita. Un tocco di classe, inutile ai fini del gioco, ma certamente spettacolare, era la possibilità di gettare l'avverario sconfitto giù dal ponte nello schermo del pit: colpendolo con un uppercut, questo veniva scaraventato contro degli spunzoni presenti nel fondale, trafiggendolo. Tutti questi particolari fecero sì che alcune conversioni subissero alcune censure più o meno pesanti: su alcune piattaforme venne eliminato il sangue, fu eliminata la possibilità lanciare il personaggio nel "pit" e alcune fatality furono modificate per risultare meno cruente. Nelle conversioni per Amiga e Sega Mega Drive era possibile re-introdurre la violenza tramite un cheat code, mentre nella versione per Super Nintendo non vi era modo di aggirare la censura. La versione per pc, invece, ai tempi risultò la più fedele, in quanto conservò tutti i particolari del gioco e anche sul piano tecnico nè conservò integralmente le caratteristiche grafiche, sonore e la velocità di gioco; la cosa non era da dare per scontata, dato che ai tempi i pc difficilmente supportavano giochi dall'elevata velocità, e infatti la prima conversione per pc di Street Fighter II era risultata un fiasco clamoroso per via della sua lentezza.

[modifica] Personaggi

  • Reptile (avversario nascosto; non utilizzabile)
  • Goro (primo boss finale; non utilizzabile)
  • Shang Tsung (boss finale; non utilizzabile)

[modifica] Struttura del gioco

Screenshot del gioco
Screenshot del gioco

Il gioco è strutturato ad incontri, di cui bisogna vincere due round. Non appena viene scelto il personaggio (su sette disponibili), al giocatore viene subito mostrato l'ordine con cui dovrà sfidare gli altri lottatori. I primi sei incontri vengono svolti contro gli altri personaggi. Dopodiché il giocatore deve combattere contro se stesso nel cosiddetto mirror match. In seguito vi sono tre incontri chiamati endurance match, altra novità introdotta da Mortal Kombat, in cui il giocatore deve combattere contro due avversari: in ogni round, non appena terminato il primo avversario, ci si dovrà scontrare con il secondo personaggio, che entra nello schermo mentre il primo si dissolve con una fiammata (essendo entrambi illusioni create da Shang Tsung). Al termine del terzo endurance match, fa la sua comparsa Goro, un gigantesco mostro antropomorfo con quattro braccia. Una delle sue caratteristiche è la grandissima forza dei suoi attacchi e la grande difficoltà di colpirlo con delle combo. Se si tenta di allontanarsi troppo da lui (ad esempio per utilizzare la tecnica dei calci volanti spiegata in precedenza), Goro lancia una specie di "proiettile" che toglie quasi un terzo di energia. Inoltre la sua grande velocità di movimento rende molto difficile riuscire a trovare la distanza giusta per effettuare tale attacco. Inoltre Goro è in grado di saltare da una parte all'altra dello schermo e schiacciare l'avversario: durante questo attacco però Goro rimane completamente indifeso a qualunque attacco. È curioso il fatto che, pur combattendo in una prigione sotterranea, la vittoria di Goro venga sottolineata con degli applausi. Dopo aver sconfitto Goro, ci si deve scontrare con Shang Tsung, in grado di assumere la forma di tutti i personaggi del gioco, compresi Goro e il personaggio utilizzato dal giocatore.

Ogni tre incontri, vi è uno stage bonus dove il giocatore deve riuscire a rompere un blocco di un materiale più o meno resistente, premendo a ripetizione i tasti di attacco per far crescere una barra di energia e sferrando il colpo col tasto block quando la barra supera il limite necessario richiesto. Giocando semplicemente contro la cpu è impossibile riuscire a partecipare a più di tre bonus stage, ma utilizzando anche un secondo giocatore è possibile visionare tutti gli stage bonus, dove si arriva a dover rompere materiali sempre più duri, fino ad arrivare addirittura al rubino.

[modifica] Fatality

Dopo che un personaggio ha vinto il secondo round, una voce cavernosa urla finish him! e tale scritta, eseguita col sangue, compare sullo schermo. A quel punto il giocatore ha a disposizione pochissimi secondi, in cui realizzare una mossa chiamata fatality con cui uccidere definitivamente il suo avversario e guadagnare un ulteriore bonus. Se la combinazione è eseguita correttamente, lo sfondo si oscura e il personaggio compie la fatality.

  • Sub Zero: probabilmente la fatality che fece più scalpore e decretò il successo di tale personaggio. Con un montante, il ninja stacca la testa all'avversario e la solleva come un trofeo; il particolare più macabro è il fatto che la spina dorsale rimane ciondolante attaccata alla testa.
  • Scorpion: si leva il passamontagna, rivelando un teschio al posto della sua testa (Scorpion infatti è un morto resuscitato) e con una fiammata incendia l'avversario, di cui rimane solo uno scheletro fumante che si accascia a terra.
  • Sonya Blade: con il gesto simile a quello di un bacio, lanciando una palla luminosa dalla bocca che dopo aver volteggiato in aria incendia l'avversario in modo simile a Scorpion.
  • Johnny Cage: con un uppercut, stacca di netto la testa all'avverario, facendola rotolare per lo schermo. Se questa fatality viene eseguita durante l'ultimo endurance match, la testa rimane sullo schermo anche durante il primo round contro Goro.
  • Kano: infilando una mano nel petto dell'avverario, gli strappa il cuore e, dopo averlo morsicato, lo solleva al cielo.
  • Raiden: con una scossa elettrica, fa esplodere la testa dell'avversario in una bolla di sangue.
  • Liu Kang: dopo aver volteggiato per lo schermo, con un uppercut lancia l'avversario fuori dallo schermo, ricadendo a terra solo pochi secondi dopo. È l'unica fatality che non agisce martoriando il corpo dell'avversario, la cui morte può solo essere immaginata in virtù della grande caduta. Se viene eseguita nello schermo del pit, l'avversario ricade tra gli spunzoni presenti sotto il ponte.

Goro e Shang Tsung non hanno fatality e non è possibile eseguirle su di loro. Dopo aver subito una sconfitta, non è raro subire la fatality da parte del personaggio governato dalla CPU.

[modifica] La serie

Midway Games ha creato diversi seguiti per le console, computer e Arcade, e ad ogni seguito ha implementato la brutalità e gli altri valori della serie. Con Mortal Kombat 4 la serie è passata alla grafica tridimensionale, abbandonando così la digitalizzazione dei personaggi. Mortal Kombat: Deadly Alliance è stato il primo a non essere pubblicato per le sale giochi, ma solo per il mercato casalingo. Gli ultimi capitoli hanno aperto una nuova era nella serie e sono del tutto simili tra loro (per questo sono state mosse anche alcune critiche). Mortal Kombat: Deception ha introdotto nuove modalità, una simile al gioco Tetris, una di avventura e una di scacchi.

In alcuni seguiti le mosse finali "Fatality" sono state affiancate da altri tipi di mosse: le Animality (permettono di trasformarsi in un animale e di massacrare il nemico), le Brutality (ridurre a pezzi l'avversario con una combo lunghissima), le Friendship (in cui i personaggi fanno qualcosa di assurdo senza uccidere l'avversario) e le Babality (in cui il personaggio si trasforma in un bambino vestito a tema). Ma le mosse meno violente sono state poi abbandonate dal quarto capitolo proprio perché non erano in sintonia con il gioco.

[modifica] Segreti

Mortal Kombat è uno dei primi giochi di combattimento che ha introdotto personaggi segreti da sbloccare o "trovare" solo attraverso determinati passaggi e altri Easter egg.

Nel primo Mortal Kombat è possibile scontrarsi con un personaggio nascosto, Reptile (un mix tra Sub Zero e Scorpion), soltanto eseguendo particolari mosse durante alcuni incontri. Un altro Easter Egg compare alcune volte quando si esegue un uppercut (un montante): nell'angolo basso dello schermo compare il viso di Dan Forden (l'autore delle musiche di sottofondo della serie) che esclama "Toasty!".

La popolarità del personaggio Goro poi ha fatto sì che un gran numero di giocatori si aspettava di ritrovarlo in Mortal Kombat II e centinaia di lettere negli anni sono arrivate alle maggiori testate di videogiochi chiedendo il modo per sbloccarlo, finché una di queste ha dovuto pubblicare una lettera in cui si stabiliva pubblicamente che Goro non esiste in Mortal Kombat II.

[modifica] La trama

Il Mortal Kombat è un grande torneo di arti marziali aperto a tutti che si svolge ogni generazione: guerrieri da tutto il mondo si riuniscono per testare chi sarà il campione assoluto. Pochi sanno in realtà che il torneo non è altro che il mezzo attraverso cui l'Outworld può impossessarsi della Terra.

Il Mortal Kombat si tiene sull'isola di Shang Tsung, un potente e malefico stregone che ha ingannato la morte con i suoi sortilegi e che è in grado di impossessarsi delle anime dei propri avversari rigenerando così il proprio corpo. Il vecchio è appoggiato dalla razza Shokan, rappresentata dal principe Goro, mezzo uomo e mezzo drago, un essere millenario che ha battuto in passato il grande maestro Kung Lao ed è tornato per lo scontro finale e da Reptile,uno strano ninja-rettile verde della ormai estinta razza degli Zaterrian. Infatti, per consegnare all'imperatore dell'Outworld Shao Kahn le chiavi del regno della Terra, Shang Tsung ed i suoi guerrieri devono vincere 10 volte di seguito il Mortal Kombat e, poiché la Terra ha perso gli ultimi nove, il decimo torneo è quello decisivo.

Ma Raiden, il dio del tuono, non è disposto a perdere il suo reame ed insieme ad un gruppo scelto di guerrieri scende in campo per scontrarsi con le forze dell'Outworld. Con lui ci sono Liu Kang, un monaco guerriero, Johnny Cage, una star del cinema, Scorpion,un ninja spettro, e Sub Zero, membro del clan Lin Kuei,clan ninja rivale di quello di Scorpion. Nel gruppo rientra anche Sonya Blade, un agente delle forze speciali in cerca del pregiudicato Kano,leader del clan criminale Dragone Nero,che ha teso una trappola alla squadra di Sonya e ed è fuggito sull'isola di Shang Tsung.

Sarà Johnny Cage a sconfiggere Goro,mentre Liu Kang sconfiggerà Shang Tsung e vincerà il Mortal Kombat. Kano,invece,riuscirà a scappare da Sonya Blade.

[modifica] Adattamenti

Al momento esistono tre film sulla serie di Mortal Kombat. Il primo è stato un successo ai botteghini ma stroncato dalla critica, il secondo invece è stato un pessimo tentativo di unire tutti i combattenti della serie senza però tener conto della trama. Il terzo film attualmente in lavorazione dovrebbe uscire nelle sale cinematografiche nel 2010[1].

La serie inoltre è stata adattata per la televisione in un telefilm (Mortal Kombat: Conquest) e in una serie animata (Mortal Kombat: Defenders of the Realm). Sono usciti anche una serie di fumetti edita dalla malibu Comics.

[modifica] Serie

Estiste anche un gioco a scorrimento orizzontale con Sub Zero come protagonista chiamato Mortal Kombat Mythologies: Sub-Zero. Sviluppato come un classico gioco di piattaforme è considerato però un gioco riuscito piuttosto male, sia per la difficoltà nel controllare il personaggio che per quanto riguarda la struttura dei livelli.

Un altro adattamento è stato quello di Mortal Kombat: Special Forces, in cui Mortal Kombat diventa un gioco d'avventura in 3 dimensioni, in cui il protagonista è Jax. Ma anche questo è stato un grosso flop commerciale.

[modifica] Curiosità

  • L'attore che interpreta Johnny Cage è lo stesso che veste i panni dei ninja (Sub Zero, Scorpion e Reptile).
  • L'attore che interpreta Liu Kang è lo stesso che interpreta Shang Tsung.
  • Nello scenario del "pit" talvolta è possibile vedere degli oggetti passare davanti alla Luna: dischi volanti, la befana, Babbo Natale o una sigla non meglio identificata.
  • Nel fondale del pit le teste infilzate negli spunzoni sono quelle di alcuni programmatori.
  • È l'unico gioco della serie in cui attendendo per alcuni istanti alla schermata iniziale è possibile osservare il video dei personaggi principali interpretati da attori in carne e ossa.

[modifica] Citazioni cinematografiche

Molti personaggi e stili di lotta sono esplicite citazioni a leggende orientali o a film d'azione hongkong/hollywoodiani. Il fenomeno sarà ripetuto anche negli episodi successivi.

  • Raiden, uno dei protagonisti della saga, altri non è che un'esplicita citazione al Dio Rayden delle "3 Bufere" del film Grosso guaio a Chinatown con Kurt Russell.
  • Kano il cyborg presente fin dal primo capitolo, si rifà parzialmente a Terminator (da notare il particolare dell'occhio bionico).
  • Sonya Blade è un omaggio alla campionessa americana di arti marziali Cynthia Rothrock.
  • Liu Kang è un chiaro riferimento al leggendario maestro di arti marziali e attore Bruce Lee.
  • Johnny Cage, che anche nel videogiocho è un attore Hollywoodiano, è ispirato a Jean-Claude Van Damme campione di full contact karate e attore di successo. Oltre a condividere le iniziali JC, Cage possiede una mossa speciale con cui compie una spaccata e colpisce i genitali dell'avversario (che non funziona con Sonya e - curiosamente - nemmeno con Goro e lo stesso Cage durante il mirror match), rifacendosi alle lotte spettacolari, ma a volte anche surreali, dei film di Van Damme.

Per il secondo capitolo della serie Jean-Claude Van Damme fu contattato per essere usato come modello per Johnny Cage ma all'epoca l'attore belga aveva già preso impegni per il personaggio di Guile nel picchiaduro Street Fighter - The Movie ispirato al film in cui lo stesso Van Damme era protagonista.

[modifica] Parodie

  • Nel videogioco Fuga da Monkey Island c'è una parodia di Mortal Kombat chiamata Monkey Kombat.
  • In una puntata del famoso cartoon I Simpson, Bart e Milhouse giocano ad un picchiaduro chiamato Bonecrasher (tradotto con Tempesta d'ossa nella versione italiana), chiara parodia di Mortal Kombat (uno dei lottatori è infatti munito di 4 braccia, come Goro).

[modifica] Giochi correlati


[modifica] Filmografia

[modifica] Note

  1. ^ «Resuscita Mortal Kombat»Bad Taste.it , 11/02/2008 (consultato in data 11-02-2008).

[modifica] Collegamenti esterni


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