Macriano Maggiore
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Fulvio Macriano o Macriano Maggiore (latino: Titus(?) Fulvius Macrianus; m. 261) fu un ufficiale dell'Impero romano che si ribellò contro l'imperatore romano Gallieno.
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[modifica] Biografia
Di origini ignote e appartenente all'ordine equestre (ne seguì la carriera tipica sotto l'imperatore Valeriano), Macriano Maggiore sposò una donna di nobili origini, forse chiamata Giunia, dalla quale ebbe due figli, Macriano Minore e Quieto. Fu responsabile della persecuzione dei cristiani in Egitto sotto Valeriano, con il titolo di a rationibus Augusti.[1]
Macriano partecipò alla spedizione di Valeriano contro i Sassanidi, nel 260, con il titolo di procurator arcae et praepositus annonae in expeditione Persica: era cioè controllore del tesoro dell'esercito. Secondo alcune fonti, Macriano tradì Valeriano, ma questa testimonianza è considerata falsa.[2] Dopo la cattura di Valeriano, Macriano, con il sostegno del prefetto del pretorio Ballista, fece eleggere i propri figli imperatori: le province orientali e l'Egitto riconobbero i due augusti, mentre il resto dell'impero rimase con Gallieno, che era in occidente. Allora I due Macriani, lasciato Quieto e Ballista in oriente, si mossero con l'esercito contro a Gallieno, ma furono sconfitti da Aureolo al confine tra Tracia e Illiria, e uccisi dai propri soldati.
[modifica] Note
- ^ Eusebio, 7.10.4-7.
- ^ Eusebio, 7.23.1. Ma la testimonianza è di Dionisio di Alessandria, il quale era molto ostile a Macriano, responsabile delle persecuzioni dei cristiani.
[modifica] Bibliografia
[modifica] Fonti primarie
- Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica
- Historia Augusta - Gallienus; Tyranni Triginta
[modifica] Fonti secondarie
[modifica] Altri progetti
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