Märklin
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La maggiore casa produttrice di modelli ferroviari al mondo.
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[modifica] La Storia
Märklin (MÄRKLIN o MAERKLIN in maiuscole) è un'azienda produttrice di giocattoli tedesca, fondata nel 1859. La Märklin, che ha sede a Göppingen (Germania) è il leader mondiale tra i costruttori di treni modello. Ha prodotto anche altri tipi di giocattoli, ma la produzione caratterizzante è sempre stata quella ferroviaria. Si è sempre distinta per l’originalità dei suoi modelli a prevalente o totale esecuzione in metallo e per il particolare funzionamento a corrente alternata anziché continua. Tra le prime ditte a produrre in scala HO (1:87), ha avuto ed ha in catalogo anche modelli in grandi scale: O (1:43) in passato, 1 (1:32) attualmente. Tra i prodotti una delle più piccole ferrovie modello, in scala Z (1:220) con scartamento 6mm. Tra le produzioni storiche, le costruzioni meccaniche (Il “meccano” in collaborazione con la Hornby) e l’autopista Märklin Sprint, negli anni settanta, che, probabilmente non ha avuto la fortuna commerciale che meritava. Fino agli anni sessanta sono stati prodotti automodelli in scala 1:43. Attualmente il gruppo produce anche modelli in CC in H0 con marchio TRIX ed in scala N (Minitrix). Nell'estate del 2007, inoltre, la Märklin ha acquistato la ditta LGB, produttrice di modelli ferroviari per uso da giardino. Circa 25 anni fa la Märklin ha introdotto il funzionamento digitale degli impianti e delle loco. Si è trattato di una rivoluzione che ha mutato radicalmente il mondo del modellismo ferroviario e che ha fatto sì che il vecchio mondo analogico risultasse in poco tempo obsoleto. L’analogico ha ancora oggi degli estimatori, ma l’orientamento di questi modellisti è sempre più collezionistico, mentre l’operatività dei plastici è oramai orientata in modo quasi totale al digitale. Plastici analogici rientrano in quello che oggi viene definito “vintage”.
Come altre ditte, la Märklin ha adottato strategie di contenimento dei costi, che stanno consentendo di continuare la produzione con spostamento di parte di questa in Cina, con grande scandalo dei puristi del marchio. Al momento la produzione di prestigio e l’assemblaggio finale rimangono negli stabilimenti europei, anche se non si sa fino a quando. L’impressione è che la strategie commerciale dell'azienda passi attraverso il contenimento dei costi e la ripresa della produzione in metallo, che, parzialmente abbandonata negli ultimi decenni del secolo scorso, era stata motivo di disaffezione dei vecchi modellisti. Attualmente la quota di penetrazione della Märklin nel mercato italiano non è alta per varie cause: l’unicità del sistema, che pur offrendo innegabili vantaggi, non è compatibile con la maggioranza della produzione di altre marche; i costi, mediamente più elevati di almeno il 30% per quanto attiene i rotabili da trazione, rispetto alle altra ditte; la scarsità di materiale “italiano” in catalogo, diretta conseguenza del basso interesse dimostrato dai modellisti nostrani per la produzione dell’azienda. In realtà, negli anni sessanta e settanta del secolo scorso Märklin era piuttosto diffusa tra i ragazzi, ma poi i costi e quanto sopra detto, oltre al dilagare dei giochi elettronici, hanno contribuito al restringimento del numero degli appassionati del marchio, che tuttavia, ad oggi, rappresentano uno “zoccolo duro” praticamente inattaccabile. Infatti, tali sono le caratteristiche peculiari del prodotto, che, una volta apprezzato per le sue doti indiscutibili, conquista la fedeltà del cliente. La diffidenza del modellista “medio” viene così compensata da una clientela esigente ma costante nel tempo e nel numero, anche se nei forum si iniziano ad incontrare entusiasti neofiti anche molto giovani, attratti in modo particolare dalle possibilità quasi infinite del sistema, perfettamente interfacciabile con PC e relativi programmi.
I modelli prodotti in scala H0 da Märklin si caratterizzano dall'utilizzo di un sistema di alimentazione in corrente alternata anziché in corrente continua: nei tradizionali sistemi in CC l'alimentazione viene prelevata da una delle rotaie, mentre la seconda rotaia fa da massa; invece, nel sistema Marklin entrambe le rotaie sono la massa (più correttamente il "neutro", trattandosi di corrente alternata), mentre la "fase" è data da una serie di punti di contatto in rilievo, posti tra le due rotaie (c.d. "terza rotaia"); i rotabili prendono la corrente dai punti di contatto tramite un pattino posto sotto la locomotiva.
I sistemi a 3 rotaie, rispetto ai sistemi a 2 rotaie, presentano principalmente 3 vantaggi:
- maggior affidabilità nella captazione della corrente; anche se una delle rotaie che conducono il "neutro" si interrompe, la circolazione non si ferma in quanto il circuito rimane comunque chiuso dall'altra rotaia.
- di norma le due rotaie del "neutro" sono elettricamente collegate tra loro; è però possibile isolarle tra loro, in modo da creare semplici binari che segnalano il passaggio del treno (c.d. binari di occupazione); interponendo tra le stesse una lampadina, p.es. è possibile segnalare che una tratta di binariom è occupata.
- è estremamente semplice creare cappi di ritorno. Un cappio di ritorno è un tracciato composto da un binario di ingresso/uscita che poi sfocia tramite uno scambio in un anello: il treno passa sul binario di ingresso, entra nel cappio, lo percorre, e poi esce sullo stesso binario utilizzato per l'ingresso. In un sistema a 2 rotaie è necessario provvedere a sezionare elettricamente il tracciato, in quanto se i binari che formano l'anello si reinnestassero così come sono nello scambio, provocherebbero un corto circuito, perché la rotaia positiva si congiungerebbe alla rotaia negativa dello scambio. In un sistema a tre rotaie questa complicazione non c'è.
[modifica] I Binari
Attualmente sono reperibili i seguenti binari:
- Binario M: si tratta di un binario dotato di massicciata in sfumature di marrone, completamente in metallo; nelle prime versioni, il conduttore centrale era costituito da una vera e propria rotaia (da qui il nome "terza rotaia"); successivamente fu sostituita da una serie di punti di contatto in rilievo, rendendo così il binario esteticamente migliore. I binari M sono usciti di produzione, ed attualmente possono essere trovati solo nel mercato dell'usato; sebbene possano essere utilizzati anche con materiale moderno (in particolar modo con i sistemi digitali di controllo dei treni), il loro uso è sconsigliato a causa di diversi problemi che possono dare con il materiale più recente, sia dal punto di vista di possibili deragliamenti, sia da quello della captazione della corrente (che sui sistemi digitali deve essere perfetta).
- Binario C: è il successore del binario M; è dotato di massicciata di plastica grigia, e di un sistema di aggancio facile ed elettricamente affidabile; è il binario ideale non solo per plastici fissi, ma anche per tracciati che debbano essere frequentemente smontati e rimontati. E' disponibile in varie curvature.
- Binario K: è un binario professionale, senza massicciata, solo con le rotaie, i punti di contatto e le traversine; esteticamente molto realistico, è adatto solo per plastici fissi; essendo, infatti, più fragile, potrebbe danneggiarsi in caso di frequenti smontaggi. E' disponibile in varie curvature; esiste anche in formato flessibile, ciò che consente di creare percorsi curvi "ad hoc".
[modifica] Il materiale rotabile
- Locomotori/Locomotive
La produzione attuale comprende locomotive e locomotori tedeschi (naturalmente) francesi, olandesi, svizzeri, austriaci, spagnoli, americani, svedesi, norvegesi, danesi e financo ungheresi, lussemburghesi e italiani. L’evoluzione ha comportato un crescente impiego di elettronica, che ha visto anche la collaborazione di Motorola. I motori, un tempo prodotti da Marklin in proprio, sono ora anche acquistati da ditte esterne, come la svizzera Maxon, leader mondiale nel mercato della apparecchiature di precisione elettromedicali. Sofisticati decoder e moduli sonori fanno si che le loco Marklin ora riproducano tutti i suoni con notevole realismo, e che siamo dotate di funzioni come lo sganciamento a distanza ed il controllo totale delle luci anteriori e posteriori. Il tutto in involucro di metallo, come ai tempi dei “giocattoli” degli anni ’50 del secolo scorso, ma con infiniti particolari, spesso anch’essi in metallo, rigorosamente applicati.
- Il materiale trainato
- Vagoni Passeggeri e Vagoni merci
Anche la produzione dei vagoni Märklin ha avuto, sino a pochi anni fa, come caratteristica principale, l’utilizzo del metallo. Opportunità commerciali hanno poi suggerito negli ultimi anni, per favorire la ricchezza di particolari, un sempre maggiore utilizzo della plastica. Tuttavia, sono solo da poco tempo uscite di produzione le vetture passeggeri di metallo, anacronisticamente lunghe 24 cm, che esercitano ancora oggi un notevole fascino sugli appassionati. Anche vetture passeggeri “corte” a due e tre assi sono state prodotte per decenni interamente in metallo. La richiesta di maggiori particolari, e probabilmente il maggior costo di realizzazione, ha indotto come detto ad abbandonarne la produzione, con notevole dispiacere di tanti amici di Märklin, che ne continuano le collezione, cercandole e pagandole a caro prezzo nel mercato dell’usato. La produzione complessiva delle carrozze passeggeri e dei carri merci è notevole. Alcuni esemplari raggiungono quotazioni superiori a quelle del materiale trainante, come ad esempio le carrozze del treno francese “Le capitole” o le carrozze italiane in genere. Anche alcuni carri merci degli anni 50 e 60 del secolo scorso hanno quotazioni ragguardevoli, superiori ai cento euro. Questo per non parlare dei modelli anteguerra, che superano anche 200 o 300 euro di quotazione.
[modifica] E, a proposito di quotazioni…
Come detto, alcuni rotabili Märklin hanno alto valore. Ma, naturalmente non sono moltissimi, anche se il valore generale non è poi così basso. Per farsi un’idea della produzione Märklin si può acquistare il catalogo storico (Koll’s preiskatalog) edito ogni anno, che elenca ed illustra la produzione Marklin dalle origini ad oggi. Il catalogo attribuisce anche delle quotazioni ai singoli modelli, ma tali dati sono da considerare meramente indicativi, in quanto il mercato italiano spunta dei prezzi significativamente più alti, in particolare per il raro materiale FFSS.
[modifica] Accessori
La Marklin ha sempre prodotto in proprio tutti gli accessori, e solo recentemente si è affidata a ditte esterne per i suoi prodotti a marchio. La nuova catenaria, prodotta da Viessmann ne è il principale esempio. I segnali sono stati recentemente arricchiti da una nuova gamma realistica a funzionamento digitale o tradizionale, che è attualmente in catalogo a fianco della vecchia gamma, in produzione da più di 40 anni. I vecchi segnali sono robustissimi, e, per quanto attiene a quelli ad ala, fedeli al prototipo. Funzionamento impeccabile, come per gli scambi, influenza sui treni, possibilità di comando manuale/automatico o entrambi. Nella gamma Marklin di accessori un posto particolare spetta a due oggetti che non possono mancare in un plastico che si rispetti: piattaforma girevole e gru. Due articoli leggendari, prodotti per decenni, che hanno caratterizzato e qualificato la produzione. La gru 7051 e la piattaforma 7189, corredata dal deposito locomotive, tutti e tre realizzati in metallo, sono ancora oggi contesissimi sul mercato, e sono ampiamente preferiti agli attuali modelli, realizzati anche in plastica.
[modifica] Sistemi di comando dei treni Märklin
[modifica] Sistema Analogico
Consiste in un trasformatore dotato di una manopola; ruotando la manopola viene variata la tensione inviata sulle rotaie (tra 4 e 16 volt circa), con conseguente variazione della velocità di marcia dei treni.
Il trasformatore analogico può essere usato per comandare sia locomotive analogiche, sia locomotive digitali (mentre non è possibile il contrario: una locomotiva analogica NON può marciare su un plastico a comando digitale).
Sul trasformatore è poi presente un interruttore che consente l'inversione di marcia dei treni; a differenza dei sistemi analogici in corrente continua, dove l'inversione di marcia è ottenuta tramite inversione della polarità della corrente, nel sistema Märklin l'inversione di marcia è ottenuta all'interno di ciascuna locomotiva: prememdo un apposito pulsante (o ruotando la manopola a sinistra oltre il fine-corsa), viene inviata sulle rotaie una sovratensione, che nelle locomotive analogiche fa scattare un relais interno alla locomotiva stessa, con conseguente inversione del senso di marcia; nelle locomotive digitali (che, si ripete, possono essere comandate anche da un sistema analogico), il decoder presente nella locomotiva rileva la sovratensione e inverte la marcia.
Il sistema analogico è il più semplice per comandare i treni, ma non è esente da complicazioni in caso di tracciati di una certa complessità; il principale svantaggio del sistema analogico è che un'azione sul trasformatore influenza TUTTI i treni presenti sul tracciato: in parole povere, girando il regolatore di velocità verso destra, tutti i treni accelerano; girandola verso sinistra, tutti i treni rallentano, e così via.
Per ovviare a questo problema, è possibile ricorrere ai c.d. sezionamenti del tracciato: i sezionamenti consistono nell'isolare elettricamente il tracciato in più sezioni, demandando il controllo di ciascuna sezione ad un diverso trasformatore; in questo modo, è possibile comandare indipendentemente più treni, sempre che si trovino in sezioni diverse.
[modifica] Märklin Delta
Si tratta di un sistema digitale entry-level di controllo dei treni, nato come semplificazione del sistema Märklin Digital di cui oltre; con esso è possibile comandare, sullo stesso tracciato e senza ricorrere a sezionamenti, fino a 4 locomotive indipendentemente l'una dall'altra (il che significa, in pratica, che mentre una locomotiva avanza a una certa velocità, un'altra può indietreggiare, un'altra ancora avanzare a velocità diversa, una quarta stare ferma, ecc.), ciò è reso possibile dalla presenza, nelle locomotive, di decoder digitali che ricevono ed interpretano i comandi inviati sul binario dalla stazione di controllo Delta.
Una locomotiva Delta può essere comandata da un trasformatore analogico, da una centrale Delta, o anche dalle più moderne centrali della serie Marklin Digital (6021 ecc.) o Marklin Systems (Mobile Station o Central Station).
Questo sistema non è più in produzione.
[modifica] Märklin Digital
Sistema di controllo digitale dei treni, che consente la gestione di un più elevato numero di locomotive rispetto al Delta; consente, inoltre, di comandare in digitale anche deviatoi (c.d. scambi), semafori ed apparati elettromagnetici in genere, semplificando in tal modo il cablaggio del plastico. Per il controllo del materiale si avvale delle centrali 6021, 6036, 6040 e 6043.
Non è più in produzione.
[modifica] Märklin Systems
E' l'ultima evoluzione dei sistemi di controllo digitale dei treni Märklin. Per il controllo del materiale si avvale di due tipologie di centraline:
- Mobile Station: centralina di controllo economica, consente di gestire le sole locomotive, fino ad un massimo di 10.
- Central Station: centralina di controllo evoluta, consente di gestire anche gli apparati elettromagnetici e gli itinerari; nella sua versione aggiornata (2007) è possibile anche interfacciarla con le centrali delle precedenti generazioni.
È il sistema attualmente in produzione, ed è perfettamente compatibile con i precedenti sistemi digitali.
[modifica] Plastico Modulare Marklinfan (PMM)
I soci del Marklinfan Club Italia hanno dato vita ad un plastico modulare. Poche e semplici regole permettono di assemblare plastici di notevoli dimensioni, assemblando i moduli dei partecipanti, provenienti da ogni parte d'Italia.
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale della Märklin
- Sito degli appassionati italiani della Märklin - "Marklinfan Club Italia"
- Forum degli appassionati italiani della Märklin - "3rotaie forum"
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Märklin