Lucio Emilio Paolo (console 50 a.C.)
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Lucio Emilio Lepido Paolo (vissuto nel I secolo a.C., latino: Lucius Aemilius Lepidus Paullus) fu un uomo politico romano, fratello di Marco Emilio Lepido (colui che stipulò il secondo triumvirato). Era figlio di Marco Emilio Lepido, console del 78 a.C.
Supportò Cicerone contro Catilina e non si alleò mai con Pompeo Magno. Venne eletto questore nel 59 a.C., edile nel 55 a.C. e console nel 50 a.C.
Durante il suo consolato venne corrotto da Giulio Cesare con del denaro per il supporto. Grazie anche a questi soldi fece costruire la basilica Emilia a Roma. Sempre per volere di Cesare fece costruire la basilica Giulia sulle rovine della basilica Sempronia.
Paolo si oppose al secondo triumvirato, e suo fratello ordinò di ucciderlo. Il giorno dell'esecuzione, i soldati gli concessero di fuggire. Paolo si unì a Marco Giunio Bruto ma, morto quest'ultimo suicida nel 42 a.C., venne perdonato è poté trascorrere gli ultimi anni di vita a Mileto.
La moglie di Paulo è ignota, mentre ebbe due figli. Il suo primo figlio, Lucio Emilio Lepido Paolo, fu console nel 34 a.C. e sposò Claudia Marcella Minore. Il suo secondo figlio, anch'egli chiamato Lucio Emilio Paolo, ricoprì la carica di censore e sposò una discendente di Pompeo, Cornelia Scipione.
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