Idmone
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Nella mitologia greca, Idmone, il veggente, figlio di Apollo e di Cirene, era uno degli Argonauti.
Indice |
[modifica] Il mito
[modifica] Nascita
Il divino Apollo prese con se la bella Cirene, regalandole una lunga vita e una terra, e in seguito la lasciò alle cure di certe ninfe del mirto. Qui ogni tanto il dio le faceva visita e lei procreò diversi figli fra cui Aristeo e Idmone.
Una versione minore riporta che suo padre fu Ares.
[modifica] Gli Argonauti
Giasone, invocando aiuto a tutti gli eroi del tempo, per la sua futura impresa, fu felice di annoverare fra il suo equipaggio il prode Idmone.
Nella città di Mariandine gli Argonauti furono ben accolti dal re locale. Il giorno dopo l’arrivo Idmone fu attaccato da un cinghiale infuriato sulle rive del fiume Lico, dove risiedeva pronto per attaccare chiunque si fosse avvicinato. Nello scontro il veggente venne ferito ad una gamba, colpito dalle zanne della bestia. Ida, un altro Argonauta subito accorse a prestargli aiuto, ma non potendo fermare l’emorragia, Idmone morì dissanguato. Gli argonauti piansero la sua scomparsa per tre giorni consecutivi. In seguito affianco al suo tumulo, ne innalzarono un altro, per Tifide.
[modifica] Progenie
Idmone ebbe un figlio, Testore, eroe all’epoca della guerra di Troia.
[modifica] Significati
Il nome Idmone significa “che sa”, farebbe presupporre che gli sia dedicato un santuario oracolare, lo stesso Apollonio Rodio lo definisce più volte veggente.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Fonti
- Igino, Fabula 14
- Omero, Illiade
- Pseudo-Apollonio Rodio, Libro II
- Apollodoro, Libro III
- Diodoro Siculo, Libro IV
- Pausania, Libro IX
[modifica] Letteratura secondaria
- Robert Graves, I miti greci
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Idmone
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