Henri de Régnier
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Henri-Francois-Joseph de Régnier (Honfleur, 28 dicembre 1864 – Parigi, 23 maggio 1936) è stato uno scrittore e poeta francese, tra i fondatori del simbolismo e del verso libero.
Nato in una famiglia normanna, Henri de Régnier, dopo aver frequentato il collège Stanislas (dove era suo compagno di classe Viélé Griffin, in seguito suo prezioso amico), studiò legge con la prospettiva di entrare nella diplomazia. ma la sua vocazione erano le lettere: già a 14 anni compone versi, alcuni dei quali saranno poi pubblicati sulla rivista Lutèce.
Ammiratore di Mallarmé, era uno degli abituali frequentatori dei suoi martedì, dove conobbe altri scrittori. Lettore accanito, fu influenzato, più che dai suoi contemporanei (anche se l'importanza di Leconte de Lisle e di Josè -Maria de Heredia è considerevole) dai saggisti e dai memorialisti dei secoli passati, soprattutto di quelli che vissero nel XVII e nel XVIII secolo. Si sposò nel 1896 con la figlia di Heredia, Marie, scrittrice lei pure, sotto lo pseudonimo di Gérard d'Houville. Tuttavia pare che non si sia trattato di un matrimonio moolto felice: i tradimenti della mogli furono frequenti e fu famosa la sua relazione con Pierre Louys, uno dei migliori amici del marito.
Ma la sua opera letteraria non fu toccata che leggermente dalla vita privata: i suoi romanzi sono leggeri e freschi abbozzi di vita, pieni di brio e d'ironia. Forse per questo, acquistò fama fin dal 1889, anno di pubblicazione della sua prima raccolta, Poèmes anciens et romanesques (1889).
I suoi numerosi volumi di poesia – Tel qu’en songe (1892), Aréthuse (1895), Les Jeux rustiques et divins (1897), Les Médailles d’argile (1900), La Cité des eaux (1902), La Sandale ailée (1905), Le Miroir des heures (1910) – restano fedeli all'ideale classico, ma presentano una più grande libertà formale.
Scrisse anche dei racconti (Contes à soi même, del 1893) e dei romanzi, tra cui spicca La Double maîtresse (1900), romanzo freudiano ante litteram. Bisogna anche citare Le Bon plaisir (1902), Le Mariage de minuit (1903), Les Vacances d’un jeune homme sage (1903), Les Rencontres de M. de Bréot (1904), Le Passé vivant (1905), La Peur de l’amour (1907), La Flambée (1909), La Pécheresse (1920), L’Escapade (1925), ecc. Henri de Régnier aveva una predilezione per il XVIII secolo, in cui attingeva i suoi soggetti, a volte scabrosi, e di cui pasticciava sovente lo stile.
Critico letterario, collaborò a lungo con diverse riviste dell'epoca.
