Harald III di Norvegia

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Harald III Sigurdsson (1015 - 25 settembre 1066), in seguito noto come Harald Hardråde, fu re di Norvegia dal 1047 al 1066. Molti dettagli della sua vita e del suo regno sono contenuti nel Heimskringla. Nella cultura di lingua anglosassone è noto come Harald Hardrada ed è ricordato per la sua invasione dell'Inghilterra nel 1066.

Indice 1 Gioventù 2 Il periodo al servizio dell'Impero bizantino 3 Il ritorno in Norvegia 4 L'invasione dell'Inghilterra 5 Fonti

[modifica] Gioventù

Nato nel 1015, Harald era figlio di Harald Grenske, bisnipote di Harald I Bellachioma e di Åsta Gudbrandsdatter; suo fratello maggiore era Olaf II di Norvegia. Quando Harald aveva solo quindici anni re Olaf venne ucciso mentre difendeva la sua corona da re Canuto il Grande nella battaglia di Stiklestad del 1030. Anche Harald prese parte alla battaglia e, sebbene gravemente ferito, poté fuggire e lasciare la Norvegia in esilio. Egli riuscì a radunare una banda di guerrieri, anch'essi esuli, come conseguenza della morte di suo padre e con essi raggiunse il territorio dei Rus di Kiev nel 1031, servendo nell'esercito di Yaroslav I il Saggio, sovrano di Rus. Si suppone che Harald abbia preso parte alla campagna di Yaroslav contro i Polacchi e fosse stato nominato comandante aggiunto delle forze di difesa.

[modifica] Il periodo al servizio dell'Impero bizantino

Alcuni anni dopo l'approdo di Harald e dei suoi uomini nella terra di Rus, il gruppo si spostò nel cuore dell' Impero bizantino, dirigendosi a Costantinopoli, sua capitale. A quel tempo l'Impero Bizantino era il regno più ricco dell'Europa Medievale e del Medio Oriente. Harald ed i suoi uomini presto entrarono al servizio di questa grande potenza, unendosi all'esercito mercenario d'élite noto come Guardia Variaga. Harald si fece presto onore all'interno di questo corpo militare diventandone a breve il leader indiscusso, al punto da poter decidere autonomamente le missioni in guerra. L'esercito di Harald ottenne molte vittorie in Nord Africa, Siria e Sicilia, dove riuscirono a mettere sotto assedio diverse fortezze seppur privi di grandi strategie militari.

[modifica] Il ritorno in Norvegia

Utilizzando le enormi ricchezze raccolte dai suoi bottini di guerra, Harald fece ritorno in Norvegia nel 1045. Harald portò con sé un gran numero di uomini diventando subito una reale minaccia per il sovrano di allora, Magnus I di Norvegia, figlio di Olaf II e nipote di Harald, tornato dall'esilio nel 1035 per reclamare il trono di suo padre dopo la morte di Canuto il Grande.

Magnus accettò di condividere il potere con Harald ed i due divennero entrambi regnanti di Norvegia. Appena un anno dopo Magnus morì, e sorsero diverse speculazioni sulla misteriosa morte di suo nipote e della possibile presenza di un complotto di Harald per diventare l'unico sovrano di Norvegia.

[modifica] L'invasione dell'Inghilterra

Harald venne ucciso nella battaglia di Stamford Bridge, poco lontano dalla città inglese di York, il 25 settembre 1066 combattendo contro le forze di Harold II d'Inghilterra.

Il sovrano norvegese era giunto in Inghilterra con l'intenzione di reclamare il trono inglese in forza di un supposto patto stretto tra Magnus e re Hartacanuto secondo la quale se uno dei due fosse morto senza eredi l'altro sarebbe diventato sovrano di Norvegia e d'Inghilterra. Harald sbarcò sulle coste inglesi con un esercito di 15.000 uomini ed ottenne una prima vittoria il 20 settembre 1066 nella battaglia di Fulford a due miglia a sud di York, ma in seguito il suo esercito venne sconfitto a Stamford Bridge.

[modifica] Fonti

• Sawyer, P.H. (1994).Kings and Vikings. pag. 118-20, 146-47. Barnes and Noble Books, New York.
• Sturluson, Snorri (2005). King Harald's Saga (Part of the Heimskringla). pgs 45, 46, 47. Penguin Classics

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