Glicocalice
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Il Glicocalice è una struttura extracellulare che ricopre la superficie esterna dei tessuti, una "guaina" che si trova principalmente nelgli epiteli.
[modifica] Struttura
Al microscopio elettronico appare come una "polverina" granulare (sottile e non compatta) che ricopre completamente la parte superiore del tessuto, insinuandosi tra un microvillo e l'altro (laddove sono presenti i microvilli) e andando a occupare anche lo spazio di circa 20 nm che intercorre quasi sempre tra una cellula e l'altra. In alcuni tessuti è possibile notare una zona amorfa di circa 20 nm di spessore, che è direttamente in contatto con le teste fosfolipidiche e le proteine di membrana e una zona esterna, molto sottile, di aspetto più ordinato.
[modifica] Composizione
In superficie (zona esterna) è composto prevalentemente da GAG, mentre in profondità (zona amorfa) sono presenti molte glicoproteine (da qui il nome "Glicocalice"). Vi sono inoltre numerosi GAG che vanno a coniugarsi con proteine (formando proteoglicani) o lipidi (formando glicolipidi).
[modifica] Funzioni
Non si conoscono bene le funzioni del glicocalice. Osservazioni ed esperimenti hanno portato alle seguenti ipotesi:
- Protegge la cellula da sollecitazioni meccaniche
- Filtra le sostanze che devono entrare nelle cellule, impedendo ad agenti nocivi di penetrare nel plasmalemma
- Favorisce l'assorbimento di metaboliti
- Favorisce l'adesione cellulare
- È sede di catalisi enzimatica, grazie alla quale la cellula riconosce sé stessa e l'ambiente circostante, stringendo poi legami con le sue simili e utilizzando l'ambiente a suo vantaggio.