Giustina (imperatrice)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giustina (morta nel 388) fu la seconda moglie dell'imperatore romano Valentiniano I e la madre del futuro imperatore Valentiniano II, oltre che di Galla, Grata e Giusta.
[modifica] Vita
Figlia di Giusto, governatore di Picenum sotto Costanzo II, Giustina fu dapprima la moglie dell'usurpatore Magnenzio (morto nel 353). Valentiniano, dopo aver ripudiato la prima moglie Marina Severa, sposò la ventenne Giustina, non più tardi del 370. Lei divenne così la matrigna del futuro imperatore Graziano. Durante il regno di Graziano, Giustina visse a Sirmio, ma durante il regno di suo figlio (che salì al potere all'età di quattro anni) lei governò a tutti gli effetti in sua vece, trasferendosi a Milano.
Per molti anni Giustina, di fede ariana, ebbe vari scontri con Aurelio Ambrogio, vescovo di Milano dal 374, ma alla fine fu il vescovo cattolico a prevalere.
Nell'estate del 387, Giustina, insieme al figlio, fuggì a Salonicco per chiedere aiuto a Teodosio I, contro l'usurpatore Massimo che stava per scendere in Italia. Il cattolicissimo Teodosio accettò di aiutare Giustina a patto che questa e i suoi figli si fossero convertiti al cattolicesimo. Giustina, per cercare di conservare l'impero al figlio Valentianano II, fu costretta ad accettare e, dopo aver ricevuto una flotta da Teodosio, salpò per l'Italia. Durante il viaggio, però, Giustina morì, e da li a poco la stessa sorte tocco al figlio, che venne assassinato.
[modifica] Bibliografia
- Camphausen, Hans v., 1929. Ambrosius von Mailand als Kirchenpolitiker. Berlin/Leipzig.
- Homes Dudden, A., 1935. The Life and Times of St. Ambrose. Oxford.
- Jones, A. H. M. et al., 1971. The Prosopographie of the Later Roman Empire I.. Cambridge.
- Meslin, Michael, 1967. Les ariens d'occident, pp 335-430. Paris.
