Giuramento di Fëanor
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« Quindi Fëanor pronunciò un terribile giuramento. I suoi sette figli balzarono pronti al suo fianco, e insieme fecero identica promessa, e rosse come sangue balenarono le loro spade sguainate al lume delle torce. » | |
Nell'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien, Arda, il Giuramento di Fëanor è un giuramento pronunciato da Fëanor e dai suoi sette figli in seguito al momento in cui Morgoth rubò i Silmaril. Nella Prima Era, questo giuramento è stato la più grande causa delle dispute e dei dissapori tra i Noldor.
[modifica] Il giuramento
Dopo aver appreso della morte del padre per mano di Morgoth, Fëanor ritornò a Tirion, infrangendo l'esilio che gli era stato imposto dai Valar. Qui tenne un discorso appassionato, che convinse la maggior parte dei Noldor a seguirlo nella Terra di Mezzo per lottare contro Morgoth al fine di riconquistare i Silmaril e vendicare Finwë.
Alla fine del discorso, ancora ubriaco di rabbia, Fëanor fece un terribile giuramento, insieme ai figli:
« Un giuramento, fecero, che nessuno oserebbe infrangere e e nessuno dovrebbe fare, e fu per il nome di Ilúvatar, invocando su sé stessi il Buio Eterno se non l'avessero mantenuto; e Manwë chiamarono a testimone, e Varda, e il sacro monte di Taniquetil, giurando di perseguire con vendette e odio, sino ai termini del Mondo, Vala, Demone, Elfo o Uomo ancora non nato e ogni creatura grande o piccola, buona o cattiva che il tempo avrebbe gettato nella successione dei giorni, la quale osasse prendere, tenere o conservare un Silmaril di loro proprietà. » | |
[modifica] Le conseguenze
Il giuramento che imponeva a Fëanor l'immediato ritorno alla Terra di Mezzo ebbe come prima conseguenza il Fratricidio di Alqualondë ai porti dei Teleri. Fëanor morì poco dopo il suo arrivo nel Beleriand, ma i rimanenti contraenti del giuramento, i suoi figli, vi vissero in relativa armonia con gli altri Elfi.
Per la maggior parte della Prima Era il giuramento tenne uniti i figli di Fëanor nella causa comune di sconfiggere Morgoth e recuperare i gioielli. A questo proposito Thingol commentò:
« [...] dunque si può contare in pieno su di loro come alleati contro Morgoth, con il quale non è neppure da pensare che scendano a patti. » | |
Tuttavia, le nefaste conseguenze del giuramento divennero palesi quando il mortale Beren e la principessa elfica Lúthien del Doriath recuperarono uno dei gioielli dalla corona di Morgoth: intanto nella loro impresa furono ostacolati in ogni modo da Celegorm e Curufin; ed in seguito, quando il loro figlio Dior ereditò la gemma, la presenza del Silmaril nel Doriath risvegliò il giuramento e così i figli di Fëanor attaccarono la patria dei Sindar, uccidendo Dior e saccheggiandone la reggia, commettendo così il secondo fratricidio tra elfi.
Ma il Silmaril scampò alla distruzione del Doriath e sfuggì loro, e solo più tardi essi seppero che era in possesso di Elwing figlia di Dior, che dimorava presso le foci del fiume Sirion insieme agli esuli del Doriath e della città di Gondolin. Ancora essi reclamarono la gemma e, di fronte ad un secco rifiuto, attaccarono, commettendo il terzo e più terribile fratricidio. Di nuovo, non riuscirono ad impadronirsi del Silmaril, che fu portato da Eärendil prima nell'Ovest e poi salì in cielo, diventando così irraggiungibile.
[modifica] La fine
Rimasero però i due Silmaril nella corona di Morgoth, cosicché, al termine della Guerra d'Ira i due figli di Fëanor superstiti, Maedhros e Maglor (gli altri cinque erano periti tutti), rubarono i due Silmaril dall'accampamento delle vittoriose armate dell'Ovest, e se li spartirono.
Purtroppo per loro, per via delle terribili azioni commesse dai fratelli nel ritornare in possesso dei gioielli, essi non riuscirono a maneggiarli senza rimanere ustionati, sicché si accorsero che il loro diritto al possesso era decaduto.
Pazzo dal dolore e dall'angoscia, Maedhros si gettò insieme al suo Silmaril in una voragine del terreno. Maglor dal canto suo scaraventò il suo Silmaril in mare aperto e non fece più ritorno presso il suo popolo, vagabondando presso la costa e rimpiangendo la perdita del gioiello.
[modifica] Testi del giuramento
[modifica] Testo originale (ultima versione)
(EN)
« Be he foe or friend, be he foul or clean,
brood of Morgoth or bright Vala, |
(IT)
« Che sia amico o nemico, dannato o innocente,
progenie di Morgoth o luminoso Vala, |
(Il giuramento di Fëanor, da Il Silmarillion)
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[modifica] Altre versioni del testo del giuramento
Tolkien scrisse almeno altre tre versioni del giuramento oltre a quella definitiva già proposta; tuttavia esse non sono ancora state pubblicate in lingua italiana in quanto parte di The History of Middle Earth. Queste tre versioni si trovano nel terzo volume, I Lai del Beleriand.
[modifica] In versi alliterativi (circa 1918 - 1920)
Versione scritta in versi allitterativi, basati cioè sull'allitterazione e non su altri artifici stilistici come la rima. Un esempio di questa struttura può essere reperito nell'antico poema anglosassone Beowulf.
« Be he friend or foe or foul offspring of Morgoth Bauglir, be he mortal dark |
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(Capitolo 2, "Poemi presto abbandonati"; Il viaggio dei Noldor da Valinor, versi 132-141.[2])
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[modifica] In rima baciata (circa 1928)
« Be he friend or foe or seed defiled of Morgoth Bauglir, or mortal child |
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(Capitolo 3, "Il Lai di Leithian". Canto VI, versi 1628-1643.)
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Più tardi Celegorm figlio di Fëanor riscrive il giuramento in una forma differente:
« Be he friend or foe, or demon wild of Morgoth, Elf, or mortal child |
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(Capitolo 3, "Il Lai di Leithian". Canto VI, versi 1848-1857.)
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[modifica] Note
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) http://www.elvish.org/gwaith/mrezac.htm - Il testo dell'ultima versione in poesia del giuramento, tradotto in Quenya da Milan Rezac.
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