Frank A.Perret
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Frank Alvord Perret (Philadelphia, 1867 – New York, 12 gennaio 1943) è stato un ingegnere, inventore e vulcanologo statunitense.
[modifica] Biografia
Nato a Philadelphia da famiglia agiata, sin da piccolo provò interesse per le scienze, compiendo così studi di ingegneria e laureandosi molto presto. Affascinato dagli sviluppi dell'allora nascente energia elettrica, mise a punto e brevettò, intorno al 1895, un modello di motore elettrico per le industrie che da lui prese il nome, e che gli diede grande fama. Sempre con l'elettricità, fabbricò un primo modello di auto elettrica, i cui esiti, però, non furono soddisfacenti.
A causa del ritmo di lavoro che s'era autoimposto, Perret nel 1904 ebbe un completo crollo nervoso; come conseguenza, lasciò l'America per l'Europa e, dopo aver girato a lungo, si stabilì a Napoli. Nella città delle Sirene conobbe il professor Raffaele Matteucci, allora direttore dell'Osservatorio Vesuviano, che lo convinse a diventare suo assistente; Perret così cominciò ad interessarsi vivamente di vulcanologia, e poté assistere all'eruzione del Vesuvio del 1906, durante la quale redasse un numero infinito di appunti, scattò molte foto e prestò soccorso alle popolazioni inermi, guadagnandosi così una menzione speciale da parte del re.
Dopo l'evento, capì che la vulcanologia era la sua vera strada. Si stabilì a Napoli per i 15 anni successivi, ma non smise di viaggiare: nel 1910 seguì un'eruzione dell' Etna e studiò le Isole Eolie, nel 1911 fu alle Hawaii dove fondò l'Osservatorio vulcanologico sulla caldera del Kilauea; fu poi in Giappone per l'eruzione del Sakurajima, ed infine in Martinica per l'eruzione del Monte Pelèe nel 1929-1932, dove prestò soccorso alla popolazione come in Italia, ed in seguito alla quale fondò un Osservatorio anche lì (nel 1937 riceverà la cittadinanza onoraria dell'isola, ed in suo onore verrà festeggiato un "Frank Perret Day").
Malato gravemente al cuore già da tempo, Perret tornò definitivamente in America nel 1940, per morirvi d'infarto due anni e mezzo dopo.