Farmacodinamica
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La farmacodinamica è lo studio degli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci sull'organismo, ed il loro meccanismo d'azione. La farmacocinetica, al contrario, studia gli effetti che i processi dell'organismo hanno sul farmaco (assorbimento, distribuzione, metabolismo, eliminazione).
In particolare, la farmacodinamica studia l'interazione tra farmaci e recettori. Un farmaco ha due principali tipi di interazione con un recettore, potendo agire da agonista, se attiva il recettore e la risposta biochimico-metabolica ad esso connessa, o antagonista se blocca il recettore, non permettendo al ligando endogeno la sua attivazione. L'interazione di un farmaco e del suo recettore è regolata da leggi chimiche molto simili a quelle dell'enzimologia, come per esempio la legge di Michaelis-Menten.
La farmacodinamica studia anche le interazioni tra farmaci rispetto al loro meccanismo d'azione ed alla loro affinità per un recettore. In particolare, è bene ricordare che un farmaco può legarsi al recettore in maniera reversibile, e quindi competitiva con altri farmaci affini allo stesso recettore, o in maniera irreversibile con un legame non-competitivo.
Altri concetti importanti in farmacodinamica sono:
- la potenza di un farmaco, ossia la capacità di indurre un effetto con una certa dose;
- l'efficacia di un farmaco, ossia l'entità massima dell'effetto che il farmaco può indurre;
- la EC50 di un farmaco, ovvero la concentrazione di farmaco che genera un effetto pari al 50% dell'efficacia.