Faidherbia albida
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Faidherbia albida |
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Faidherbia albida |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||||
Faidherbia albida (Delile) |
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La Faidherbia albida è una specie di Faidherbia nativa dell'Africa e del Medio Oriente, e in seguito diffusasi in Asia fino a India e Pakistan. In passato era classificata nel genere Acacia, con denominazione binomiale Acacia albida.
Indice |
[modifica] Descrizione
Come le acacie, la F. albida è un albero spinoso. Può raggiungere i 30 m di altezza e i 2 m di diametro del tronco. Ha radici che possono penetrare nel suolo fino a grandi profondità, grazie alle quali riesce a sopravvivere a periodi di siccità; vive in aree con precipitazioni comprese fra i 250 e i 600 mm.
[modifica] Utilizzo
Nel Sahel, la F. albida svolge un ruolo determinante per l'apicoltura, perché i suoi fiori sbocciano all'inizio della stagione delle piogge, quando la maggior parte delle altre piante locali non sono fiorite.[1] In molti luoghi i frutti sono usati come foraggio per il bestiame, e in Nigeria sono il principale nutrimento dei dromedari. Il legno è un buon combustibile, e viene usato anche per costruire canoe e pestelli.[2] La corteccia o suoi estratti hanno anche applicazioni mediche, in particolare nella cura delle infezioni del tratto respiratorio, della malaria, della febbre e del mal di denti. Un estratto della corteccia serve anche per trattare le infezioni oftalmiche degli animali da allevamento.
[modifica] Curiosità
La F. albida è la pianta ufficiale della città di Segou, nel Mali. Nella lingua locale, il bambara, viene chiamata balanzan. Secondo una leggenda locale, a Segou ci sono 4.445 alberi di F. albida, uno dei quali è il misterioso "albero mancante", che nessuno sa dove si trovi.
[modifica] Note
[modifica] Altri progetti
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