Ex libris
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Con la locuzione Ex libris (che in latino sta per "dai libri") ci si riferisce ad una etichetta, solitamente ornata di figure e motti, che si applica su un libro per indicarne il proprietario. Può fungere anche come contrassegno apposto nella parte interna della prima pagina di copertina dei volumi catalogati in una biblioteca privata. L'etichettatura può essere cartacea, in materiali pregiati quali cuoio o pergamena, o sotto forma di timbro, in questo caso, a inchiostro, a lacca, a fuoco od altro.
Ha assunto spesso forme pregevoli che ne hanno fatto oggetto di collezione. Infatti, sovente il termine viene usato nell'ambito del collezionismo.
Una originale forma contemporanea di ex libris è quella adottata per identificare i testi appartenenti ai circuiti di Bookcrossing. Formalmente analogo ad un classico ex-libris, identifica il proprietario, in questo caso collettivo, ed il riferimento di catalogo di una immensa biblioteca mondiale.
Ragguardevole rimane la raccolta del British Museum con circa centomila esemplari mentre a Milano è famosa la collezione di Achille Bertarelli.
Da menzionare è anche la collezione di Mario de Filippis di Arezzo, con 130 000 pezzi (di cui oltre 13 000 a suo nome) realizzati da artisti di tutto il mondo con ogni tecnica conosciuta. È stato presente per molti anni nel volume italiano del Guinness dei primati.
Indice |
[modifica] Bibliografia
- Achille Bertarelli. Gli ex-libris italiani. Milano, Hoepli, 1902.
- Alberto Conforti. Ex libris. Idea Libri.
- Maurizio Orlandi (a cura di). Il Guinnes dei primati 1994. 1a ed. Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1993. ISBN 88-04-37412-8
[modifica] Voci correlate
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