Enzo Melandri
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Enzo Melandri (Genova, 1926 – Faenza, 1993) è stato un filosofo italiano.
[modifica] Biografia
Laureatosi nel 1958 all'Università di Bologna, è lettore di italiano sino al 1961 presso l'Università di Kiel in Germania. Ha insegnato filosofia in diversi atenei italiani (Lecce, Trieste e Bologna) tra il 1962 e il 1993, anno della sua scomparsa.
Sul versante dell’attività parallela a quella universitaria, collabora a lungo – fin dalla fine degli anni Cinquanta – con la casa editrice Il Mulino, per la quale effettua traduzioni e curatele di numerosi volumi, pubblicando con essa alcuni dei suoi più importanti lavori. Nel 1979 istituisce un gruppo interdisciplinare di studi leibniziani, in seguito affiliato col nome di “Sodalitas Leibnitiana” alla Leibniz-Gesellschaft di Hannover. Collabora attivamente, negli anni Ottanta, alle attività del Centro di studi per la filosofia mitteleuropea (con sede a Trento); partecipa nel 1982 alla realizzazione di “Topoi”, rivista internazionale di filosofia. Sempre in quegli anni dà vita agli Annali dell’Istituto di discipline filosofiche dell’Università di Bologna, poi trasformatisi – a partire dal 1991 – nella rivista semestrale “Discipline filosofiche”, di cui è il primo direttore.
È autore, tra gli altri testi, de La linea e il circolo, definito da Giorgio Agamben come "un capolavoro della filosofia europea del novecento".
[modifica] Opere
- La linea e il circolo. Studio logico-filosofico sull'analogia, Quodlibet 2004
- Contro il simbolico. Dieci lezioni di filosofia, Quodlibet 2007