Dora Mpakoyannis
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Dora Mpakoyannis (In greco: Ντόρα Μπακογιάννη, nata Theodora Mitsotakis) (Maggio 1954) è un esponente politico greco militante nelle file del partito di Nea Dimokratia. Attualmente (anno 2008) ricopre la carica di Ministro degli esteri. In passato è stata sindaco della città di Atene.
[modifica] Carriera scolastica
Dora Mpakoyannis ha iniziato i suoi studi primari alla scuola tedesca di Atene e ha conseguito il diploma presso la scuola tedesca di Parigi, città dove si era rifugiata la sua famiglia dopo il colpo di stato dell'aprile 1967 che instaurò la dittatura militare in Grecia. Dopo la caduta del regime (1974) fece rientro in patria, laureandosi in giurisprudenza nel 1976, dopo aver frequentato i corsi presso l'Università Kapodistria di Atene. Durante l'esilio ebbe modo di seguire corsi in scienze politiche e scienza delle comunicazioni presso l'Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera. Parla correttamente tre lingue: Inglese, francese e tedesco.
[modifica] Vita privata
Dora Mpakoyannis è la maggiore dei quattro figli di Costantino Mitsotakis, 1° ministro di Grecia dal 1990 al 1993 e di Marika Giannakou. Nel 1974 si unì in matrimonio con il giornalista e uomo politico Pavlos Mpakoyannis, dando alla luce due figli: Alexia e Kostas. Il 26 settembre 1989 il marito Pavlos che era stato nominato portavoce del governo perì in un agguato tesogli dalla formazione terroristica "17 Novembre". Dora Mpakoyannis convolò a nuove nozze nel 1998 con l'imprenditore Isidoros Kouvelos ma ha preferito conservare il cognome del 1° marito, avvalendosi di un diritto sancito dalla legge greca.
[modifica] Carriera politica
Alle elezioni del 1989 Dora Mpakoyannis conquistò il seggio parlamentare del dipartimento di Evrytania che era stato del defunto marito. Dopo aver vinto anche le successive elezioni del 1990 fu nominata dal padre sottosegretario di governo. Dal settembre 1991 all'agosto 1992 espletò anche la funzione di segretario generale per gli affari internazionali del partito di Nuova Democrazia. Quattro mesi più tardi il Costantino Mitsotakis le affidò il dicastero della Cultura, carica che mantenne fino alla successive elezione del 1993, vinte dal partito avversario PaSoK. Suo successore al ministero fu Melina Merkouri.
