Domenico Conte
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Domenico Conte nacque a Pozzuoli il 19.1.1924 .
Portiere della Puteolana nel dopoguerra, dopo una breve parentesi nell'Angri 1946-47, ritornò definitivamente a Pozzuoli tra i suoi Diavoli Rossi, dove giocò anche da centravanti. Anche in campo politico è stato un simbolo e un fermo punto di riferimento per i puteolani che gli dimostrarono la loro stima e fiducia allorché nel 1952, a soli 28 anni, divenne il più giovane sindaco di Pozzuoli e successivamente il più grande giovane allenatore della sua Puteolana. Nel 1964 fu rieletto sindaco e un ano prima condusse i Diavoli Rossi in serie D (ex IV serie). Nel 1976 fu eletto sindaco per la terza volta. In precedenza, nel 1968 e nel 1972, fu deputato al parlamento dove s'impegno molto per la relazione della legge n. 475 sul bradisismo di Pozzuoli del marzo 1970.
Conte allenò la Puteolana per circa 11 campionati, stabilendo il record di allenatore con più presenze, frutto anche della sua esperienza di professore di educazione fisica. Si iscrisse al P.C.I.. nel 1943 e per la sua irruenza politica, derivata anche dal suo fisico atletico, divenne un fervente trascinatore di folle e d un grande conduttore sportivo.
Conte fu il personaggio sportivo puteolano più presente nel calcio flegreo del dopoguerra: da giocatore, durante la rinascita sportiva, dal 1944 al 1954; da dirigente e allenatore per altri quindici anni circa. Nel 1974-75, quando era parlamentare comunista per la seconda volta, allenò la Puteolana nelle ultime partite del campionato, subentrando a Francesco Fiore, il quale ricopriva il doppio incarico di presidente e allenatore dopo l'esonero di Nicola D'Alessio.
Conte è stato forse il primo parlamentare ed allenatore semiprofessionista d'Italia, antesignano di Gianni Rivera; è stato comunque uno dei pochi in Italia, se non l'unico, ad aver ricoperto allo stesso tempo l'incarico di Sindaco, allenatore e deputato, sia pure per poche partite, nelle quali era spesso costretto a tirare fuori il tesserino di parlamentare per ottenere dalla forza pubblica, sui campi avversari più turbolenti, l'incolumità alla sua persona.
Scomparì a soli 57 anni ne il 3.9.1981, lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia, nella politica e nello sport, per il quale rappresentò il primo punto di rivalsa sociale del mondo operaio flegreo che si immedesimava particolarmente nel calcio e nella classica bandiera rossa della storica Puteolana
