Disturbo di personalità
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In psichiatria il disturbo di personalità riguarda gli individui i cui tratti di personalità sono disadattivi in modo pervasivo, inflessibile e permanente, e causano una condizione di disagio clinicamente significativa. In genere i sintomi dei disturbi di personalità sono egosintonici e alloplastici.
Si ha una frequente comparsa dei disturbi di personalità durante l' adolescenza, ma tali disturbi presentano delle differenze, talvolta significative, rispetto agli adulti.
La definizione di disturbo di personalità compare per la prima volta nel DSM-IV, sebbene i disturbi di personalità siano stati descritti in un asse specifico (II asse) nel DSM III. Un disturbo di personalità è definito come un modello abituale di esperienza o comportamento che si discosta notevolmente dalla cultura a cui l' individuo appartiene e si manifesta in almeno due delle seguenti aree: esperienza cognitiva, affettiva, funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi (comportamentale). Ormai è sorpassato definire il disturbo di personalità un "disturbo". Esso come la personalità detta "normale" si forma dai primi anni di vita fino all'età adulta, è quindi appunto di una tipologia o un modello di personalità che bisogna parlare. es. tipo di personalità istrionica, o modello di personalità istrionica. (questo perché non si tratta di una personalità "normale" che ad un certo punto viene e diventa disturbata, ma una personalità che per diversi fattori, ambientali, biologici, traumatici ecc. Si forma con schemi e modelli disadattivi)
Il pattern deve presentarsi in un' ampia gamma di situazioni sociali e comportare una condizione di disagio personale, sociale, lavorativo clinicamente significativa.
Insorge nella prima metà della vita adulta ma può essere visibile già nell'infanzia, è stabile nel tempo, presenta un carattere inflessibile e pervasivo nelle diverse aree della vita e comporta conseguenze in termini di sofferenza soggettiva e di limitazioni a relazioni e lavoro (Ammaniti, 2002; APA, 1995).
Indice |
[modifica] Classificazione dei disturbi di personalità (DSM IV)
Secondo la quarta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder (DSM IV) dell'Associazione degli Psichiatri Americani (APA), vi sono tre gruppi principali in cui si possono classificare i disturbi di personalità:
[modifica] Gruppo A
- Disturbo paranoide di personalità
- Disturbo schizoide di personalità
- Disturbo schizotipico di personalità
[modifica] Gruppo B
- Disturbo antisociale di personalità
- Disturbo borderline di personalità
- Disturbo istrionico di personalità
- Disturbo narcisistico di personalità
[modifica] Gruppo C
- Disturbo evitante di personalità
- Disturbo dipendente di personalità
- Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
- Disturbo di personalità non altrimenti specificato (NAS)
I disturbi di personalità si distinguono per semplicità in tre grandi gruppi ("cluster") A, B e C, in base ad analogie puramente descrittive, cioè non teoriche né eziologiche.
Il gruppo A - che include i disturbi di personalità paranoide, schizoide e schizotipico - sono individui che più spesso appaiono strani o eccentrici.
Il gruppo B sono individui la cui personalità appare amplificativa, emotiva o imprevedibile, comprende i disturbi di personalità antisociale, borderline, istrionico e narcisistico.
Il gruppo C comprende i disturbi di personalità evitante, dipendente ed ossessivo compulsivo. Gli individui con questi disturbi appaiono spesso ansiosi o paurosi.
[modifica] Bibliografia
- AAVV, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder, quinta edizione (DSM IV), American Psychiatrists Association
- H.I. Kaplan, B.J. Sadoch, J.A. Grebb, Psichiatria, VII edizione, Centro Scientifico editore, 1997
- M. Ammaniti (a cura di),Manuale di psicopatologia dell' adolescenza, Raffaello Cortina editore, 2002
[modifica] Voci correlate
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