Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Concilio di Tours, voluto da Carlo Magno, si tenne nell'anno 813 a Tours.
Durante i lavori conciliari, i vescovi presero atto delle autonomie linguistiche neolatine, i volgari, e ne raccomandarono l'uso in modo preferenziale rispetto alla lingua latina (la rustica romana lingua, data l'esigenza di far comprendere a tutti i fedeli il messaggio divino.
Per questo motivo si considera l'evento come primo atto ufficiale di nascita delle lingue romanze.
[modifica] Il testo della XVII deliberazione
|
« Visum est unanimitati nostrae, ut quilibet episcopus habeat omelias continentes necessarias ammonitiones, quibus subiecti erudiantur, id est de fide catholica, prout capere possint, de perpetua retributione bonorum et aeterna damnatione malorum, de resurrectione quoque futura et ultimo iudicio et quibus operibus possit promereri beata vita quibusve excludi. Et ut easdem omelias quisque aperte transferre studeat in rusticam Romanam linguam aut Thiotiscam, quo facilius cuncti possint intellegere quae dicuntur. » |
|
|
|
|
« Abbiamo deliberato all'unanimità che ogni vescovo tenga omelie, con le ammonizioni necessarie ad istruire i sottoposti circa la fede cattolica, secondo le loro capacità di comprensione, sull'eterno premio ai buoni e sull'eterna dannazione ai malvagi, ed anche sulla futura resurrezione ed il giudizio finale, e con quali opere si possa meritare la beatitudine, con quali perdersi. E che si studi per tradurre comprensibilmente le medesime omelie nella lingua romana rustica o nella tedesca, affinché più facilmente tutti possano intendere quel che è detto. » |
|
|
|
[modifica] Voci correlate