Colmello
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Con il termine colmello (in alternativa detto comune, desena, contrada, regola o, ancora, villa) si designava in Veneto e, in parte, in Trentino una piccola unità amministrativa sottoposta solitamente ad una parrocchia, quasi un'anticipazione degli odierni quartieri. Il nome deriva dal latino columnellum "piccola colonna", riferito alla conformazione tipica degli antichi villaggi, costituiti da una fila di case disposte a schiera lungo una strada.
Ciascun colmello eleggeva un rappresentante, il meriga o mariga che organizzava, analogamente alle regole in montagna, lo sfruttamento del territorio. Spesso a ogni colmello corrispondeva un capitello o una piccola chiesetta che serviva le esigenze religiose della popolazione.
Essi sopravvissero sino alla metà dell'Ottocento in quanto erano utili per indicare gli indirizzi, che un tempo (e, in certi casi, ancor oggi) non erano riferiti alla strada, ma alla località. Tutt'oggi alcune parrocchie si servono degli antichi colmelli per eleggere proporzionalmente il consiglio pastorale o comunque per amministrare gli affari interni.