Clelia Garibaldi
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Clelia Garibaldi (Caprera, 16 febbraio 1867 – Caprera, 2 febbraio 1959) è stata una scrittrice italiana. Primogenita di Giuseppe Garibaldi e Francesca Armosino, ha dedicato tutta la vita alla memoria del padre, curando la casa museo di Caprera, accogliendo ospiti e visitatori e scrivendo le sue memorie.
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[modifica] Vita
Nacque a Caprera e fin dalla giovinezza si occupò di custodire le memorie paterne e di accogliere nella casa di Caprera centinaia di pellegrinaggi garibaldini, ricevendo quanti volessero rendere omaggio alla tomba di suo padre. Ricevette molte personalità politiche, ma anche gruppi di giovani e gente comune. A tutti dedicava la sua attenzione e raccontava qualche episodio della vita con suo Papà.
Sposò nel 1884 Vittorio Casadei di Torino, ma il matrimonio finì in una separazione nel 1889 e in famiglia si volle tenere il più stretto riserbo su questa infelice vicenda matrimoniale; dopo la fine del matrimonio Clelia lasciò Torino per trasferirsi definitivamente a Caprera.
Clelia Garibaldi visse una vita semplice e si mantenne con una esigua pensione dello Stato, aiutata da alcuni collaboratori. Si impegnava in opere di aiuto e beneficenza soprattutto per i bambini. Raccoglieva denaro vendendo cartoline autografe di Caprera o piccoli cimeli che ricordavano suo padre e inviava donazioni a strutture per l’infanzia.
Trascorse interamente la sua vita tra la casa di Caprera, che Garibaldi scelse per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, e quella di Livorno, acquistata da sua madre Francesca nel 1888, quando il figlio Manlio frequentava l’Accademia Navale di Livorno.
Donna Clelia, così era chiamata da tutti per riservarle un particolare rispetto e riconoscimento, fu sempre fedele alle convinzioni di suo padre ma si mantenne sempre estranea a qualunque tentativo di sfruttare a fini politici il nome che portava. Morì all’età di 91 anni e oggi riposa nel cimitero di Caprera accanto alla tomba del padre, della madre Francesca Armosino e dei fratelli Manlio e Rosa Garibaldi.
[modifica] Opere
Negli ultimi anni della sua vita, Clelia Garibaldi raccolse le sue memorie in un libro intitolato "Mio Padre", pubblicato per la prima volta dalla casa editrice Vallecchi nel 1948. Nel 2007 è uscita una seconda edizione del libro pubblicata dalla casa editrice Erasmo. Il libro presenta un ritratto inedito dell’eroe dei due mondi, facendone emergere i tratti più intimi e famigliari.
Nel 1948 ha pubblicato un romanzo, Manlio, scritto dal padre.
